1a Tappa – Lisbona – Alverca do Ribatejo

3 giugno 2018

Percorsi: 29 km

Dislivello positivo: 200 mt

Incontrata una coppia di pellegrini giapponesi

Ieri serata divertente e impegnativa, adatta come preparazione per la prima tappa. Cena a base di lumache piccole e grandi, bacalao e vino rosso. Per finire, come digestivo: la Ginjinha chiamata anche semplicemente Ginja (da me ribattezzata Gigia) è un liquore prodotto in Portogallo tramite l’infusione delle amarene.

Preparazione dello zaino, quattro ore di sonno e si parte.

Due km di primo mattino con Lisbona che già si muove e sono alla Sé. La Cattedrale di Lisbona si trova nel quartiere Alfama ed è conosciuta sia come Sé che come Chiesa di Santa Maria Maggiore. Si tratta della chiesa più antica di tutto il Portogallo ed è dil base è il punto di partenza del cammino anche se in realtà bisognerebbe partire dalla chiesa di Santiago che si trova 300 metri a monte.

Dalla cattedrale si scende e si attraversano le viuzze del quartiere dell’Alfama tra i resti delle festa notturna che dura tutto il mese, festa alla quale abbiano partecipato venerdì, mangiato e bevuto in mezzo a musica luci e tanta allegria.

L’Alfama è il più antico quartiere di Lisbona e si dispiega sul pendio racchiuso tra il Castello di São Jorge ed il fiume Tago. Il suo nome viene dall’arabo Al-hamma, che significa “fontane” o “bagni”. Il quartiere comprende molti importanti monumenti storici, nonché un gran numero di ristoranti e bar in cui si suona il fado.

Da lì si scende al porto che si attraversa totalmente per viuzze interne con i bus che corrono come pazzi.
Si arriva infine al nuovo quartiere Oriente da dove parte il famoso ponte Vasco da Gama.

Il ponte Vasco da Gama è il più recente dei ponti sul fiume Tago e collega Montijo e Sacavém all’interno dell’area della Grande Lisbona e vicino al Parque das Nações, dove si è tenuto l’Expo ’98, l’esposizione universale che celebrava il 500º anniversario della scoperta della rotta che conduceva dall’Europa all’India compiuta da Vasco da Gama. Fa parte del percorso della Autoestrada A12.

Inaugurato il 4 aprile 1998, con i suoi 17,2 chilometri (12,345 metri di lunghezza più altri 4,840 metri di viadotti) è il ponte più lungo d’Europa e il nono al mondo.

Sosta tecnica presso l’unica panaderia aperta (causa lumache), colazione e poi passato il paesino Sacaven, finalmente si va per sentiero costeggiando il Rio Trancao.

A parte l’ininterrotto passaggio degli aerei in decollo il percorso naturalistico lungo il fiume è veramente rilassante, uccelli che cantano e mi accompagnano, fiori di tutti i tipi e colori e il sole che finalmente esce, accendono questo primo giorno di cammino.

Sosta piedi al 18 km, ma era l’unico posto dove potevo sedermi, verifica e protezione di un paio di punti a rischio, e mentre riparto arriva una coppia di pellegrini giapponesi con i quali scambio 4 chiacchiere.

Arrivo ad Alpriate, alla fine del percorso lungo il fiume, e nella piccola piazza del paese trovo gli alberi “vestiti” proprio di fronte all’albergue dei pellegrini che è ancora chiuso. Tra due alberi un piccolo altarino con Santiago e la Madonna di Fatima.
Questa prima parte del percorso coincide con il percorso che da Lisbona porta a Fatima: il camino del Tejo lungo poco più di 150 km e segnalato dalle frecce blu che affiancano quelle gialle di Santiago.

Sosta per una bifana e un imperial e via per gli ultimi 9 km della giornata.

L’ultima parte del percorso è veramente brutta ma in qualche modo, in mezzo al traffico, arrivo a destinazione e mi sistemo in una specie di affittacamere dove per precauzione avevo telefonato.

Sistemazione dignitosa, doccia e lavaggio dei panni e poi un meritato riposino con doppia coperta perché qui fa freddo!

Mi alzo e mi ritrovo i pellegrini giapponesi ed altri due dei quali non conosco la nazionalità : mi sa che questo non sarà un cammino solitario.

Ora esco per la cena, a domani