33a Tappa – Caldas de Reis – Padron- Milladoiro

Percorsi km 38,1 in 6 ore e 40 minuti
Dislivelli: +600 -405

Bellissima tappa anche oggi, seppure lunga e con un finale con dura salita.

Al buio, come al solito, lascio Caldas per la strada nazionale, dopo alcuni km inizia una lunga pista sterrata che attraversa dei boschi con del leggeri saliscendi. Incontro i primo pellegrino mattinieri che arrancano faticosamente una salitella, saluti e via.

A traverso la statale e il percorso segue una serie di paesini prima di ritornare per un poco in mezzo al bosco.

Camminare è piacevole con questo fresco, speriamo però che esca il sole a illuminare il paesaggio.

Ora il percorso si fa più ondulato, incontro due pellegrine con giacca a vento invernale e poco più avanti ci fermiamo per una veloce e leggera colazione.

Ora ci si avvicina a Padron passando la nazionale trafficata ed il ponte per poi ritornare su un lungo fiume veramente bello.

Qui orde di pellegrini appena partiti dagli albergue appena fuori paese, mi vine voglia di cominciare a correre ma mi fermo ad osservare le anatre ed il cigno che stanno tranquillamente pascolando lungo il fiume.

Passa il mercato al coperto dove stanno aprendo, montagne di baccalà di tutte le misure, banche di verdura e macellai stanno predisponendo la merce.

Passo il ponte e mi fermo presso la fonte del Carmen sotto la bella chiesa, timbro sulla credenziale e ripartenza.

Padron, cittadina di 10.000 abitanti, è posta sull’estuario del fiume Ulla, che forma la ría de Aroua (le rías sono specie di fiordi in cui il mare si addentra in profondità nel territorio alla foce di un fiume e sono caratteristici della Galizia). Nel Medio Evo era meta d’obbligo per i pellegrini di Santiago come afferma il detto popolare Quien va a Santiago e non a Padrón, o faz romería o non (chi va a Santiago e non a Padrón o fa il pellegrinaggio o non).

I pellegrini venivano qui al mare a raccogliere la conchiglia che al loro ritorno in patria avrebbe dimostrato la loro effettiva partecipazione al pellegrinaggio; per questo motivo la conchiglia divenne il simbolo dei pellegrinaggi (romerías) e dei relativi percorsi (caminos). Secondo la tradizione fu proprio a Padrón che arrivò la barca che portava il corpo e la testa di San Giacomo decapitato da Erode Agrippa a Gerusalemme nel 44. I due discepoli Teodomiro e Atanasio si sarebbero inoltrati fino all’attuale Santiago dove avrebbero dato sepoltura ai resti di San Giacomo, la cui tomba fu poi dimenticata e riscoperta nell’anno 813 grazie ad una stella che ne avrebbe indicato il luogo in un campo (campus stellae diventato Compostela). La barca sarebbe stata fermata da una grossa pietra (pedron) da cui deriva il nome Padrón.

Padrón fu fondata dai Romani e le diedero il nome Iria Flavia allorché Flavio Vespasiano vi installò i suoi veterani, secondo la consuetudine di congedare i legionari dal servizio militare attribuendo a loro un appezzamento di terreno delle centuriazioni dei territori conquistati.

Ora il percorso, bello, si sposta dall’altra parte della statale e di nuovo attraversa boschi e piccole borgate con i soliti saliscendi.

Pellegrini cinesi, in parte senza zaino, fanno il gran baccano e altri scendono da un paio di taxi. Quanto desiderio ho ora della solitudine del camino mozarabe e torres! Unica cura dunque è quella di accelerare e passarli una buona volta tutti: detto fatto!

Sosta per un panino a mezzogiorno (così i cinesi mi ripassano) e poi via fino alla fine (così li ripasso di nuovo).

Ultimi km in decisa salita (come al solito) dove passo ancora molti pellegrini (veri) che sbuffando sotto il sole che oggi, per la prima volta, non fa sconti.

Comunque arrivo al bel l’albergue di Milladoiro, sono il primo, quindi ho tutte le attenzioni degli ospitaleros compresa la disinfestazione dello zaino.

L’albergue è nuovo, anno 2017, studiato e mantenuto veramente bene. Ti danno tutto il necessario per il soggiorno, manca solo la piscina.

Una volta sistemato comincia ad arrivare una decina di pellegrini ma qui se ne possono ospitare oltre 60, veramente una struttura ben organizzata.

Mancano ora meno di 10 km alla meta, domani partirò presto per godermi, spero, un bell’arrivo solitario: sarebbe la prima volta.

A domani.

O Milladoiro è una città situata nella parrocchia di Viduido, nel comune di Ames, ed è il nucleo abitativo più importante.

Ci sono diverse teorie sul nome del luogo. Il più comune è che il nome della località ci ricorda che era l’ultima prima di raggiungere Santiago dalla Via portoghese. Era il luogo in cui i pellegrini si umiliavano, si inginocchiavano, quando vedevano la cattedrale per la prima volta, era umiliante. Ed era anche un posto emblematico.

Un’altra teoria riguarda la possibilità che o milladoiro sia una deformazione di o miradoiro, che nella lingua locale, galiziano, viene tradotto belvedere. Per la sua orografia O Milladoiro ha una altura da cui è possibile vedere la cattedrale di Santiago de Compostela e una grande parte della città.