8a Tappa – Valladolid – Wamba – Peñaflor de Hornija – Medina de Rioseco

28 giugno 2021
Percorsi 32 km in 5 ore e 35 minuti
Dislivello positivo: 250 mt
Soleggiato con qualche nuvola e vento sostenuto da nord.

Tour per Valladolid, bella città, visitato la cattedrale incompiuta ed al altre chiese tra cui quella di Santiago dove ho timbrato la credenziale. La bella Plaza Mayor è occupata da un arena dove si sono svolte delle competizioni sportiva così non è possibile avere una visione di insieme.

E’ domenica ed il centro è affollato così come tutti i locali aperti, girovago fino a ora di cena che si limita ad una insalatona mista.

Alla 9 mi raggiunge Germán, appena rientrato da tre tappe del cammino di Madrid (domani deve lavorare), e lu mi fa fare un altro giro a vedere la chiesa di San Pablo de Valladolid è una chiesa e ex convento, di stile isabellino. Questo convento domenicano fu fondato da donna Violante, moglie del re Alfonso X. Presenta una grande facciata in stile gotico, opera di Simón de Colonia. In una delle sue cappelle si trova il Cristo giacente di Gregorio Fernández. Fu ricostruita in stile ispano-fiammingo per ordine del Cardinale Torquemada nel XV secolo. In seguito, fu nuovamente ristrutturato dal duca di Lerma. Nella parte superiore della facciata furono aggiunti elementi decorativi in stile plateresco..

Poi facciamo un giro di taverne per finire in un vecchio bar originale in stile 1900 per l’ultimo bicchiere, ci salutiamo con la romessa di vederci a cena domani a Medina.

Il tour pomeridiano e serale alla fine ha aggiunto altri 12 km di cammino e dopo avere dormito 5 ore scarse chiamo il taxi per farmi riportare sul cammino dopo la deviazione di ieri a Valladolid. Per non perdere km di percorso oggi riprendo a Wamba.
Wamba è l’unica città in Spagna il cui nome inizia con la W. Questo è dato dal re gotico Wamba , che fu eletto re in quella città nel 672. A quel tempo si chiamava Gérticos e il re Recesvinto vi aveva una villa di riposo. Quando Recesvinto morì in quella città, i nobili elessero Wamba.
In suo onore c’è una statua all”ingresso del paesino.
Nella chiesa del paese esiste un ossario in cui rimangono ancora parte delle migliaia di scheletri depositati nei secoli XIII – XVIII .
Vi si trovano più di 3000 teschi di monaci. Su una delle sue pareti si legge il seguente epitaffio:
Mentre guardi, ho visto me stesso. Come mi vedi, vedrai te stesso. Finisce tutto in questo qui. Pensaci e non peccherai.
Nella chiesa di Santa María fu sepolta la regina Urraca del Portogallo , moglie del re Fernando II di León e madre del re Alfonso IX di León.

Il percorso di oggi si svolge su lunghe mesete (paramos) completamente coltivate a cereali, principalmente frumento ma anche girasole e erba medica. Le mesete sono interrotte da una specie di canyon ai quali bisogna scendere per poi risalire sulla meseta opposta.

Altra peculiarità di oggi è il gigantesco parco eolico che mi accompagna in tutto il percorso, almeno in migliaio di giganteschi mulini eolici. Ovviamente soffia un vento sostenuto da nord che al primo mattino è anche freddo.

Passo Peñaflor de Hornija, aese di 300 abitanti situato su una altura, ancora addormentato. Pese ben tenuto con tanto di piscina municipale., a seguire Castromonte altro piccolo paese di 300 anime. Alla periferia del paese, al suo ingresso da La Mudarra , ai piedi della valle del Bajoz, sorge l’antico stabilimento termale di Fuente Sayud, da cui si estraeva l’acqua minerale di Castrovita, oggi abbandonata.
C’è un bar aperto dove riesco a fare una frugale colazione, serviva sicuramente dopo 16 km. Gli altri avventori vanno tutti a cognac, non male per iniziare la lunga giornata nei campi.

Poi transito per Valvedere de Campos, 100 anime, del municipio è aperto solo il bagno, il bar ha orario solo pomeridiano. In tutti questi paesi c’è sempre, per fortuna, una fonte alla quale rinfrescarsi.

Ultimo tratto, sempre contro vento fino alla destinazione di oggi: Medina di Rioseco.
Cittadina di 5000 abitanti, appartione alla regione di Tierra de Campos , ha i titoli onorifici di molto nobile e molto leale, oltre a quello di città , ed è anche conosciuta con i soprannomi di Città degli Ammiragli e Vecchia India. Il fiume Sequillo attraversa il territorio comunale.
La città conserva ancora un interessante nucleo di case costruite secondo le regole dell’architettura popolare di Tierra de Campos . La maggior parte di loro sono fatti di mattoni di adobe , che chiudono le lacune nella struttura delle travi di legno. Con pavimenti sorvolati da mensole mudéjar lobate o carenate , tipiche delle abitazioni dei secoli xv , xvi e xvii . Alcune residenze di famiglie più abbienti ed edifici civili hanno facciate in mattoni e pietra bugnata, e le meno hanno stemmi.sulle sue facciate. Spiccano le case della famiglia Núñez de Monroy, in via Misericordia, quella dei Pizarro, in Rúa, quella dei Solórzanos nel Corro de San Miguel o quella del Vescovo De Caso, in via Los Lienzos.

Don Fadrique II, Enríquez de Cabrera, quarto ammiraglio, iniziò la costruzione del palazzo degli ammiragli e della chiesa di San Francisco, fondò il convento di Santa Clara e durante il suo dominio fu costruita la chiesa di Santa María de Mediavilla.
Nel XVIII secolo era stato costruito il Canal de Castilla, una delle cui diramazioni, il cosiddetto Canal de Campos, raggiunse la città di Rioseco nel 1849. Di conseguenza, un gran numero di farinerie, cartiere e ferriere e fonderie di acciaio sono state installate. All’attività generata dalla sua costruzione, vanno aggiunti i benefici che ha riportato come un sistema di trasporto e irrigazione, che è diventato la principale fonte di reddito, soppiantando la tradizionale attività commerciale.

Curiosità:
La nobile italiana Vittoria Colonna, coniugata Enriquez de Cabrera (Marino, 10 dicembre 1558 – Medina de Rioseco, 4 gennaio 1633), è stata contessa consorte e reggente di Modica, duchessa di Medina de Rioseco. Vittoria, era figlia di Marcantonio II Colonna, viceré di Sicilia dal 1577 al 1584, e di Felicia Orsini. Nacque nel palazzo Colonna, in Marino, dove trascorse l’infanzia e la prima giovinezza. Per un accordo del fratello cardinale Ascanio sposò per procura, il 31 dicembre 1586, Ludovico III Enriquez de Cabrera, Almirante di Castiglia e duca di Medina de Rioseco.

Io oggi mi trovo proprio nell’Hotel Colonna Vittoria.

Ciao ciao,