9a Tappa – Medina de Rioseco – Tamariz de Campos – Cuenca de Campos – Villalon de Campos

29 giugno 2021
Percorsi 29 km in 5 ore e 10 minuti
Dislivello positivo: 100 mt
Bella giornata di sole con un fresco venticello.

Passeggiata serale sotto i tipici portici di Medina de Rioseco che potete ammirare nelle foto. Ho cercato la chiesa di Santiago che è chiusa, quella di Santa Maria è aperta e si sta celebrando la messa. In mostra all’ingresso la pelle di un grosso coccodrillo di cui alla leggendo sotto riportata.
Verso le 9 arriva in mio amico Germán con la moglie Arancia e insieme ceniamo parlando allegramente fino a mezzanotte. Ultimo saluto e abbraccio con un arrivederci al prossimo cammino. Grazie Germán del supporto logistico che mi hai dato e del meraviglioso pranzo di Segovia.

Solita breve dormita e sono già le 6, bisogna ripartire presto acnhe se la tappa di oggi non lunghissima. Esco in strada è trovo già un bar aperto dove fare una frugale colazione. Che fortuna, il prissmo bar sarà tra 22 km.

Inizio il cammkino e sono subito sulla darsena finale del Canale di Castiglia di scriverò innanzi. Bellissimo percorso sulla sue sponde per ben 8 km, fresco e ombreggiato, accompagnato da un coro di uccelli di variate specie che si mimetizzano bene nella rigogliosa vegetazione.

Incrocio 2 volte una ragazza che fa running e che puntualmente saluta e risalta, un vecchietto in bici che mi spiega il funzionamento della chiusa dove c’è la variazione di livello delle acque.

Alla chiusa di nuovo per le terre di Campos, frumento che cominciano a trebbiare e, oggi, molti campi di girasole di cui uno solo (girasole) fiorito. Rischio una bella lavata sotto l’irrigazione che inanda la stradina ma con una scatto di 100 metri riesco a passare senza bagnarsi.

Arrivo a Tamariz, paesino di meno di 80 abitanti, dove ci sono i resti della chiesa di San Juan Bautista: la porta rinascimentale e resti della torre abitata dalle cicogne che sta per crollare. Sicuramente la chiesa era imponente ai sui bei tempi.

Nella piazza del paese altra chiesa più recente dove hanno inglobato il portale di quella vecchia. Trovo due vecchietti con i quali scambiare quattro chiacchiere.

Proseguo e la traccia che seguo mi manda direttamente a Cueca de Campos senza passare per Moral della Reina, peccato forse c’era un bar.

Ora una lunghissima e diritta infinita stradina in mezzo a campi di grano mi porterà in circa 10 km alla strada asfaltata che conduce a Cuenca.

Cuenca de Campos, 200 abitanti, tipiche case di questa zona con i portici che non si sa come stiano in piedi. Passo davantii all”albergue chiuso da una eternità, giro per la piazza del paese e mi dirigo al bar con camere per bere qualcosa di fresco. Riparto per gli ultimi 6/7 km percorrendo una vecchia via del treno e passando per l’ermita dii San Bernardino da Siena.

L’emblematica ferrovia “Tren Burra”, così chiamata per la sua lentezza, collegava Palencia con Villalón de Campos e la provincia di Valladolid. Ha origine in un progetto di tram a trazione animale, progettato da Francisco Subizar Berasain, nel 1877, tra Valladolid e Medina de Rioseco. Il tratto fino a Palencia fu inaugurato nel 1912, alla presenza del re Alfonso XIII, 57 anni dopo fece la sua ultima corsa. Ora è tutto convertito in “via verde” assai poco manutenuta.

Arrivo a Villalon, oggi è San Pedro y Paolo è festa del paese, mi fermo in piazza ad ammirare il rollo della giustizia.
Il Rollo Giurisdizionale situato in questa città è considerato il più importante in Spagna. Questo Rollo dove si amministrava la giustizia è stato realizzato nel XVI secolo, è in stile gotico ed è stato dichiarato Monumento Nazionale.

Villalon, 1500 abitanti, e una bella cittadina nel solito stile de Campos, oggi una bellissima sistemazione in un nuovo hostal, poi farò un giro in paese per vedere se c’è ancora festa.

Ciao ciao.

Curiosità:
IL COCCODRILLO
I visitatori che entrano nella chiesa di Santa María de Medina de Rioseco sono sorpresi di sentire la leggenda sulla vecchia pelle di coccodrillo che pende dal cancello d’ingresso.
Erano gli anni lontani in cui si costruiva questo imponente tempio quando avveniva che ogni nuovo mattino gli operai trovavano per terra ciò che avevano fatto il giorno prima. Nessuno sapeva chi ci fosse dietro quell’azione diabolica, finché non si scoprì con stupore e paura che il colpevole era un enorme coccodrillo che si nascondeva nel fiume Sequillo.
Il problema è sorto quando è stato necessario decidere di affrontare un animale così mostruoso e temibile. Nessuno voleva rischiare la vita, finché un prigioniero non si offrì di uccidere la bestia in cambio della sua libertà. Questo uomo coraggioso stava di fronte all’animale con un grande specchio, il coccodrillo vedendosi riflesso si immobilizzo e in quel momento il prigioniero lo uccise con una grossa lancia.
La realtà è molto più semplice, ma anche meno fantastica. È la pelle di un alligatore che fu donata come ex voto nel XVIII secolo da Manuel Milan, un Riosecano che andò in America in cerca di una fortuna che trovò, da quando divenne sindaco di Puebla, in Messico. Nella stessa chiesa di Santa María è conservato un ritratto di quest’uomo e di suo nipote, nonostante si credesse che fosse la rappresentazione di quel coraggioso prigioniero della leggenda e quella di un bambino che salvò dalle fauci del coccodrillo. Quello di Rioseco non è un caso isolato. Numerose chiese spagnole ed europee nascondono nelle loro pareti l’enigmatica esibizione di pelli di alligatori, coccodrilli e serpenti che pendono dalle loro pareti, sembrando vegliare sul visitatore e accogliere i curiosi.
Una copia dell’alligatore è posta sulla facciata di una casa in calle Mayor.

IL CANALE DI CASTILLA
Il Canal de Castilla è una delle più importanti opere di ingegneria idraulica realizzate tra la metà del XVIII secolo e il primo terzo del XIX secolo in Spagna. Attraversa una parte delle province di Burgos , Palencia ed è stata costruito per facilitare il trasporto del grano dalla Castiglia ai porti del nord e là da altri mercati. Tuttavia, con l’arrivo della ferrovia, divenne subito obsoleto.
Originariamente concepito come una rete di quattro canali che unissero Segovia a Reinosa , a causa delle sue enormi difficoltà tecniche e delle enormi risorse, furono costruite solo tre ramificazioni (Nord, Sud e Campos). Con una larghezza che varia tra 11 e 22 metri, il canale percorre 207 chilometri, attraversando 38 comuni congiungendo i paesi di Alar del Rey (Palencia), dove ha la sua sorgente, con quelli di Valladolid e Medina de Rioseco, posti rispettivamente all’estremità dei rami Sud e Campos (il Canale ha una forma ad Y rovesciata). Ha un dislivello totale di 150 metri.
Attualmente, questa grande “Y” rovesciata che corre da nord a sud attraverso l’ autonomia castigliana e leonese , conserva una preziosa rete di chiuse , mulini , magazzini e darsene di grande interesse storico. Inoltre, fornisce l’approvvigionamento idrico ai centri urbani, l’irrigazione alle campagne e spazi culturali e di svago per residenti e visitatori.