17a Tappa – Valença do Minho – Redondela

19 giugno 2018

Percorsi: 36 in 6 ore e 10 minuti

Dislivello positivo: 450 mt

Bella giornata di sole.
Incontrati moltissimi pellegrini

Giro per la cittadella, sembra un po’ Palmanova in miniatura, la forma è diversa e anche le dimensioni ma è anche Valença do Minho vecchia è una città all’interno di una fortezza.

Visita all’interno delle fortificazioni e le torri dle sentinelle, bellissime viste, ma tutto sporco e male tenuto, erba alta e sporcizia, forse è il caso facciano qualcosa.

Stamattina parto ancora prim5del solito e in un, quando mi trovo a metà del ponte, confine con la Spagna, mi serve una ora per fare un metro: che fatica immane.

Passato il ponte alla stazione di polizia c’è una pazza che sta gridando e facendo gestacci, la fotografo e via, bella vista sul sole che nasce a parador nazional e poi salita per le belle calli della città medioevale di Tui, murales molto belli in entrata al borgo vecchio, cattedrale con portale magnifico.

La città, dichiarata d’interesse storico e artistico, è dotata di notevoli monumenti medioevali, prima fra tutti è la imponente Cattedrale di Santa Maria fondata nel 1120 e poi modificata e ampliata fino al 1225. Sorge su un colle da cui si domina la città e il fiume ed è un edificio con l’aspetto di fortezza merlata di stile romanico-gotico. Sul chiostro si aprono il Museo Catedralicio di archeologia ed arte sacra proveniente dalla Cattedrale e il Museo diocesano, archivio e museo di arte sacra proveniente da chiese della diocesi dismesse. Altri monumenti di interesse sono le chiese di Santo Domingo, del XIV secolo, in stile gotico e San Telmo, invece barocca del XVI secolo. Una delle più antiche chiese della Galizia, protoromanica ed anteriore al 1000, è infine San Bartolomé.

Oltre alle numerose costruzioni ecclesiastiche, degni di nota sono sicuramente anche il vecchio Ponte Internazionale in ferro costruito sotto la guida di Gustave Eiffel e la graziosa Alameda. Il primo, un tempo unico accesso per il vicino Portogallo, è stato soppiantato da un molto più moderno ponte costruito nel 1990, oltre che dal nodo autostradale vicino.

Però all’ alba tutto e chiuso tranne i bar dove i pellegrini in partenza fanno colazione.

Il primo tratto in uscita dalla città è gradevole, poi si percorre la nazionale per un buon tratto per lasciarla e seguire un b sentiero nel bosco in parte il percorso della solita strada romana XIX, bel ponte da attraversare anche oggi ancora con le pietre originali e poi sentiero e strade in paesini rurali.

Mancano già i colori del Portogallo ma per fortuna le strade sono asfaltate e non lastricate.

Passo una lunghissia zona industriale per un vialone infinito, un deposito di macchine Citroën coperte con telo bianco infinito, oltrepasso la ferrovia con il solito sovrapasso pedonale che per fare 3 metri te ne fa fare 400 di saliscendi.

Altro lungo vialone e entro a O Porrino, grande paesotto, oltrepasso il centro con il mercato settimanale in pieno svolgimento e per fortuna ritorno nel bosco, un po’ di frescura non fa male oggi.

Incontro una vecchietta che sta facendo il trattamento alle viti6, mi racconta la sua storia, saluto e via.

Bella salita anche oggi, una al giorno non fa niente male, ma al 25 km si sente, quindi pausa in un bar a degustare una buona birra, finalmente, e un panino degno di questo nome.

Poi in discesa, passando innumerevoli borgate, sotto il sole di stagione, arrivo a Redondela e mi sistemo in un albergue privato nuovo di stecca con tutto ciò che mi serve.

Fuori a fare un giro per il paese e a dissetarmi adeguatamente.

Ciao ciao a domani.