7a Tappa – Valdestillas – Simancas – Valladolid

27 giugno 2021
Percorsi 26 km in 4 ore e 35 minuti
Dislivello positivo: 200 mt, praticamento solo la salita al borgo vecchio di Simancas.
Anche oggi giornata stupenda e ventilata.

Dopo essermi riposato per bene scendo al bar per un aperitivo e una cena di sopravvivenza (il ristorante è chiuso il sabato sera), il vino non merita nemmeno una menzione talmente era orrido. Per fortuna un gelato e ciupito al caffè rimediano la situazione.

Me ne torno in camera per vedere la partita e programmare le prossime tappe, domani posso dormire un paio di ore in più.

Stamattina dopo la frugale colazione al bar, aperto alle 8 solo per me, partenza con destinazione Valladolid.

Fino a ponte Duero il percorsi si svolge in parte sulla statale e su sentiero parallelo costeggiando le ultime pinete. Il traffico è praticamente nullo, trovo solo ciclisti che a volte anche salutano.

A ponte Duero puntata all’albergue dove trovo un ospitalero tedesco che non mi fa entare ma mi timbra la credenziale, fino alle 3 i cancelli non si aprono.

Riparto attraverso il vecchio ponte sul rio Duero che scorre e si ingrandisce sempre di più fino a Oporto dove sfocia nell’oceano.
Passato il piccolo paese e la sua periferica ricca come sempre di rifiuti edili abbandonati e dopo avere percorso un lungo viale con pista ciclabile mi trovo sul ponte del Rio Pisuerga che poi si immetterà nel Duero.

Ripida salita alla cittadina di Simancas, visita e timbro alla bella chiesa e al castello che invece è chiuso.
Simancas è un comune spagnolo e una città nella provincia di Valladolid , nella comunità autonoma di Castilla y León di circa 6000 abitanti.
All’esterno di Simancas si trova la tomba megalitica di Los Zumacales , un monumento funerario megalitico di tipo crómlech del neolitico . In epoca romana era la città conosciuta come Septimanca nel territorio dei Vaccei .
Sul corso del fiume Pisuerga si trova il ponte medievale , erede di quello che serviva la strada romana. Fino al XII secolo era la città più importante di Valladolid, insieme a Cabezón.
Nel XV secolo la famiglia Enríquez, ammiragli di Castiglia, esercitò il dominio di Simancas. Ricostruirono l’antica fortezza araba e la cappella è di questo periodo. Poco dopo, i Re Cattolici la rivendicarono per la corona e la trasformarono in una prigione di stato.
Qui fu imprigionato e giustiziato con un vile bastone il vescovo di Zamora, Antonio de Acuña , capitano di Castiglia. L’esecuzione fu ordinata dal podestà Ronquillo nel 1521, in uno dei cubi del castello, oggi chiamato Torre del Obispo.
Felipe II trasformò il castello nell’Archivio Generale del Regno, ora noto come Archivio Generale di Simancas , che ospita uno degli archivi più importanti d’Europa, con 35 milioni di documenti. I lavori di ristrutturazione effettuati hanno dato origine all’aspetto che ha oggi.

Lasciata Simancas dopo un paio di km percorsi sulla pista di servizio dell’autostrada mi inoltro nella bella perifieria di Valladolid. Quartoeri residenziali molto belli e immersi nel verde con parchi giochi e percorsi natura lungo le sponde del fiume.

Entrata in città per un infinito viale alberato con doppia pista ciclabile veramente molto bello e frequentato di ciclisti e camminatori.
Lasciato il viale e attraversato il rio sul ponte pedonale in un paio di km nel cuore della città di raggiunge la Plaza Mayor.
Urbanizzata nel XVI secolo , la Plaza Mayor di Valladolid è la prima piazza principale regolare in Spagna, e servì da modello, dal XVII secolo , a molte altre in Spagna e Sud America: nel XIX secolo , l’antica Plaza del Mercado divenne il centro culturale, politico, economico e sociale della città.

Il mio alloggio si trova subito fuori la piazza ma devo aspettare almeno un ora la disponibilità della camera, pozienza mi sono consolato con un paio di birre ghiacciate.

Di Valladolid vi racconterò, ora mi trovo in una lavanderia e deve sistemare le faccende quotidiane.

A domani.