10a Tappa Cóbreces – Comillas – San Vicente de la Barquera – Pesués

Percorsi 33 km con 600 mt di dislivello positivo
5 ore e 50 minuti di cammino
Incontrati alcuni pellegrini a Comillas, 4 pellegrine a San Vicente ed un gruppo di escursionisti spagnoli

Serata tranquilla cena leggera e poi a nanna. Stamattina finalmente non c’è una nuvola
Partenza subito in salita per scaldare i muscoli e poi senza ulteriore fatica con i primi raggi del sole arrivo in vista di Comillas.

Bella cittadina turistica affacciata sul mare. Entro nel centro storico molto bello e ho la fortuna di trovare un bar aperto per poter fare colazione; non è il massimo viaggiare a stomaco vuoto. Attraversa tutta la città è ricca di palazzi interessanti e ovviamente di storia di cui vi riporto qualche particolare.

Comillas è un comune spagnolo di 2.483 abitanti situato nella comunità autonoma della Cantabria sulla costa oceanica a 17 km ad ovest di Santillana del Mar. È conosciuta come “città degli arcivescovi” per avere dato i natali a cinque prelati che nel medioevo ressero diverse diocesi.
Il comune sopportò nel XIX secolo l’emigrazione di molti suoi cittadini soprattutto verso le Americhe. Alcuni di questi riuscirono a fare fortuna e ritornarono al paese natio. Il più importante di questi emigranti fu Antonio López y López che a 12 anni partì per Cuba dove riuscì a farsi un piccolo capitale che, tornato in Spagna e stabilitosi in Catalogna, seppe far lievitare notevolmente diventando proprietario di imprese di rami diversi e, soprattutto, della più grande compagnia di navigazione spagnola del suo tempo ed una delle maggiori d’Europa: la Transatlantica Española, che ebbe anche un ruolo importante durante la breve guerra ispano-americana del 1898 che costò alla Spagna la perdita di Cuba e di Porto Rico. Per l’aiuto alla monarchia durante la guerra e, soprattutto, per l’impulso dato alla marineria di Spagna il re Alfonso XII lo nominò marchese di Comillas. Ritornato nella sua città natale don Antonio López convinse il re a passarvi le vacanze estive. Sull’esempio del re, giunsero a Comillas anche la corte e l’aristocrazia spagnola e il paese trasformò la sua economia divenendo un famoso centro di villeggiatura in cui si sviluppò un’intensa attività edilizia con i più famosi architetti catalani che si sbizzarrirono a creare degli edifici di stile modernista. Accanto alle casonas, tradizionali tipiche residenze signorili della Cantabria, sorsero palazzi neogotici, neo-arabi, neo-mudejar.

All’uscita del paese su una bella radura si è tenuta una festa in stile medievale e ci sono ancora in giro dei giovani in stato comatoso. Proseguo per un po’ su strada asfaltata per poi salire decisamente su una serie di alture da cui si domina da un lato all’oceano dall’altro dei boschi e di fronte vedo per la prima volta il Picos de Europa con le loro alte cime ancora innevata.

Si susseguono piccoli borghi rurali, un golf club per i ricconi e con ancora qualche saliscendi si arriva in vista di San Vicente de la Barquera, ovviamente lunga e ripida discesa fino ad attraversare il ponte sulla ria ed arrivare al centro del paesino con il suo castello ubicato su di un’altura per controllare l’imboccatura del porto.

San Vicente de la Barquera è un comune spagnolo di 4.532 abitanti situato nella comunità autonoma della Cantabria sulla costa occidentale della penisola iberica con l’importante porto di pesca del capoluogo sulla Ria de San Vicente, costituita dagli estuari dei fiumi Rubin e Pombo che cingono la collina nella quale sorge la vecchia città medievale che presenta ancora parte delle mura originarie. I suoi abitanti ebbero si distinsero sia nella Reconquista che nelle spedizioni a Terranova.

L’economia di San Vicente si basa principalmente sulla pesca, sui servizi, sull’attività portuale e sul turismo. Nel medioevo, che fu il periodo di maggior splendore, la città fu importante tappa del Cammino di Santiago di Compostela traendone benefici economici. Alfonso I fece ripopolare la zona, costruire il centro storico del capoluogo e il castello.

Oggi sono presto con i tempi e mi fermo per un piccolo spuntino ed una sosta riposante per i piedi che stanno recuperando bene.

Si parte di nuovo con una dura salita, ideale per digerire subito, oggi le temperature con il sole sono diventate estive e si comincia a sudare copiosamente ma il caldo è mitigato da una brezza rinfrescante che permette di camminare bene.

Incontro un gruppo di escursionisti spagnoli che mi chiedono di fare una foto e con i quali scambio quattro chiacchiere.
Sempre su strada asfaltata si attraversano piccoli borghi in mezzo a boschi di eucalipti che stanno deturpando la flora spontanea locale. Si passa ennesima e l’ultima dura salita non poteva mancare ma solo così giunto a destinazione al paesino di Pesués.
Val de San Vicente è un municipio è costituito da 14 nuclei urbani di popolazione di cui Pesués è il capoluogo e conta in tutto 393 abitanti.

Sistemazione sufficiente in un hostal e solite cose compreso un riposino.
A domani, ciao ciao.