Km. 36 – 7,25 ore di cammino.
Alcuni pellegrini incontrati in entrambi i sensi di marcia.
A Finisterre siamo arrivati.
Il cammino è terminato – Game over.

Ottima cena a base di pesce, siamo nel posto giusto, un buon vino bianco e poi il diluvio.

Riusciamo a tarda ora a rientrare in albergue, Guido da forfait per domani, così terminerà il cammino da solo come lo avevo cominciato.

Partenza al solito orario, allungo subito la tappa per un ultimo saluto al santuario e alle sue pietre, per dirigermi lungo la costa fino a incontrare il cammino per Finisterre.

Inizia a piovere e inizia anche la prima lunga salita che mi porterà in mezzo ai boschi e passando per alcuni paesini a Lires.

Fermata rapida per una frugale colazione e poi di nuovo via in salita per splendidi boschi di pini, eucalipti e stranamente molti folti cespugli di alloro.

Incontro alcuni pellegrini che salgono da Finisterre, saluto di rito e avanti.

Intanto il tempo migliora e finalmente esce il sole, ne avevo proprio bisogno; ravviva la giornata donando colore al paesaggio e calore alla mia schiena fradicia di acqua.

Dopo l’ultimo colle finalmente vedo Finisterre, scendo per stradine e case di campagna verso il punto di incontro con Giulio e Guido. Ovviamente c’è un bar ristorante che già conoscevo dove facciamo insieme uno spuntino accompagnato da un ottima cerveza che lì viene spinato direttamente da botti da 300 litri.

Non è finita, bisogna raggiungere il centro di Finisterre dove inizia la salita al faro, luogo dove il cammino finisce e si trova anche il cippo con il kilometro “zero”.

In questi ultimi kilometri mi sembra di volare, le fatiche sino a oggi sostenute sono ormai un lontano ricordo, la metà finale è raggiunta.

Non è la stessa emozione che ho provato a Santiago, è qualcosa di diverso che non riesco a descrivere, insomma c’è solo l’oceano dinnanzi a me: il cammino è finito!

Una coppia di giovani, un tedesco e una finlandese hanno acceso un fuoco per bruciare, come da rituale, qualche indumento; approfitto per bruciare un paio di calzini e rimango alcuni minuti ad osservare la coppia che si è formata nel cammino, come sono giovani e innamorati. La loro vita insieme inizia da qui.

Foto di rito sul precipizio sopra l’oceano, al faro e al cippo del kilometro zero per poi scendere in paese (i famosi tre kilometri aggiuntivi che nessuno conteggia mai).

Durante la discesa, nei pressi di una fonte, è ferma una corriera con una compagnia di pensionati francesi in gita in Galizia che stanno “bivaccando” con ogni ben di Dio, vengo subito invitato a partecipare a questa festa improvvisata.

Sono molto gentili e ci offrono di tutto: vino bianco, rose, rosso, patè, fagioli, arrosto, frutta, caffè e digestivo.

Passiamo una buona oretta piacevole in loro compagnia, sono di un paese nei pressi di Montpellier, molti di loro conoscono bene lo spagnolo, tra cui un’insegnante, per cui la conversazione è ottima.

Grazie di tutto, è stata veramente una bella conclusione di questo cammino passata con di persone veramente splendide, affabili, gentili e ospitali, non me lo sarei mai aspettato.

Foto di tutto il gruppo che pubblico con gratitudine in questo blog.

Prima di raggiungere il nostro ricovero di oggi, visita alla chiesa de Nosa Señora das Areas, della fine del XII secolo, dove si trova l’immagine del Santo Cristo de Finisterre: “O Cristo da Barba Dourada” dove i pellegrini di un tempo si prostavano in preghiera prima di bruciare gli indumenti logori, bagnarsi nell’oceano, prendere la conchiglia che provava il viaggio e poi ritornare al loro paese di origine.

Bene, per oggi ho finito, domani inizia la lunga tappa per rientrare a casa, sicuramente sarà più veloce della cammino, ma vi aggiornerò nei prossimi giorni così come scriverò alcune note e impressioni come epilogo di questa lunga e splendida avventura.

Ciao a tutti.