13 Tappa – La Robla – Buiza – Poladura de la Tercia – Pajares

3 luglio 2021
Percorsi 37 km in 6 ore e 55 minuti
Dislivello positivo: 1100 mt, negativo: 1055 mt.
Nuovoloso e nebbia al mattino, poi si alterna il sole con le nuvole, temperatura ideale per camminare.

Cena al bar mentre si sta concludendo la partita della Spagna, hanno vinto a rigori se sono tutti contenti.
Mi gusto una buona bottiglia di rosato mentre inizia la partita dell’Italia. Alla fine del primo tempo mi ritiro in camera per preparare lo zaino per domani e mi vedo anche il secondo tempo. Per fortuna abbiamo vinto nei tempi regolamentari così posso dormire un’ora in più.

Stamattina alle 6 sono pronto per lunga e dura tappa di oggi, aspetto la signora del bar che mi ha promesso la colazione, dopo un pò apre (solo per me) e così riesco a fare colazione che sarà essenziale per lo sforzo di oggi. Grazie!

Partenza nella nebbia, ha piovuto durante la notte come previsto ma oggi il tempo dovrebbe migliorare, speriamo.
Risalgo la valle del rio Bersnega per strade secondarie e alcuni tratti per la statale N630 (ricordo della via dela Plata) passando per La Pola di Gordon e Beberino dove non c’è anima viva tranne una cicogna che pascola.

Salendo poi verso Buiza, su uno spuntone di roccia, appare un lupo, ma è di ferro!.

Arrivo a Buiza per Carretera, passo davanti all”albergue chiuso e attraverso tutto il bel paesino di montagna, la strada termina lì.
Paesino sicuramente abitato, strade in ordine e curate, parecchie fontane e belle case addobbate con molti fiori, ma anche non appare nessuno.

Alla fine del paese comincia la dura prima salita della giornata e appare anche il sole che dirada la nebbia residua e illumina la splendida vallata. Salita difficile su sentiero sassoso ma ripagata dalle splendide vedute che si ammirano fino all’alto de le forcadas de San Anton.
Poi discesa e risalita verso la valle della Tercia attraversando le montagne per lunghi costoni.
Poi discesa su sentiero delle mucche, molto duro, fino a Poladura della Tercia dove normalmente si conclede la tappa. C’è l’albergue aperto ma tutto riservato (i posti sono pochie e con il covid la metà), la casa rural è anche essa sold-out ma ha un bar, dove mi fermo dopo 24 km a rifocillarmi per gli ultimi 14, i piu duri.

Alla fine del paese inizia la dura salita, prima per pascoli dove mangio l”erba in piedi, per per roccette fino alla Croce del Salvador, luogo simbolo di questo cammino. Poi ancoora salita fino a un forcella per discendere e risalire un paio di volte fino al passo di Pajares.
Discesa durissima per il sentiero delle mucche, sconesso e spassosa, in mezzo a erba alta e cespugli: è stata durissima.

Arrivo al Puerto di Pajares con l”ultimo tratto sulla N630, c’è un bar e mi fermo prima degli ultimi 5 km per una stupenda e sudatissima birra gelata che mi rimette in forze immediatamente. Il passo d’inverno è una stazione sciistica ed ora meta dei motari che si divertono a bere birre e correre come pazzi con la moto per i ripidi tornanti. Prima dell”autostrada e da sempre nell’ antichità questo passo e l’unica via di comunicazione tra le Asturie ed il resto della Spagna. Sotto il passo ci sono tre tunnel: autostrada, ferrovia normale e ferrovia alta velocità.

Ora da 1400 mt devo scendere ai 1000 di Pajares di nuovo in gran parte su tracce di sentiero, giusto per finire bene la giornata.
Arrivo in paese e sono alloggiato in una pensione con bar che praticamente è la prima casa, buona sistemazione anche oggi.

Pajares (traduzione letterale = mucchi di fieno) è una frazione del comune di Lena e ha circa 100 abitanti divisi su 4 borgate. Si trova alle pendici dei Monti Cantabrici , ad un’altitudine di circa 970 metri. Dà il nome alla valle in cui si trova, al fiume che la percorre e ad un passo di montagna , il porto di Pajares (1378 m).
Buona serata.