21a San Pedro de Rozados – Salamanca – El Elmantico

28 giugno 2023
Percorsi 29 Km con 300 mt. di dislivello positivo

Ieri sera l’hostal alle 7 è ancora chiuso, esco dalla porta secondaria (per fortuna conosco questa uscita) e vado a fare un giro nel paesino. Incontro Marina e con lei giriamo per le intricate viuzze del paesino. Esiste perfino un bar dove ci fermiamo a bere un aperitivo, ambiente retrò fine anni 60 con tanto di calcio balilla artigianale, un paio di vecchietti seduti che prendono un caffè con leche. Riprendiamo il giro, alcune belle casette con fiori curati, altre in gran parte chiuse oppure abbandonate. Cerchiamo una tenda di alimentari, trovata è chiusa, gli orari sono dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19, siamo proprio in un altro mondo.

Rientrati in hostal non c’è ancora nessuno e cominciamo a preoccuparci per la cena. Poi arriva la duena e in qualche modo ci serve una cena di sopravvivenza.

Dopo una ottima dormita, finalmente, poco dopo le 6 sono in strada, fa freddino ma non lo soffro e anzi dopo i calori sopportati me lo gusto appieno.

Mi raggiunge Marina con la quale farò ancora questa tappa e partiamo di buon passo verso Salamanca.

Anche oggi nonostante sia sereno l’alba non si fa vedere come dovrebbe, peccato. In mezzo ai Pascoli con qualche laghetto procediamo verso Morille, un piccolo paesino veramente ben curato come arredo urbano e tenuta delle abitazioni. Diverse sculture ed all’uscita perfino alcuni dolmen di recente fattura tra i quali appare il sole, anche oggi di colore arancione, sembra proprio una grande arancia che si lascia fotografare tra le pietre.

Ho comunque scoperto, con un aiutino, il perché di queste strane albe, il fumo dei giganteschi incendi che si sono sviluppati in Canada ha raggiunto l’Europa e in articolate il Portogallo è la Spagna, provocando albe e tramonti con questi colori alterati, per fortuna poi schiarira completamente.

Altre spettacolari immagini di questo sorgere del sole di specchiano sul di alcuni laghetti di risorgiva che troviamo lungo il percorso di oggi.

Attraversiamo di versi pascoli, questo oggi proprio in mezzo a mucche tranquille che bruciano l’erba con i loro vitellini.

Alcuni facili saliscendi su bella sterrata incontrando un paio di runner e passando ora in mezzo a appezzamenti di cereali in parte raccolti fino a deviare dal percorso per raggiungere il paesino di Miranda de Azan, 500 abitanti, nella speranza di fare dopo giorni una colazione normale.

Il municipio è aperto e ci fanno il timbro in quanto al bar e la tenda aprono alle 10. Nel frattempo ci sediamo a uno dei tavoli e facciamo colazione con quanto esce dallo zaino: dal mio nulla da quello di Marina mezzo negozio di alimentari.

Appena apre il bar beviamo un caffè e ripartiamo per l’ultimo tratto di oggi fermando ci salutare 3 burritos che stanno tranquillamente pascolando e che felici si avvicinano.
Breve salita verso il Teso di Aldeatejada dove si trova una croce del cammino e si apre la vista su Salamanca e le torri della cattedrale.

Su queste colline si svolse una battaglia della guerra d’indipendenza spagnola combattuta intorno alle colline conosciute come “Arapil Chico” e “Arapil Grande”, il 22 luglio 1812 . Ne risultò una grande vittoria per l’esercito anglo-spagnolo-portoghese del generale Arthur Wellesley, primo duca di Wellington, contro le truppe francesi del maresciallo Marmont. Gli alleati subirono 5.220 vittime tra morti, feriti e dispersi, di cui 3.176 britannici, 2.038 portoghesi e 36 spagnoli mentre le truppe francesi abbandonarono il campo di battaglia, con una perdita di 14.000 uomini tra morti, feriti e prigionieri. Che massacro!!

Dal colle si scende rapidamente verso la grande città arrivando di fatto ai piedi della cattedrale che si raggiunge dopo aver oltrepassato il ponte romano sul Rio Tormes.

Il ponte misura circa 176 metri in lunghezza e 3,70 metri in larghezza, è composto di 26 arcate a tutto sesto, 15 delle quali sono originali di epoca romana risalenti al I secolo epoca dell’imperatore Traiano mentre le restanti sono il frutto di rifacimento avvenuto tra il XVI e il XVII secolo.

Raggiunta la Cattedrale è ammirati gli esterni (per il resto ho già visitato Salamanca più volte), passata la casa delle Conches arriviamo nella bellissima Plaza Major dove dopo avere messo il timbro sulla credenziale ci fermiamo in un bar per un meritato almuerzo. Qui tutto costa poco direi la metà di quanto costa in Italia ad esempio birra piccola 1.2, media 1.6, grande 1,8 Euro, panini e altro a partire sa 1 Euro.

Qui saluto Marina, piacevole e veloce compagna di viaggio di queste due ultime giornate, lei si fermerà giustamente anche domani per visitare bene la città, gracias campagnara e buen camino.

Salamanca (in latino Salmantica) 150.000 abitanti, famosa per la sua Università, che è la più antica di Spagna, conta una grande affluenza, soprattutto in estate, di studenti stranieri, che in maggioranza arrivano per apprendere lo spagnolo e ad assistere a diversi corsi estivi di lingua e cultura spagnola di livello universitario.

Io poi ho perseguito verso la fine della periferia nord dove si trova lo stadio e un buon hotel che conosco, peccato che mentre tentavo di riposare si sono messi a fare manutenzioni nelle stanze attigue con martelli, trapani ecc. tanto da farmi scappare e protestare con la direzione.

Ciao ciao a tutti.