6a Tappa – Coca – Alcazaren – Valdestillas

26 giugno 2021
Percorsi 41 km in 7 ore e 5 minuti
Dislivello positivo: 100 mt, solo qualche saliscedendi il resto in piano,
Anche giornata stupenda, fresco al mattino poi sole con forte vento negli ultimi km.

Altri 4 km di tour serale a Coca: castello chiuso, chiesa chiusa, biblioteca aperta ma non ha il timbro per la credenziale.
Insomma un giro inutile tranne che per l”aperitivo in locale nelle viuzze del centro: ottimo bicchiere di bianco Rueda con un piattino di orecchie di maiale lessate e condite con aglio e limone, il tutto per nben 2, 30 Euro!

Rientro al camping per la cena che sarà costituita da assaggi: 2 Serojas ovvero una specie di pizza con come base una sfoglia sottilissima di una pasta fatta con farina integrale una con un buon ragù alla bolognese ed una con le verdure, un paio di birre e a nanna. Grazie a David e Berta per l’ospitalità!

Difficile dormire perchè il camping è affollato e il bar si trova proprio vicino alla mia cuccia, comunque dopo 4 orette si buon sonno alle 5 e 15 sono pronto per il tappone di oggi.

Partenza in mezzo ai pini alla luce della luna e della frontale fino a raggiungere il cammino e proseguire sempre in mezzo ai pini quasi fino a Villeguillo. Prima e dopo il paesino ettari e ettari di aglio e cipolla e poi di nuovo pini. D’altronde questa e la tierra de Pinares!

Il paesino è addormentato, passo davanti all’albergue dove ieri si è fermata Ana e il pellegrino inglese e vedo vestiti ad asciugare ed alcune luci aperte. I vestiti sono sicuramente bagnati dalla rugiada notturna.

Dopo una decina di km di aglio e pini in prossimità di Alcazaren trovo un enorme campo di fragole varietà Sant Andreas, peccato che i frutti non siano pronti.
Ad Alcazaren trovo un gruppo di escursionisti che sta partedo credo per una tappa del cammino (li ritroverò in siesta nella pineta) e dopo un giro per il paesino senza nessun bar aperto o anima viva, mi dirigo verso l’unico bar aperto all’uscita del paese (per fortuna ho chiamato ieri per sapere l’orario di apertura) dove finalmente, dopo 24 km posso fare colazione: ci voleva.
Il titolare mi informa che l’albergue è aperto ma solo per gruppi di convivenza o per un solo pellegrino ma con prenotazione: peccato che all”ayuntamento nessuno risponda al telefono.

Rifocillato riparto, trovo le prime vigne e cantine di Rueda, campi di cereali e ortaggi vari gestita dalla cooperativa locale. Qui tutto è irrigare, infatti tutto il percorso da Segovia in poi segue il fiume Eresma che fornisce l’acqua ai campi.

Di nuovo per pinete ma senza ombra con il sole che comincia a picchiare forte, fortuna che oggi ci sia un venticello sostenuto e fresco, dopo un pezzo di statale, arrivo ad area di picnic dove, al fresco sotto i pioppi, faccio riposare i piedi prima dell’ultimo tratto.

Ultimi km senza pini finalmente, in mezzo a campi di cereali, patate e carote fino all’arrivo.

Percorro in lungo tutto il paese, ovviamente l’hostal si trova alla fine, passando davantii a case particolari con disegni costruiti con mattoni simili al lego e anche una casetta decorata con un mosaico di pezzi di piastrelle.

Anche per oggi tutto è andato bene, alloggio compreso, ora dopo essermi riposato e scritto queste righe devo riprogrammare le prossime tappe a causa di albergue strategico chiuso ma ho trovato una soluzione perfetta fino a raggiungere il cammino francese.

Ciao a tutti.