5a Tappa Lucena – Cabra – Doña Mencía – Baena

Percorsi 35 Km con 500 mt. di dislivello positivo

Piccolo riposino e poi uscita per apporre il timbro sulla credenziale presso l’ufficio del turismo che è ubicato in uno dei palazzi storici della città il palacio de los condes de Santa Ana dove peraltro si stava proprio svolgendo un matrimonio civile, qui ho anche trovato l’uomo di Neandertal esposto in vetrina. Segue giro turistico, città in festa per il Corpus Domini di domani con tanto di processione con baldacchino addobbato con fiori bianchi nella chiesa di San Mateo considerata una piccola cattedrale dove è esposto un pregevole retablo nonché la bellissima cappella del Sagrario massima espressione del barocco andaluso.

Ricerca di un locale per la cena e come sempre capita, quando c’è ne sono molti si scegli sempre il peggiore!

Dopo aver visto la sfortunata, per l’Inter, finale di Champions a dormire perché mi aspetta una lunga tappa.

Oggi, alla 6 in punto sono in strada, in breve si esce dalla città fino a raggiungere le vecchia stazione del treno.

Da qui l’itinerio di oggi seguirà la Vía Verde del Aceite  lungo il tracciato del vecchio “Treno Aceite”.  Oggi questo percorso permette a ciclisti ed escursionisti di godere degli splendidi paesaggi del Parco Naturale delle Sierras Subbéticas e della ricca avifauna presente.

I primi treni iniziarono il loro viaggio nel 1891 e la linea ferroviaria fu definitivamente chiusa al traffico nel 1984.
Nella parte percorsa vi è un interessante ponte, che popolarmente chiamano “Ponte di Ferro”.  Questo ponte ferroviario tra Puente Genil-Espeluy un tempo permetteva di attraversare il profondo taglio del torrente El Alamedal.
È curioso che questo ponte sia stato il primo costruito in acciaio in tutta la Spagna.

Percorso quindi facile come pendenza e molto panoramico, i primi km li percorro da solo ma poi sono accompagnata da centinaia di ciclisti e parecchi escursionisti. Passando vecchi caselli in disuso arrivo nei pressi di Cabra dove esco dal percorso per trovare un posto dove fare colazione. Oggi sono fortunato (o meglio la mappa aiuta) e faccio una bella colazione a base di churros appena fritti, squisitisimi.

Rientro nel percorso nella vecchia stazione ora adibita a museo, sono presenti una vecchi locomotiva a vapore e una della prime con motore diesel, e da lì in costante leggera salita, passando ponti e gallerie procedo facendo attenzione alla moltitudine di ciclisti che viaggiano in ambo le direzioni.

Alla stazione di Doña Mencia, esco, mi fermo al bar della vecchia stazione per il doveroso almuerzo e poi lascio la via verde per dirigermi verso il centro della bella città dove inizia l’ultima parte del percorso, quella più corta ma la più dura.

Debbo dire che sia Cabra che Doña Mencía sono dei bei paesotti di cirda 5000 abitanti ma con un arredo urbano di primo ordine e una pulizia perfetta. Al solito le periferia delle città più grosse, anche Lucena, sono delle discariche a cielo aperto così come le cunette laterali delle strade locali. Quello che ho visto da Villanueva a Cuevas, l’altro ieri, è veramente indecente: in 10 km migliaia di lattine e bottiglie lanciate dalle macchine a bordo strada, incivili!

Inizia la salita del giorno, un paio di Km al 20/25% da togliere veramente il fiato e segare le gambe anche se si è allenati , provate a penare di salire poi con uno zaino di 12 e più kg.

Comunque raggiunta la cima di un cerro che non poteva chiamarsi diversamente da Calvario inizia un altrettanto dura discesa di pari pendenza ma più breve. Poi 8 lunghi km di pista sterrata in mezzo agli ulivi fino a raggiungere i sobborghi di Baena che chiaramente è in cima ad un colle.

Quindi, per finire, sotto il sole che oggi non perdona ultimo km di salita fino al castello nei pressi del quale risiderò oggi.

Passando per il centro, festa grande, oltre il Corpus Domini anche le comunioni.

Sistemato e reidratato bene all’Albergue Ruta del Califato.