13a Tappa – São João da Madeira – Porto

15 giugno 2018

Percorsi: 35 + 6 km in 7 ore e 15 minuti

Dislivello positivo: 600 mt

Giornata iniziata con nebbione visibilità 50 mt, ma dalle 12.30 splende il sole
Passati diversi pellegrini più 2 simpatiche donzelle una scozzese ed una statunitense

Passeggiata per Sao Joao fino ad incontrare Kate e Aviv, con loro torniamo in centro (e via 4 km) e rifesteggio con loro il compleanno con una bottiglia di vigno verde.

Poi cena solitaria in ristorante, mangiato una zuppa di carne frullata e una Francesinha: un tipico sandwich portoghese, originario di Porto.

Viene preparato con due fette di pane in cassetta farcite con salsiccia fresca, fiambre (un prosciutto cotto tipico del Portogallo), linguiça, salumi e una bistecca di manzo, il tutto ricoperto con formaggio fuso e infornato in una terrina di terracotta con un’abbondante salsa a base di pomodoro, birra e peperoncino. Viene servito sormontato da un uovo fritto e su un letto di patatine fritte.

Come potete immaginare un mattone ma domami ne avrò bisogno.

Ancora due passi per digerire e poi a nanna, domani tappa lunga (non immaginavo però diventasse tappa lunghissima).

Alle 5.45 sono in strada, le vie sonk già popolate dagli “spazzini” che tengono linda la città, oggi 14 gradi e nebbione di novembre.

Si esce in salita dalla città per stradine secondarie passando nuovi quartieri residenziali con villette di tutti i tipi in stile dal tradizionale al moderno, c’è già un po’ di traffico e bisogna stare anche attenti perché corrono come pazzi.

Si esce poi sulla trafficatissima statale dove, però ci sono amli marciapiedi e si viaggia sicuri per diversi km.

Si entra di nuovo per stradine nei paesini e li per parecchi km si rischia la vita: traffico, strade strette, assenza di marciapiedi, parcheggi osceni, è andata bene.

Un primo tratto di strada romana e poi si scende a Grijò passando davanti al cimitero addossato a una fabbrica : bah!

Il percorso si svolge in gran parte su strade selciate e molto sconnesse che distruggono i piedi, per fortuna ogni tanto esiste un marciapiede.

A Grijò, dopo quasi 20 km mi fermo per una coca e un paninetto e scambio 4 chiacchiere con un vecchietto, emigrante in Brasile e Venezuela dove ha conosciuto molti italiani.

Vedo passare alcuni pellegrini ed anche il solito giapponese che si fermeranno al bar più avanti.

Sempre per stradacce selciate si imbocca in salita un lungo tratto di strada romana che sbocca in un bosco. Discesa ripida verso Vila Nova de Gaia dove incontro due giovani pellegrine la rossa è scozzese e la mora americana con due zaini enormi, foto e saluti di rito.

Ultima discesona lunghissima verso il ponte il Dom Luís I, su cui passa oltre i pedoni solo la metropolitana.

Bellissima vista sul fiume e sulle sue rive, oltrepassato il fiume in breve raggiungo la cattedrale per il carimbo di rito.

Poi ufficio del turismo e ricerca di un alloggio che mi farà percorrere in lungo e in largo Porto per quasi 8 km.
Albergue tutti pieni, ostelli idem, alla fine booking mi combina un hotel ovviamente a 2,5 da dove mi trovo.

Alla fine arrivo sfinito e disidratato ma anche oggi ho un tetto!

Rapidamente le cose di rito, per fortuna trovo una lavanderia a 200 mt e risolvo anche quel problema.

Niente riposo e di nuovo fuori in visita alla città e alle sue cantine.

A domani.