22a Tappa – Arévalo – Medina del Campo

Percorsi km 36

Giro per la città di Arevalo alla ricerca della polizia local che trovo velocemente presso l’ayuntamento e così chiudo subito la pratica del timbro. Il centro storico della città era un tempo racchiuso tra le mura, oggi resta unicamente una porta davanti alla quale é stata ubicata una statua della regina Isabella di Castiglia. La città è ricca di Piazze tutte contornate da abitazioni con un portico supportato da colonne in legno o pietra così come è ricca di chiese ovviamente tutte chiuse. C’è parecchia gente in giro ed i bar sono affollati, molti anche i ristoranti tutti ovviamente propongono il cochinillo asado nel forno a legna. 

Rientro nell’hostal alle 8.15 sperando di cenare ma mi dicono che mi faranno un piacere anticipando l’orario alle 9.15, niente maialino oggi è lunedì e bisogno aspettare domani. Passo questa ora prendendo come aperitivo un buon verdejo di Rueda con degli stuzzichini. Alle 9.45 finalmente riesco a cenare, alla faccia del favore, per fortuna almeno in modo discreto ma ad un prezzo esagerato. Sconsiglio vivamente l’hostal del Campo di Arevalo a tutti.

Stamattina partenza di buon ora, la giornata si presenta stellata perciò il sole oggi spenderà. Lascio la città passando per un ponte medioevale, si dice edificato sopra uno romano, addentrandomi poi in una zona industriale dove si perdono le frecce. Il GPS stavolta toppa e mi manda in mezzo ai campi in una nuova lottizzazione industriale, seguo l’intuito e dopo un paio di km ritrovo le segnalazioni. È il cambio di provincia tra Àvila e Valladolid, potevano anche mettersi d’accordo!

Il sole sorge mentre entro a Palacios de Goda, piccolo paesino agricolo, deserto a quell’ora. Passato il piccolo cimitero si apre una estesa meseta coltivata a cereali, patate, barbabietole, qualche vigneto e molti campi di girasole. Dopo alcuni km si passa per il villaggio abbandonato di Honquilana di cui rimane in piedi solo qualche muro perimetrale delle case. Subito dopo trovo un pietra miliare con segnato 463 km a Santiago, ne troverò altre.

Proseguo sempre in mezzo alla meseta fino a intravedere il paese di Altaquines che si trova al di là della autostrada; è l’unico posto per poter fare colazione per cui ho dovuto fare una deviazione di un paio di km oltrepassare l’autovia su una passerella per entrare in un bar dove ho trovato il barista molto scortese e anche qui la colazione cara! sarà l’aria?

Sì prosegue sempre in mezzo alla meseta fino a San Vicente de Palacio, entrata in mezzo al letame ed alcune stalle per poi trovarmi nel paesino comunque pulito dove tutti i vecchietti facevano la fila al furgone del pane, tutti mi salutano e mi augurano  buon viaggio; qui non c’è nessuno negozio ne tanto meno un bar. Piú avanti in mezzo a campi trovo una persona seduta all’ombra della scarpata con quattro cani che sembra tranquilli, saluto e avanti.

Ora in lontananza si vede Medina, la strada diventa la via di servizio dell’autostrada che ho sulla destra e la meseta sulla sinistra. Per non sentire il rumore dei mezzi uso le cuffie ed ascolto la compilation che Claudio mi ha preparato, posso così trascorrere tranquillamente gli ultimi 10 km.

Sì entra in città passando per l’Ermita di San Rocco ed in lontananza si vede l’imponente castello de la Mota. Arrivo in centro e alla polizia locale faccio subito il timbro di rito e poi mi dirigo in Plaza Mayor dove alloggio in un modesto hostal con una cameretta molto ben curata e linda, ottima sistemazione a prezzo onesto.

Medina del Campo è una città di circa 22.000 abitanti di origine preromana, ricca di storia e di monumenti che proverò poi a visitare. Per restare in tema qui vi morì nel 1504 la Regina Isabella la Cattolica e il suo corteo funebre attraversò da qui tutta la Spagna, e molti dei paesi che ho passato in questi giorni, fino a Granada dov’è sepolta nella cattedrale.

Ciao.