Il Cammino 2015

Il camino inizia a Valencia ed uno dei più lunghi e meno frequentati della Spagna. Attraversa in diagonale la Spagna passando per le regioni della Cominitad Valenciana, Castilla La Mancha, Madrid, Castilla-León e Galicia.
La distanza da coprire fino a Santiago è di circa 1.100 km. Il cammino specifico, fino a Zamora, è lungo circa 800 Km.
Tra Albacete e Medina del Campo, il camino si interseca ed in alcuni tratti sono coincidenti con quello del Sureste, proveniente da Alicante, in ogni caso le 2 vie sono ben distinte.
Passa per le città monumentali di Toledo e Avila per congiungersi con la Via de La Plata a Zamora.
La parte più caratteristica è quella che da Albacete passando per Toledo e attraversando La Mancha sulle tracce di Don Quijote e di Sancho Panza
Da Zamora si prosegue per il camino Sanabrese, persorso lo scorso anno, passando per Orense e quindi a Santiago.
Da lì, se avrò ancora suole da consumare, proseguirò per Muxia e Finsterra, altri 120 km, in modo da congiungere il Mar Mediterraneo con l’Oceano Atlantico.

levante

Breve descrizione dei camini di Santiago
Ogni anno migliaia di pellegrini provenienti da tutta Europa, percorrono il Cammino di Santiago per giungere alla città di Santiago de Compostela – in Galizia – e visitare le spoglie dell’ Apostolo Giacomo Maggiore (Santiago el Mayor, detto anche Giacomo di Zebedeo), patrono di Spagna. Conosciuto e percorso regolarmente sin dal Medioevo il Camino de Santiago – definito nel 2004 dal Principe Felipe de Asturias – come la “Calle Mayor d’Europa”, è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, e Itinerario Culturale Europeo dal Consiglio d’ Europa.
Le origini del culto di Santiago nella Hispania Romana, sono sconosciute, ma sembra che nell’anno 33 d.C. (quando agli Apostoli venne dato il compito di diffondere la parola di Cristo), Santiago salpò verso il Mediterraneo, giungendo nell’allora nota come Hispania Romana (gli attuali territori di Spagna e Portogallo). In molti vangeli apocrifi si racconta di come Maria, prossima alla morte, avesse chiesto a Cristo di poter morire accompagnata dagli Apostoli. Secondo la leggenda Santiago che si trovava in Spagna ebbe la visione di Maria, che gli chiedeva di raggiungerla, presso una colonna della Basilica di Nuestra Segnora del Pilar (ancora oggi importante luogo di culto e venerazione). Fece quindi il viaggio a Gerusalemme, dove però trovò la morte come martire per mano di Erode Agrippa, Re di Giudea, nel 43 d.C. I suoi discepoli lo raggiunsero e riportarono le spoglie in Spagna, ed esattamente in Galizia, dove la tomba venne rinvenuta nel IX secolo dal Vescovo Teodomiro. Fu grazie a questa scoperta che nell’ anno 814 il Re delle Asturie Alfonso II fece erigere una chiesa degna di ospitare le reliquie dell’Apostolo. A partire dal secolo XI questa chiesa è divenuta uno dei principali centri di pellegrinaggio della Cristianità, dando così origine al Camino de Santiago. Fondamentale è stato l’appoggio di Carlomagno, che ha permesso la diffusione del culto del sepolcro Campus Stellae (da cui, poi Compostela). Menèndez Pidal (storico medievalista spagnolo) aggiunse inoltre, che fu anche grazie ai continui attacchi arabi, se il Camino de Santiago riprese una notorietà europea che per certo tempo sembrava perduta, ma che invece sopravvive ancora oggi. Secondo lo storico, infatti, quando gli arabi iniziarono ad attaccare l’Abazia di Cluny, roccaforte del cristianesimo europeo, in cui furono scritti il Codice Calixtino (una guida su come il pellegrino deve affrontare la via verso Compostela) e la Historia Compostelana, i Re Spagnoli favorirono la costruzione di una rete di monasteri cluniacensi distribuiti lungo tutto il camino verso Compostela. A partire dal secolo X il numero dei pellegrini si va intensificando: l’Europa sta vivendo un’epoca di scambi ricchissimi dal punto di vista culturale, che, in campo religioso, intensificano l’importanza del pellegrinaggio, visto come unica forma di devozione. Roma, Gerusalemme e Santiago de Compostela diventano quindi le destinazioni principali dei fedeli europei. La ricchezza accumulata dalla sua chiesa grazie alla diffusione dei pellegrinaggi permise al vescovo di Compostela Diego Gelmìrez di converitre la Chiesa in Arcivescovato, divenendo così il primo arcivescovo nella storia di Santiago de Compostela. I secoli successivi vedono un progressivo declino non solo del Camino de Santiago, ma di tutto il mondo religioso: in Spagna si vive la Reconquista cristiana, dopo ben 7 secoli di dominazione musulmana, mentre lo Scisma d’Occidente del 1378 divide ed aggrava le tensioni tra i fedeli. Durante il XV secolo guerre, carestie e peste affondarono la situazione di un’Europa già in crisi, lasciando da parte il recupero o anche solo il mantenimento dei luoghi di culto e pellegrinaggio. Moltissimi sono i luoghi di culto e le chiese che sono state edificate lungo le diverse Vie del Camino, soprattutto tra i secoli XI e XII. Il Camino originale, però, quello Medievale, è segnalato nelle diverse cittadine come Calle del Camino, o Via a la Iglesia de Santiago.
Il Camino de Santiago in Francia
Sebbene molte siano le vie che portano i pellegrini a Santiago de Compostela, uno solo di questi sarà il Camino de Santiago, ed è il Camino Francés. Ognuno dei tratti francesi, infatti, si unisce direttamente ad una delle quattro antiche vie del camino originale:
– la Via Turonensis è il più settentrionale dei percorsi: parte da Parigi ed attraverso Orleans, Tours, Poitiers e Burdeos si unisce alle Vie Lemovicensis e Podiensis, attraversando poi la frontiera spagnola all’altezza di Roncisvalle. Da qui prende il nome di Camino Navarro. Una volta congiuntosi alla via Tolosana, il percorso proseguirà dritto verso Santiago de Compostela, con il nome di Camino Francés. – la Via Lemovicensis deve il nome latino dal suo punto d’origine: Limoges. Partendo dall’Abadía de la Madeleine a Vézelay, attraversa il paese in diverse tappe, raagiungendo la cittadina basca di Ostabat, dove si congiunge alle Vie Turonensis e Podiensis. – la Via Podiensis (o di Le Puy) parte da Le Puy-en-Velay e, passando per Roncisvalle, si reca direttamente a Santiago de Compostela. Alla Via Podiensis si unisce la Via Gebennensis, che, partendo da Ginevra, raccoglie i pellegrini svizzeri e tedeschi. Da Ginevra a Pamplona le due Vie (Gebennensis e Podiensis) vengono indicate come: “Sentiero pedonale di lunga distanza (GR65)”. – la Via Tolosana è la più meridionale delle quattro Vie. Passa per Tolosa, da cui prende il nome, ma parte da Arles. Superati i Pirenei presso il porto di Somport la Via prende il nome di Camino Aragonés, fino a Puente la Reina, dove si congiunge al Camino Navarro. Da questo punto parte il Camino Francés.
Il Camino de Santiago in Spagna
Diverse e numerose sono invece le Vie che congiungono diversi punti della penisola con il Camino de Santiago, ma le principali risalgono all’epoca medievale, ed hanno mantenuto intatto gran parte del fascino originale.
Le più importanti sono:
Caminos de Galicia: Il Camino de Santiago Portugués del Interior: si tratta di un “cammino” storico, che deve il suo nome al pellegrinaggio dei portoghesi, che entravano in Spagna attraverso vie interne. 143km di percorso, da Verín a Santiago de Compostela, passando per Allariz, Orense, Lalin e Pontevedra. Il Camino de Santiago Portugués de la costa: una via che da Lisbona, attraverso il fiume Miño (unico punto d’accesso tra le frontiere portoghese e spagnola) passa da Goyán e Tuy, nei pressi di Pontevedra. Il Camino de Santiago de la Ría de Arosa: una Via storica, conosciuta anche come “Ruta Jacobea Marítima o Ruta Jacobea del Río Ulla”. La tradizione vuole che i discepoli che riportarono le spoglie dell’Apostolo da Gerusalemme abbiano solcato i fiumi Arosa ed Ulloa, ed in effetti la peculiarità di questa parte del Camino de Santiago, sta proprio nell’essere, per un tratto, marittimo-fluviale. Il Camino de los Ingleses: la via che i pellegrini britannici seguivano una volta giunti ai porti di La Coruña e di Ferrol. Il Camino de Finisterre: si tratta di uno dei tratti più antichi del Camino, descritto già nelle cronache del secolo XII. La peculiarità di questo percorso è che a differenza delle altre Vie, la capitale compostelana non è il suo “fine”, ma ne è il punto d’inizio. Infatti, i pellegrini, dopo aver reso omaggio alle spoglie dell’Apostolo, non resistono a visitare il “Campo de las Estrellas”, dirigendosi quindi verso Finisterra. Si tratta di un luogo magico, di riti antichi, di punto di fusione tra divino e pagano, in cui la sensazione di “Finis Terrae” riempie l’atmosfera della Via. Numerose sono le apparizioni mariane che si dice abbiano avuto luogo in questa parte del Camino, le cui pietre – si dice – possiedono poteri magici.
Caminos de Santiago del Norte: La Ruta de la Costa: è il tratto storico più utilizzato dai pellegrini che giungono in Spagna dai diversi porti dell’Europa settentrionale. È in realtà la continuazione del Camino de Soluac, che percorre le terre occidentali della Francia, addentrandosi poi nella Penisola Iberica verso Arzúa, da dove poi procede direttamente verso Santiago de Compostela. Camino de Santiago Primitivo: un tratto importante, conosciuto anche come Ruta Jacobea Primitiva o Ruta interior del Camino de Santiago del Norte. È questo il tratto che il re Alfonso II percorse per andare a vedere il sito in ci si trovavano i resti dell’Apostolo. Parte da vicino Oviedo, una città che per un certo periodo è stata Capitale del Regno, e che per questo fu uno dei primi punti nevralgici dei pellegrinaggi a Santiago. Quando poi la capitale fu trasferita a León questo tratto di Camino andò perdendo importanza, a favore della Ruta de los Franceses. Uno dei più noti proverbi francesi legati a questo tratto del camino recita : “Quién a santiago de Compostela va en peregrinación y no visita la Catedral de Oviedo, dedicada al Salvador, visita al Siervo y olvida al Señor”. Camino de Santiago Real: o Camino de San Salvador, è precisamente il tratto che i pellegrini compiono verso Oviedo, per visitare la Cattedrale dedicata al salvatore.
Camino de Santiago Vasco del Interior (o de Bayona): una delle vie principali durante i secoli X e XIII. Durante quei secoli, infatti, le coste settentrionali erano assalite dai Normanni, mentre nel meridione della Penisola la conquista araba era in piena auge. La Via Bayona rappresentava, quindi la via più sicura per i pellegrini cristiani che si dirigevano a Compostela. Alfonso VIII lo nominò parte del Camino Real.
Il Camino de Santiago de la Ruta Vadiniense, Ruta Jacobea por Liébana: si tratta di un percorso che permette ai pellegrini di visitare due dei principali centri di devozione cristiana in Spagna: la Cattedrale di Santiago di Compostela ed il Monastero di San Toribio de Liébana, attraversando la Cordillera Cantabrica dei Picos de Europa. Questo particolare tratto fa sì che questa parte di camino sia conosciuto anche come Camino de Santiago por los Picos de Europa.
Caminos de Santiago de la Vía de la Plata: Si tratta del percorso che condusse i conquistatori musulmani da Siviglia alla città leonesa di Astorga, dove incrocia il Camino Francés e giunge poi a Compostela. È la Via che riunisce tutti i tratti del camino procedenti dal sud.
Camino de Santiago Sanabrés, conosciuto anche come Camino Mozárabe. Dalla località zamorana di Granja de Moreruela, i pellegrini si dirigono, lungo la Via de la Plata, verso le città galiziane di Verìn e Orense per giungere poi a santiago de Compostela.
Caminos de Santiago de Castilla: La Ruta Jacobea de la Lana: non solo uno dei più antichi tratti del Camino, ma una delle più antiche vie commerciali della Peninusla, conosciuto anche come Camino del Cid, il famoso eroe della Letteratura Medievale. Tradizionalmente il pellegrinaggio iniziava presso la località di Monteagudo de las Salinas, che da Burgos si collegava al Camino Francés. Oggi invece si considera che il tratto inizi ad Alicante, da cui parte il camino de Santiago de Levante.
Di particolare importanza storica è la Ruta de los Mozárabe: si tratta infatti di un fondamentale crocevia commerciale medievale, che si trova al centro della Penisola Iberica. Il tratto copriva la capitale del regno arabo Al-Andalus (attuale Andalusia) con le principali città dell’interno della Penisola. Questa parte di Camino copre infatti quasi tutte le principali città del sud della Spagna: Almeria, Granada, Cordoba, Jaen, Merida. Tanta era l’importanza di questo tratto che nella parte che unisce Cordoba a Granada viene affiancato ad una Ruta Cultural conosciuta come Ruta del Califato.
Altre Vie che partono da diversi punti della penisola e si uniscono ad una di queste vie sono: Camino de Santiago de Madrid – Caminos de Santiago Alcarreños – Camino de Santiago del Ebro – Camino de Santiago de Teruel – Caminos de Santiago Catalanes
Dove fermarsi: Lungo tutto il Camino ci sono diversi “albergues” (ostelli, ndt). Ci sono quelli pubblici, che fanno parte della Red de Alberges de la Xunta de Galicia: sono uno per ogni cittadina in cui si ospitano solo i pellegrini che viaggiano da soli o in piccolissimi gruppi. Gli albergues pubblici si riservano di dare precedenza alle persone a seconda del mezzo che utilizzano per il loro pellegrinaggio: prima verranno ospitati i pellegrini a piedi, poi quelli a cavallo, quelli in bicicletta, e per ultimi quelli che utilizzano mezzi a motore di qualunque tipo. Fino a pochi anni fa gratuiti, oggi chiedono 5 euro a persona per l’alloggio. Gli “albergues” privati, invece sono ostelli o piccole pensioni gestite da associazioni laiche o religiose senza scopo di lucro.
Il Credencial del Peregrino: si tratta di un libretto che ogni pellegrino può richiedere o in una chiesa o in un albergue, e che porta sempre con se. Il Credencial deve essere “timbrato” (come un visto), due volte al giorno (in una chiesa, un albergue o un edificio che sia legato al Camino). Ciò fa sì che il Pellegrino venga formalmente riconosciuto come tale, e possa quindi di diritto alloggiare in uno degli albergues del Camino
La Compostela o Compostelana: La Compostela è un documento religioso redatto in latino rilasciato dall’autorità ecclesiastica di Santiago de Compostela, che certifica il compiuto pellegrinaggio alla tomba dell’ Apostolo San Giacomo Maggiore. Nel Medioevo era un documento molto importante, perché il pellegrinaggio era una forma legata allo scioglimento di voti o alla penitenza di peccati molto gravi. In alcuni casi il pellegrinaggio era anche una pena civile, cioè il condannato veniva allontanato dalla comunità nella quale aveva commesso reati e riammesso solo dopo aver compiuto un pellegrinaggio di conversione. Il certificato può essere rilasciato solo a chi abbia percorso il Cammino per motivi strettamente religiosi e spirituali e che presenti il Credencial attestante un percorso di almeno cento chilometri (200 se si è in bicicletta). La Compostelana ha sostituito come simbolo dell’avvenuto pellegrinaggio il guscio della capasanta (la Vieira galiziana), che i pellegrini del medioevo riportavano come prova dell’avvenuto pellegrinaggio. Oggi, nelle segnalazioni lungo il Camino si trova spesso il simbolo della conchiglia accanto alle indicazioni per Santiago.
Credenze: Come tutti i luoghi sacri, che hanno avuto origine in epoca medievale, anche il Camino de Santiago ha i suoi miti e leggende: si racconta per esempio che, grazie ad un privilegio concesso da Papa Alessandro III, ogni volta che il 25 luglio – festa di San Giacomo Maggiore – cade di domenica, tutti i pellegrini che si troveranno nella chiesa di Santiago de Compostela, riceveranno le stesse grazie e benedizioni che si ricevono a Roma durante l’anno del giubileo. La bolla che riporta questo privilegio, la Regis aeterni, è uno dei documenti più antichi di Spagna, datata 1179.