10a Tappa – La Roda – Minaya  – San Clemente

Percorsi km. 37

Ieri, quando la temperatura é scesa un po’, ho fatto un giro per La Roda ed ho visitato la chiesa dove il parroco mi ha timbrato la credenziale, poi ho percorso il viale principale chiuso per i festeggiamenti di agosto fino ad una parte occupata da giovani che avevamo festeggiato tutto il pomeriggio. Non vi dico i cumuli di immondizie tra i quali ballavano e lo stato alcolico complessivo, per passare ho dovuto fare diverse gincane tra rifiuti e ubriachi, la foto parla da sola.

Cena normale e poi a nanna, domani partenza anticipata.

Oggi parto prima delle sei per evitare il sole delle 13, esco velocemente da La Roda passando davanti a una grande fabbrica di pitture per poi prendere la ruta di Don Quijcote che con un lungo rettilineo mi porta davanti a un campo solare. Qui trovo un chozo di pastori molto grande con la tipica apertura orientata a sud per evitare i venti freddi e forti dell’inverno, purtroppo sta crollando.

Dopo alcuni da chilometri in mezzo ai soliti campi, dopo un dosso cominciano a cambiare i colori,si vede parecchio verde dei vigneti, di cui oggi approfitterò. Alle 7.15 si alza il sole e mi ritrovo di nuovo in mezzo e distese di campi infiniti di cereali ora in fase di aratura.

É un paio di giorni che seguo le tracce di due pellegrini, uno con gli scarponi e uno con le scarpe di ginnastica, che partono sempre prima di me, dopo Minaya  le tracce scompariranno: bah!

Poco prima di Minaya trovo una serie di campi di mais e girasole ancora piccoli, il tutto irrigato a pioggia con i sistemi semoventi in uso anche da noi.

Adesso cammino in mezzo a cumuli di sassi recuperati dai campi per un paio di km, con il sole basso fanno anche ombra.

Arrivo a Minaya, paesino di 2000 anime, passando davanti al campo di calcio senza un filo di erba.

In paese oggi é giorno di mercato ora in fase di allestimento,colazione a un bar dove scambio quattro chiacchiere con l’oste che ha lavorato in Italia alcuni anni,ogni tanto é bello parlare anche italiano.

Al mercato le angurie sono in svendita: 4 per 5 euro.

Uscita rapida da paesino per tornare subito in mezzo ai campi dove incontro un pastore con il suo gregge di pecore e capre e dei cani più domestici,ci salutiamo e scambiamo quattro chiacchiere sul tempo e sul calor che deve sopportare todo el dia.

Rispetto alla monotonia di ieri il paesaggio è cambiato c’è molto più verde e più alberi e sono comparsi anche gli uccelli assenti sa parecchio.

Altro paesino attraversato è Casas de Los Pinos, quattro anime una chiesa e un bar dove mi fermo. Che squallore però un bicchiere di acqua e una birra tutto a un euro.

Un paio di km di asfalto e poi si entra in una pineta – immondiziaio fiancheggiata da vigneti per poi raggiungere una seconda dove faccio una sosta per arieggiare i piedi, però questa è pulita.

Da li ancora 5 km e sono a San Clemente dove mi fermo all’hostal ma a quello sbagliato, c’è ne sono 3 con lo stesso nome: Milan 1,2,3. La signora molto gentile mi offre 2 bicchieri di acqua e qualcosa da mangiare, gratis. Andrò a cena stasera.

Arrivo all’hostal quello giusto e mi sistemo, oggi così,così.

Mega panino con tutto l’immaginabile dentro e un paio di birrozze e poi le solite cose di routine. Non riesco a riposare perché stanno demolendo la abitazione a fianco…

Domani  tappa più corta quindi riposerò di più stanotte,almeno  spero.

Ciao.

 
     
  
   

  
   

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