15a Tappa Trujillo – La Aldea de l’Obispo – Torrejon El Rubio

22 giugno 2023
Percorsi 39 Km con 300 mt. di dislivello positivo

Prima di cena faccia un altro giro per la città di Trujillo a visitare la chiesa principale e quella di Santiago nonché il museo della conquista delle americhe.

La chiesa di Santa María la Mayor è in stile tardo romanico, la sua costruzione iniziò nel XIII secolo, fu ricostruita e ampliata nei secoli XV e XVI in stile gotico.  Si ritiene che sia stata costruita nello stesso luogo in cui esisteva in precedenza la moschea musulmana alhama de Torgiela, utilizzata fino al XIII secolo. 

La chiesa di Santiago è ora usata come sede di mostre in questo caso ho ammirato l’esposizione del pittore e musicista Jaime de Jaraiz, influenzato da pittori dell’Estremadura come Luis de Morales o Francisco de Zurbarán, e italiani come Leonardo da Vinci, Rafaello e Botticelli, la sua pittura si riempie di tele bianche, immagini materne, bambini e nudi sensuali che caratterizzano il suo tema universale popolato di velature e luminosità mistiche

Il museo della conquista delle americhe mi invece deluso.

Da raccontare la leggenda della reconquista della città che narra l’apparizione della Vergine della Vittoria con in braccio il bambino ai soldati cristiani nell’Arco di ingresso al castello  prima che riuscissero a riconquistare la città, sconfiggendo gli arabi che vi si trovavano, anticipando l’esito della battaglia.
Ora la Vergine oltre che essere rappresentata nell’Arco di ingresso al castello e anche presente nello stemma della città come voluto da il Re Fernando 3o il Santo.

Stamattina partenza prestissimo, dopo una notte passata male a causa del caldo. Tappa piuttosto lunga e in gran parte su asfalto. Si esce velocemente dalla città, è buio pesto, si sentono solo le campane della mucche a pascolo che mi accompagneranno per tutta la giornata.
Quando inizia a albeggiare arrivo all’Aldea de l’Obispo, piccolo paesino rurale ancora addormentato un altro paesino di egual nome ho soggiornato quando feci il Camino Torres e si trova proprio al confine con il Portogallo.

Piccolo laghetto alla fine del paese, nei pressi del cimitero dove inizia una bella pista sterrata in mezzo ai pascoli.

Sorge il sole in mezzo alle querce che mi accompagneranno anche esse tutto il giorno. Qui le querce sono più fitte, quasi un bosco e usate come pascolo per le mucche di tutti i colori. Cresce erba verde e ci sono parecchi laghetti penso di risorgiva dove si dissetanto. Qualche granja di tanto in tanto ma non ho vista ancora nessuno.

Dopo meno di una decina di Km si torna sulla strada e che con lunghissimi è interminabili rettilinei mi porterà a destinazione.

Spengo tutto, cervello compreso, e lascio al comando alle gambe senza però perdere il controllo delle immagini sempre interessanti, panorami fiori e mucche. Discesa al pronto del Rio Almonte per una piccola sosta e poi risalita e via ancora per la strada.
Dai e dai, rifiutando anche un offerta di automobilista, arrivo a Torrejon prima che il sole arrivi al massimo. Oggi la giornata è stata completamente con cielo sereno, fino alle 10 anche un poco freddino e poi comunque una buona ventilazione mi ha permesso di progredire alla massima velocità possibile.

A Torrejon vado subito all’ufficio del turismo, inusuale in paesini come questo, per farmi fare il permesso per l’attraversamento del parco nazionale di Monfrangue che affronterò domani.

Nel paesino, Torrejon el Rubio ovvero Torrione biondo, ci sono parecchi hotel e case rurali per si trova proprio all’inizio del parco ed è luogo di partenza delle escursioni.

Ottima sistema anche oggio, sistemate le faccende e mangiato qualcosa (oggi niente colazione) riesco anche a fare un riposino.

Torrejón el Rubio, 500 abitanti, la cui parte più settentrionale  è compresa nel Parco Nazionale di Monfragüe e al quale appartengono alcuni dei luoghi più noti di questa riserva  naturale, come il Castello di Monfragüe, la Fuente del Francés e il belvedere del Salto del Gitano.
L’ Abrigo del Castillo de Monfragüe è uno dei 112 abrigos di arte rupestre prehistórica del parco. Lì si possono osservare representazioni pittoriche dal Paleolítico (8000 ac-7000 ac) all’età del ferro(500 ac). Chissà se riuscirò a visitarlo.

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