22 Tappa – Fonsagrada – O Cadavo (Baleria)

12 luglio 2021
Percorsi 24 km in 4 ore e 15 minuti
Dislivello positivo: 800 mt, negativo: 980 mt.
Giornato piovosa, a tratti pioggia leggera

Giro per Fonsagrada: il paese sembra disabitato, gran parte dei bar sono chiusi non c’è proprio nulla da vedere. Manco i pellegrini non si sono mossi dagli albergue.

Cominciano ad aumentare la copertura nuvoloso e non ha proprio un bel colore: grigio tendente al nero; tira anche un freddo venticello da nord. Le cose si mettono male per domani come da previsioni, speriamo di no.

Vado a cena nell’unico ristorante aperto, ci sono un gruppetto di pellegrini spagnoli in attesa della finale dell’europeo.

Ceno con una buona e calda sopa de pescado ed è già ora del fischio di inizio.

Le cose si mettono subito male per l’Italia ma la partita è lunga e tutti qui tifano per noi. A frine primo tempo mi ritiro nella mia modesta suite per seguire il resto della partita: pareggio, supplementari , rigori e VITTORIA per noi. Ci voleva dopo tantissimi anni BRAVI AZZURRI.

Dopo le premiazioni resto poco tempo per dormire ma recupererò.

Stamattina ore 6 piove a dirotto, mi preparo con calma e nel frattempo la pioggia dimunuisce così posso partire. Appena fuori paese c’è un bar aperto dove mi fermo a fare colazione in modo poi di fare tutta una tirata fino a destinazione.

Il percorso di oggi sarebbe stato bellissimo come paesaggi se non piovesse ma è andata male e la pioggia mi ha accompagnato fino alle fine anche aumentando a volte di intensità.

Molti i saliscendi dentro i bei boschi (dove pioveva di più) con un paio di salite killer con pendenza ben oltre il 20% che ti distruggono le gambe. Ho passato parecchi pellegrini tutti intabarrati con i loro poncho e reincontrato la vecchietta della prima tappa di questo cammino.

Poco più avanti ho ritrovato un ragazzo spagnolo con il quale ho visto la partita ieri sera: un missile!

Ci siamo ritrovati poco a destinazione e nell’attesa dell’apertura dell’albergue abbiamo bevuto qualcosa assieme; poi dopo la doccia una buona minestra calda rigenerante.

Ottima anche la sistemazione di oggi: un nuovo albergue veramente ordinato e pulitissimo gestito da una signora molto premurosa e attenta ai bisogni dei pellegrini. Hanno anche un piccolo ristorante accanto dove andrò sicuramente a cena preparata dall’abuela.

Oggi in paese c’è la feria, giorno di festa e mercato, e stanno cucinando il pulpo in enormi pentoloni in un vicoletto coperto.

Il polbo á feira, in gallego, o pulpo a la gallega,  è un piatto tradizionale della cucina spagnola, originario della Galizia. In particolare, le province di Ourense e Lugo sono famose per la cucina di questo piatto. Il piatto viene preparato facendo prima bollire il polpo all’interno di un calderone di rame e tagliando successivamente i tentacoli che vengono cosparsi di sale grosso e paprica dolce e piccante e condita con olio d’oliva. Prima di bollire il polpo, si usa immergerlo per tre volte nell’acqua bollente in modo da arricciare le punte dei tentacoli. Il piatto viene tradizionalmente servito su dei piatti di legno insieme a del pane e del vino rosso, perché è tradizione che non si beva acqua quando si mangia il polpo.

Anche mezza porzione di pulpo è molto saziante e per quest’’anno abbiamo già dato!

O Cadavo sede municipale di Baleria ha poco meno di 2000 abitanti e l’’economia locale è prevalentemente agricola: allevamento di vacche da latte e carne e qualche pecora.

Ora non piove più e così spero sarà per i prossimi giorni e così dopo essermi ben riposato vado a fare due passi.

Hasta luego!