11a Tappa – San Clemente  – Las Pedroñeras

Percorsi km. 25

Serata dedicata alla visita alla chiesa ed al centro storico di San clemente. Niente timbro, in chiesa non c’era nessuno e la sacrestia era chiusa.

Fatto il giro turistico decido di cenare all’hostal Milan 1, dove mi hanno offerto l’acqua con sono  arrivato al paese e hanno un orario più italiano per la cena.

Aperitivo accompagnato da cicciole di maiale (frisis) e ottima cena innaffiata  sa un buon vino rosso del luogo con 2 fette di viennetta al cioccolato per finire. Il tutto a ben 10 euro, compreso il timbro sulla credenziale. Ritorno all’hostal 2 dove recupero i vestiti che avevo dato per asciugare, poi a nanna.

Stamani partenza ritardata per la tappa corta, alle 6.30 comunque sono pronto e parto con calma.

Uscita dal paese assistita dal GPS, che oggi mi salverà almeno un paio di volte, vista la mancanza nella prima metà delle frecce gialle o oltre segnalazioni. Nella seconda metà si percorre il camino di Don Quijcote con pali verdi ogni 500 metri.

Il cammino inizia in mezzo a orti e piccole fattorie per poi inoltrarsi nel mezzo delle solite coltivazioni di cereali e vigneti anche molto estesi. Oggi il paesaggio é un pochettino ondulato ed i rettilinei sono più corti.

Nei campi i trattori sono già al lavoro, la giornata é afosa ma nuvolosa ed il sole stamattina si è dimenticato di sorgere, ma prima o poi arriverà.

Su di un lungo rettilineo in parte a me un trattare sta dissodando il terreno alzando un nuvolone di polvere che per un pò dovrò mangiare. Si passano alcune vecchie fattorie in parte crollate abitare da conigli salterini che non vogliono farsi fotografare mentre si arrampicano sui muri crollati come i gatti.

Ettari e ettari di vigneti proprio ben tenuti ed irrigati a goccia, sicuramente daranno  un buon prodotto come quello bevuto ieri sera.

Oggi hanno fatto la prima comparsa i corvi che svolazzano vicino alle fattorie abbandonate gracchiando sonoramente.

Finalmente dopo metà strada sono riuscito a trovare un posto per la sosta piedi, ieri c’erano sassi dappertutto e oggi niente, comunque sotto una grande quercia mi sistemo adeguatamente. Riparto dopo essermi anche rifocillato ed in lontananza vedo il castello di Santiago della Torre che raggiungo in breve dopo aver costeggiato alcuni campi di girasole.

Il castello appartenuto all’ordine di Santiago è purtroppo in rovina ed è attorniato da capannoni agricoli, è veramente un peccato lasciare andare così un patrimonio storico come questo è soprattutto lasciare costruire fino sotto le mura. Speriamo facciano qualcosa fin tanto che è possibile un recupero.

Ancora qualche km di campi e passata la solita autovia si vede in lontananza la destinazione di oggi che in breve raggiungo per un lungo viale alberato ed altre vigne.

Arrivo quasi in centro e chiedo dell’hostal, si trova sulla statale quasi a un paio di km, mi insegnano una scorciatoia che passa in mezzo ad una zona industriale dove lavorano solo aglio e cipolla, che profumino!

Alloggio buono anche oggi, mi sistemo e sono pronto per un pranzo leggero.

Ciao.

Scoperto l’arcano, Pedroñeras, paesino agricolo di circa 7.000 abitanti, è la capitale mondiale dell’aglio (ajco), raccolto nel mese di giugno ed ora in lavorazione.