18a Jarilla – Aldeanueva del Camino – Baños de Montemayor – La Calzada de Béjar

25 giugno 2023
Percorsi 33 Km con 650 mt. di dislivello positivo

Ieri sera ho dovuto attendere la cena fino alle 9 anche se ero l’unico avventore, comunque ho cenato tutto sommato bene anche perché nel fine settimana c’è il menù Especial.

Dormita appena sufficiente e prima delle 6 sono già in strada.
Un paio di km sulla statale per poi tramite un sentiero congiungermi nuovamente con la vía verde.

Camminata in leggera salita in attesa del sorgere del sole. Mucche al pascolo ai lati della via, ho incontrato qualche persona che camminava in direzione opposta, nessuna ciclista anche se è domenica.

Senza accorgermene arrivo a Aldeanueva del Camino dove faccio colazione all’unico bar aperto affollato da ciclisti in partenza per qualche escursione. Personale del bar per niente empatico come peraltro ricordavo dall’ultimo passaggio.

La cittadina di circa 700 abitanti ha le sue origini nell’antica Roma, quando in questa zona passava la Vía de la Plata e questo luogo era punto di sosta per il cambio dei cavalli. Dopo che l’insediamento romano si spopolò in epoca medievale, nella Reconquista la Vía de la Plata segnò qui il confine tra il regno di León e il regno di Castiglia.

Attualmente è quasi una tappa obbligatoria per chi percorre la via de la Plata partendo da Carcaboso.

Diversi miliari romani sono visibili nel paese ed anche un piccolo ponte originale dell’epoca. Bella e semplice la vecchia chiesa che è aperta.

Uscito dal paese mi trovo a percorrere10 km sulla statale 630 per fortuna senza traffico, passano solo ciclisti.

Uno dei tratti più brutti di questo cammino mi porta a Baños de Montemayor altro paesino di 800 abitanti famoso per le sue terme ovviamente create in epoca romana.

Sosta per recuperare i liquidi necessari per gli ultimi 13 km che in gran parte saranno sotto il sole che oggi è piuttosto brillante. Anche qui, al bar, sembra quasi di dare fastidio!

Si esce dal paese con una dura salita sulla strada romana fino a rincontrare la statale. Perlomeno qui le viste sulla valle sono ampie e bellissime sull’embalse di Banos.

In prossimità del Porto (passo) del Béjar si lascia l’Estramdura per passare in Castiglia e Leon e il paesaggio cambia completamente.

C’è la presenza di acqua e tutto è verde, le querce quasi spariscono per lasciare il posto ai castagni e ai noci e finalmente si viaggia un poco all’ombra.

Discesa ripida sempre per la strada romana fino al fondo valle dove, oltrepassato il Rio ho trovato un nuovo albergue appena aperto ma non mi sono fermato.

Ora il bosco è finito e gli ultimi km saranno in pieno sole con per fortuna una paio di punti sosta all’ombra di qualche casolare.

Bel sentiero in mezzo ai fiori in maggioranza blu e con la presenza di moltissime farfalle multicolore che mi accompagnano senza lasciarsi fotografare.

Mucche al pascolo anche qui in mezzo a massi enormi.

Ultimi 2 km in forte salita almeno il 10%, i romani hanno dovuto fare perfino 2 tornanti per superare questa asperità.

Oggi è veramente dura affrontare questo ultimo sforzo con una temperatura veramente elevata, penso oltre 40 gradi.

Per fortuna l’albergue è la prima casa del paese ed ha una bella fontana esterna della quale immediatamente prendo possesso.

Rinfrescato chiamo Manuela, la duena, che mi porta le chiavi.

Sono solo e padrone del vecchio albergue ma con tutti i confort necessari (escluso il condizionatore) .

Doccia immediata e poi al Bar per rifocillarmi.

Sbrigate poi le solite faccende tento di fare in pisolino ma proprio di fronte c’è una festa ovvero la festa del giorno seguente a un matrimonio (boda) e vai con la musica a tutto volume.

Ora vado a fare un giretto sperando che la smettano presto oppure mi invitino alla festa.

La Calzada del Béjar è un piccolo paesino sulla via romana di meno di 100 abitanti. Caratteristiche l’architettura delle case  con balconi  poggiati su colonne di legno che stanno in piedi per miracolo.

A domani.