24 Tappa – Lugo – Fríol

14 luglio 2021
Percorsi 26 km in 4 ore e 40 minuti
Dislivello positivo: 370 mt, negativo: 350 mt.
Al mattino sembrava sereno, poi nuvoloso con qualche sprazzo di sole.

Visita al  Museo Universitario A Domus do Mitreo gestito dall’Università di Santiago de Compostela (USC), anche se in comproprietà con il Comune di Lugo , costruito sul vecchio sito del Pazo de Montenegro e degli edifici annessi, vicino alle mura romane di Lugo. Il Museo si chiama Domus del Mitreo perché quando furono effettuate indagini archeologiche prima della costruzione del nuovo edificio, apparvero i resti di una domus che, durante il Basso Impero Romano, è stata parzialmente ristrutturata per realizzare un tempio privato per il culto del Dio Mitra. Visita guidata con proiezione nei sotterranei dove si possono vedere i resti della domus – assai modesti. Il museo espone poi oggetti ritrovati durante gli scavi. Decisamente modesto rispetto a musei relativi all’epoca romana visitati in terra di Spagna. Di romano, oltre alle mura, c’è ben poco a Lugo.

Visitata anche la cattedrale di cui vi ho parlato dove c’è l’esposizione perenne del Santissimo Sacramento, molti belli i retabli in particolare quella della Madonna dai grandi occhi e la statua di San José qui molto venerato.

Poi giro parziale della muralla romana frequentata da molti runners e altra gente. Si gode una bella vista sulla città vecchia e le guglie della cattedrale. Il percorso è completamente sabbioso per cui rinuncio a completare il giro a causa dei sandali che indosso. Molti degli edifici adiacenti alla parte interna dell mura sono abbandonati e/o in rovina nonché ci sono rovi e erba alta. Andrebbe curata meglio questa parte che da subito all’occhio, magari come a suo tempo è stato fatto per l’esterno con l’esproprio  e demolizione di tutti gli edifici addossati alle mura.

Giro per il centro in cerca di un posto dove cenare, questa volta è andata male, cena cara e indigesta!

Rientro in hotel e visito il resto dei locali comuni con reperti storici di gran valore come potete osservare nelle foto, poi a nanna.

Partenza alle 7, non c’è modo di fare colazione oggi tutti i bar sono ancora chiusi. Si esce velocemente dall città attraversando il ponte sul Rio Mino dove un soldato romano è di guardia da 2000 anni.

Si passa poi per il centro sportivo ubicato sul rio con palestre, piscine e altro per gli sport acquatici già frequentato da atleti mattiniero.

Vedo poco più avanti e primi e ultimi pellegrini del giorno; oggi abbandono il cammino primitivo per affrontare una variante che mi collegherà al cammino del norte per poi affrontare solo l’ultima tappa di nuovo sul cammino francese.

Abbandonata la strada si entra nel lungo pparco fluviale del rio Mera, affluente del Mino. Sono 10 km fantastici in un bosco meraviglioso con il sentiero che segue il rio in parte attrezzato con passaggi e scale in legno. Il rio inizialmente è placido e silenzioso per poi diventare tumultuoso e assordante con le sue cascate e salti in prossimità dei mulini per poi tornare di nuovo tranquillo. Peccato non ci sia il sole perché avrebbe dato quella parte di colore di cui ho sentito la mancanza.

Poi si esce dal bosco e per un breve tratto di strada si passa davanti a ville di villeggiatura dei lucensi tutte con recinzioni alte per non permettere la vista dell’interno.

Poi di nuovo per camino real, ovvero antica via di transumanza, da poco risistemata quasi tutta all’interno di boschi di castagno, quercia, pino e eucalipto con qualche pascolo e poche mucche, attraversando alcuni piccoli borghi rurali in parte abbandonati senza alcun servizio si arriva nei pressi di Fríol.

Passata la zona industriale (?), vedo solo qualche segheria, si scende al paesotto dove ho riservato un alloggio nell’’unica pensione esistente. La peggior sistemazione di questo cammino; sarebbe il caso di fare una manutenzione almeno ogni 50 anni. In compenso il ristorante è ottimo e frequentatissimo: si mangia un primo, un secondo con contorno, dolce, vino, caffè e grappa per soli 10 Euro. Mi prendo una Caldo Galiego e un filettino di maiale al costo di un panino!

A Fríol, quasi 4000 abitanti, ci sono ancora vestigia megalitiche e castreño , le più antiche che questo municipio conserva. Questa terra fu occupata anche da Romani e Visigoti.

L’edificio più noto è la fortezza di San Paio de Narla, di origine sconosciuta e ricostruita nel XVI secolo.

Ora vado a fare un giretto.

Buona serata.