4a Tappa – Markina – Gernika – Muxika

Percorsi 30 km con 950 mt di dislivello positivo
5 ore e 55 minuti di cammino
Incontrati pochi pellegrini a inizio tappa

Stanotte non ho dormito proprio bene a causa del materasso non proprio ortopedico, comunque anche se mezzo riposato si parte anche oggi.
Il primo tratto del cammino segue il corso del fiume per pista ciclabile e poi per sentiero fino a Irizubieta per poi iniziare a salire per strade bianche e sentieri fino a sbucare nel paesino di Bolibar dove trovo un Busto ed il museo di Simon Bolivar famoso generale, patriota e rivoluzionario venezuelano i cui avi sono partiti come colonia da questo paesino.

Inizia poi una ripida salita su una vecchia pista lastricata che mi porterà al monastero di Zenaruzza imponente Collegiata ancora abitata dai monaci che quando entro in chiesa stanno cantando i salmi accompagnati da un piccolo organo.
Interessante il retablo ed il chiostro. Il piccolo negozio di souvenir è ancora chiuso quindi niente timbro.

Di nuovo in salita su strade e sentieri per ridiscendere per un ripidissimi sentiero da poco attrezzato con delle scale di legno che fanno evitare il fango presente.
Giunto a Munitibar sosta per la colazione è pausa piedi; da li di nuovo con una serie di saliscendi (sempre più sali che scendi)
Altri 8 km di sentieri e stradine fino ad Arratzu dove nella chiesa stanno facendo prove di canto.
Ora finalmente si scende verso Gernika.

Guernica è la capitale religiosa e storica dei paesi baschi spagnoli ed era il luogo di incontro dell’Assemblea di Biscaglia, che si riuniva sotto una quercia, la Gernikako Arbola, che fu un simbolo delle tradizionali libertà del popolo basco

La città è famosa in tutto il mondo grazie a Guernica, maestosa opera di Picasso, un quadro con la consueta indole cubista, raffigurante gli effetti del bombardamento della città durante la guerra civile spagnola.

Il bombardamento di Guernica fu un’incursione aerea compiuta dalla Legione Condor con il supporto dell’Aviazione Legionaria, durante la guerra civile spagnola, che colpì duramente la città basca omonima il 26 aprile 1937.
La Legione Condor tedesca e l’Aviazione Legionaria italiana dichiararono ufficialmene di aver avuto come obiettivo dell’attacco il ponte di Rentería (19,5 m di lunghezza per 9,5 di larghezza), sul fiume Oca, per appoggiare gli sforzi bellici dei nazionalisti franchisti nell’offensiva in corso nella Biscaglia per rovesciare le sacche fedeli al governo della Repubblica Spagnola, bombe che il forte vento deviò sulla città[2] (ma l’azione, in realtà, fu intenzionale). La città venne devastata, anche se miracolosamente l’Assemblea Basca e il Gernikako Arbola sopravvissero

Il sacro simbolo dei Baschi, la quercia (Gernikako Arbola) si trova sopra al centro della città; sotto ad essa si riuniva ogni anno sino al 1876 il Consiglio degli Anziani, i cui membri provenivano da tutti i Paesi Baschi, svolgendo in questo modo una forma diretta di democrazia. L’albero viene sostituito in caso di morte da una nuova pianticella nata dai frutti del vecchio albero.

Giunto in città, recuperato il timbro nell’ufficio del turismo, sosta veloce per uno spuntino e decido di fare ancora 6 km fino a un piccolo albergue in cima alla montagna, una specie di rifugio.

Visita alla quercia sacra e poi affronto 4 km di dura salita in mezzo al bosco e per fortuna al fresco.

Arrivo e vengo subito accolto dal padrone di casa che vive li con la madre, la moglie 3 figli, 4 cani, gallina, una asina con un piccolo appena partorito.

Ottima sistemazione, sono solo, mi daranno anche la cena e passo così un pomeriggio in compagnia.

Ciao ciao??

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