18a Tappa – Luarca – Navia – La Caridad – Tapia de Casariego

Percorsi 40 km con 650 mt di dislivello positivi
7 ore e 15 minuti di cammino
Incontrati solo alcuni pellegrini pellegrini a fine tappa ed alcuni che scendevano dal taxi.

Bel giro turistico per il paesino di Luarca e di suo porto è domenica e c’è molta gente in giro ed è piacevole passeggiare anche perché è uscito il sole dopo alcuni giorni in cui era scomparso la temperatura è ottima massimo, siamo sui venti gradi.

Buona cena a base di pesce finalmente innaffiata da una buona bottiglia di sidra, poi a nanna perché mi aspetta una lunga tappa.

Partenza puntuale e subito si sale fino alla Ermita che domina il paesino da qui vista spettacolare con tutte le strade illuminante.

Piano piano si fa giorno e pare che oggi voglia uscire anche un po’ di sole. Per asfalto e stradine sterrate senza eccessivi dislivelli in una ventina di chilometri, passando i soliti pascoli ed anche per la prima volta campi coltivati a granoturco, scendo a paese di Navia, 10.000 abitanti, sulla ria omonima che sfocia al mare. Sulla ria ci sono molti sportivi che si esercitano in questa bella domenica.

Oltrepassato il ponte si riprende a salire e vengo passato da 3 pseudo pellegrini con la mountain-bike elettrica, bah!!

Altri 10 km e sono a La Caridad dove mi fermo a rifocillarmi, finalmente.

Via di nuovo per l’ultimo tratto, forse il più bello degli ultimi giorni, con vista mare, passando per tutta un susseguirsi di piccolo borgate rurali. In questoa zona volevano riaprire delle miniere per cercare oro ma la popolazione si è opposta, infatti qui si trovano le Cuevas de Andía, antiche miniere d’oro romane. Come potete vedere dalle foto su molte stalle e altri edifici ci sono le scritte “vacas si oro no”.

Piano piano arrivo a Tapia de Casariego altro bel paesino, ultimo delle Asturias, affacciato sull’oceano, che poi visiterò.

Buona sistemazione anche oggi, un paio di birrette e poi le solite incombenze giornaliere.

A domani, si entra in Galizia!

Tapia de Casariego è un comune di 4.315 abitanti dove si parla l’eonaviego, variante della lingua Gallega con tratti asturiani.

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