3a Tappa: Cadice – San Fernando – Puerto Real

Km. 29,4; ore 6.10 di cammino.
Zero pellegrini incontrati.
A Santiago mancano Km. 1.117 circa.

Nottata movimentata da musica a alto volume fino alle 2 del mattino e dal rientro degli ultimi nottambuli; ho dormito veramente poco.
Sveglia alle 6.30, preparazione e rapida colazione, alle 7.20 si parte.

Cominciamo dal lungo mare dove trovo delle frecce gialle che però mi mandano nella direzione sbagliata, comincio a chiedere ai pochi passanti che in qualche modo mi indirizzano verso l’uscita di Cadice ma dalla parte sbagliata (mi trovo a destra della ferrovia e non a sinistra). Visto che la ferrovia AV è invalicabile riesco ad attraversare la superstrada e per un cavalcavia anche la ferrovia e sorpresa trovo le frecce gialle!

Il percorso si snoda in parallelo alla linea ferroviaria nel parco naturale “Las Salinas” fino a San Fernando. Il parco, percorso da molti ciclisti e runners ( che invidia) nelle vicinanze del paese sembra una discarica edile e anche di altre cose (vedi foto), si trovano, inoltre, molti ruderi di vecchie costruzioni (saline ?). A San Fernando ricompaiono le frecce gialle nei pressi della stazione e di nuovo mi indirizzano nel posto sbagliato. Comincio a chiedere e dopo essere tornato indietro, con fatica, riesco a trovare dove riprende il sentiero del parco che è sempre parallelo alla ferrovia.

Da questa parte il parco è più pulito e coperto da ginestre viola ed abitato da uccelli acquatici.
Si superano alcuni ponti su canali frequentati da pescatori e sotto un sole cocente contrapposto a una brezza fresca si arriva a Punte Real. Bisogna passare tutta la periferia coperta da file di villette a schiera rigorosamente bianche in stile Tunisi per giungere al centro del paese, Calle Real e la chiesa.

Sono disidratato (la brezza ti frega!) e al primo bar servono un vaso de agua, un paio di birre e un piatto frittura di pesce mista per tornare come nuovi.

Mi “consigliano” un Hostal nelle vicinanze con l’insegna senza la “o” rimane quindi solo “stal” entro e mi trovo in un posto dove non fanno manutenzione da quando hanno aperto negli anni 60. Prezzo modico per la camera (20 euro), rumori condominiali di tutti i tipi, niente asciugamani, carta igienica, acqua calda, però ci sono 2 letti e anche le lenzuola: anche stavolta sopravviverò.

Doccia, riposino, scrittura di queste note e pronti per fare un giro del paese. Probabilmente non si cenerá fino dopo le 21.00.

Ciao ciao.

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