5a Tappa – Santa Maria la Real de Nieva – Nava de la Asuncion – Coca

25 giugno 2021
Percorsi 25 km in 4 ore e 30 minuti
Dislivello positivo: 50 mt, praticamente tutto in piano tranne la salita al camping
Giornata stupenda, fresco al mattino poi sole con buona ventilazione.

Ieri sera, a cena, ho consociuto Ana pellegrina spagnola di Madrid che sta passando alcuni giorni su questo cammino che per lei terminerà sabato. Finalmente un po di compagnia e la possibilità di scambiare 4 chiacchiere in spagnolo con lei. E’ presente anche un pellegrino inglese che salutiamo, pare molto stanco e provato per le ultime due tappe, per fortuna domani sarà corta.

Questa mattina partenza ritardata alle 6 e 30, Ana che doveva dormire fine alle 8, è pronta e parte insieme a me, era tempo che non partivo in campagnia!

Inizio sulla statale fino a Santa Maria e poi, passata la Plaza de Toros, vecchia e malandata, per campi si arriva a Nieva piccolo paesino dove ancora tutti dormono.

Oltrepassata Nieva comincia un lungo tratto su stradina sabbiosa all”interno di un fitto bosco di pini dai quali raccolgono la resina incidendo in più punti l’ albero e ponendo una vaschetta di raccolta.
Bel percorso rilassante e ombreggiato intervallato da qualche tratto senza alberi con erba alta. In uno spiazzo si trova una composizione fatta con rametti di pino che marca la giornata corrente, provvedo ad aggiornala con la data di oggi visto che sono il primo a passare da lì.

Si costeggia poi una grande cava di inerti per poi uscire in vista di Nava de l”Asuncion dove passo davanti ad un enorme campo di fragole in fase di irrigazione, peccato che non ci siano ancora i frutti sarebbero stati ottimi per la colazione.

Arrivio a Nava solitario, faccio un giretto per il centro dove stanno preparando il mercato e mi fermo ad un bar per la colazione dove mi raggiunge Ana.

Ripartiamo con calma e ci fermiamo all’albergue, qui aperto, per il timbro per poi addentrarci di nuovo per campi di cereali e ceci e dopo avere visto diverse aquile volteggiare alte nel cielo entriamo di nuovo in mezzo ai pini fino quasi alla destinazione.

Arrivati a Coca incrociamo la signora che cura l”albergue che ci informa che è chiuso dallo scorso anno e l’ ‘alcalde (sindaco) non lo vuole riaprire, ci da comunque indicazioni circa l’ apertura dell”albergue al paese seguente ed altre informazioni utili per la visita al paese.

Attraversiamo la piazza ed usciamo dalle mura medievali per l’ unica porta rimasta, ci fermiamo al bar indicato dalla signora per bere finalmente una birra ghiacciata speciale e mangiare qualcosa.

Ana scopre che la piscina comunale è aperte e si dirige li per riposarsi e farsi un bagno, poi proseguirà per il prossimo paesino. Ci salutiamo con una calorosa stretta di mano e un augurio di buen camino e buona fortuna.

Io ho riservato l”abitazione del custode in un camping appena fuori paese, sistemazione basica ma c’ è tutto quello che serve anche la lavatrice e la cena per stasera, per oggi sono a posto così, mi aspettano due tappe lunghe nei prossimi due giorni, meglio riposare un poco.

Curiosità
Il castello di Coca è una fortezza in stile gotico-mudéjar costruita sulle rovine di una preesistente fortezza romana[6] tra il 1453 e la fine del XV secolo su progetto dell’architetto Alí Caroe per volere dell’arcivescovo di Siviglia e signore di Coca e Alaejos Alfonso de Foncebadon. Fu in seguito la residenza dei duchi d’Alba, che rimasero proprietari dell’edificio fino alla metà degli anni cinquanta del XX secolo.

È considerato un capolavoro dell’arte militare mudéjar. Ospita ora la Escuela Hogar de Capataces Forestales, scuola di agraria.
Il castello è costruito principalmente in mattoni e, in misura minore, vi è la presenza di materiali quali l’argilla e il legno. Nell’architettura dell’edificio è evidente una commistione di stili, tipici sia dell’architettura militare europea, che di quella araba. Presenta una pianta quadrata con fossato, bastioni merlati e torrette poligonali.

Qui nacque Flavio Teodosio, Teodosio il Grande nel 347 (morto a Milano nel 395 ) è stato imperatore dei Romani a partire dal 379 , investito come Dominus Noster Flavius ​​Teodosius Augustus e divinizzato dopo la sua morte come Divus Theodosius. Promosso alla dignità imperiale dopo il disastro di Adrianopoli , condivise dapprima il potere con Graziano e Valentiniano II . Nel 394, riunì le parti orientale e occidentale dell’Impero, essendo l’ultimo imperatore a governare l’intero mondo romano. Dopo la sua morte, le due parti dell’Impero furono definitivamente separate.