26a Tappa – Puebla de Sanabria – A Gudiña

Percorsi km 41

Puebla è veramente una bella cittadina! Dopo essere salito al castello per la scalinata (circa 200 gradini) che parte da ponte sul rio Tera, dove stavano facendo il bagno, ho avuto modo di di visitare la piccola chiesa romanica, fare il giro del castello e ammirare il panorama da quell’altura. Ho girovagato per le calli medioevali dove i balconi e le finestre delle case molto carine e caratteristiche sono addobbati con fiori multicolori come potete vedere dalle foto. Nella parte bassa del paese ci sono diversi negozi di prodotti locali sia di artigianato che gastronomici. Molti i turisti affollano in questa calda giornata (alle 8 il sole letteralmente brucia) le stradine e i numerosi bar, prendo un aperitivo e poi a cena. Cena ottima, ho mangiato anche la trota alla sanabrese cotta al forno con la pancetta, prezzo modestissimo per il pellegrino finalmente si sente lo spirito del cammino .

Dopo una ottima dormita, era ora, sono pronto a partire per la lunga tappa di oggi. Inizia subito con una lunga salita che faccio sulla nazionale deserta fino a Padornelo dove comincia ad albeggiare, paesino di poche anime con la chiesa e Il parco in pietra ben ristrutturati ed illuminati a led. Proseguo sempre sulla nazionale fino al bivio per Lubian dove trovo una deviazione per i lavori dell’AVE; l’anno scorso avevo dovuto fare un lungo giro per stradine asfaltate con una serie di bruschi saliscendi, quest’anno hanno pensato bene di creare una nuova pista in mezzo al bosco che risparmiando anche alcuni km mi porta direttamente a Lubian senza passare per gli altri paesini, finalmente una cosa ben fatta. Lubian, il luogo dei lupi, è un paesino di montagna molto ben tenuto con casette tipiche galiziane anche se è l’ultimo municipio della Castilla y Leon. Sosta per una veloce colazione e poi si riparte in discesa verso il fiume ed il santuario della madonna della Tuiza. La chiesa di stile barocco del XVII secolo si trova solitaria poco distante dai viadotti dell’autovia in mezzo ad un prato. L’anno passato era chiusa ma quest’anno è tenuta aperta ogni giorno dalle 11 da una signora. Io passo poco prima delle 10 e sono fortunato perché la trovo aperta. Entro e trovo il giovane parroco che tra preparando la cerimonia di un battesimo, la chiesa internamente e veramente bella e nello stesso tempo raccolta, ha un retablo appena restaurato che potete ammirare nella foto, con al centro la madonna della neve e di lato quella della Tuiza. Parlo a lungo con il parroco che mi spiega che è riuscito con fatica a recuperare la chiesa che stava andando in rovina e soprattutto a farla frequentare, vi celebra sempre le messe festive e la utilizza anche nei mesi invernali. Parliamo anche dei cammini a Santiago e così mi indica anche un sentiero nel bosco per evitare un paio di km di asfalto. Lo saluto con un abbraccio e riparto veramente contento di quel momento. Da lì inizia la salita al passo “portela” della Canda, luogo di entrata in Galizia. È un buon dislivello da affrontare però per un sentiero che si svolge in un bosco meraviglioso direi fatato. È uno dei più bei tratti di tutti i cammini fatti fin ora. 

Arrivato al passo, circa 1300 mt di quota, si apre davanti a me una vista delle Valli della Galizia da una parte e dall’altra l’ultimo tratto di Castiglia percorso oggi. Guardo il colore del paesaggio ed è  tutto verde, com’è cambiato tutto in 2 giorni, ripercorrere questi sentieri è un pò come tornare a casa, ti da una carica pazzesca e ti fa dimenticare tutti gli sforzi e le difficoltà passate nel cammino fino ad oggi anche se non ricordo una tappa che non mi sia piaciuta.

La vista delle querce da ghianda, dei castagni e anche degli eucalipti mi fa sentire la meta vicina!

Per bosco in sentieri belli e comodi si scende verso i diversi paesini che dovrò passare prima di arrivare a La Gudiña, meta di oggi.

Qui l’acqua non manca e nemmeno le fontane che si trovano anche dentro il bosco, fresca, buona e rigenerante. A Villavella, paesino di poche anime con molte case diroccate, dove però si trova un albergo di lusso con tanto SPA, mi fermo al bar che già conosco e trovo i 3 pellegrini dei quali stavo seguendo le tracce da qualche ora. Sono spagnoli e due di loro sono partiti da Caceres. Mentre azzanno in panino, partono e così ci salutiamo subito.

Dopo la sosta un altro bel tratto di sentiero in parte per bosco seguendo un Rio e in parte per pascoli di mucche e di pecore che a quell’ora stanno facendo la siesta. Poi un lungo tratto in una specie di dehesa, credo sia un bosco bruciato, che ho dovuto risalire per km sotto il sole bruciante fino ad arrivare sopra La Gudiña dove ad vecchio cruceiro di pietra ho raggiunto e passato i tre pellegrini, avevano tutto un altro passo!

Ultima tratto per la nazionale con deviazione assurda per passare dentro un impianto di betonaggio, devo attraversare poi tutta la città è raggiungere l’albergo che già conosco.

Mentre scrivo queste note inizia piovere forte ma dura poco e domani dovrebbe tenere fino al primo pomeriggio, pertanto a nanna presto.

Ciao.