10a Tappa – Alcaudete – Baena – Castro del Rio

Percorsi km 45,7 in 7 ore 40 minuti
Dislivelli: +505 – 900

Bel riposino pomeridiano finalmente!Giretto nel bel parco cittadino per attendere l’orario di cena che qui è alle 9 non un minuto prima.Un paio di dissettanti “Tinto de Verano” e una buona insalata di verdura, frutta e pesce e per oggi può bastare.A dormire appena possibile, domani partirò più presto perchè la tappa, anzi le due tappe, è lunga e il sole non perdona al pomeriggio.Dormito poco e male ma alle 5 e 20 sono al bar a fare una buona colazione che mi servirà per i primi 25 km di oggi.Stranezze della Spagna, qui il bar apre alle 4.30 ogni mattina, in altri paesi magari non apre nemmeno prima delle 12, ma oggi va bene così.Partenza la buio con bella vista sul castello e la chiesa di Alcaudete, poi con la frontale accesa via di nuovo in mezzo agli ulivi.L’alba mi coglie già in provincia di Cordoba, in una delle poche salite di oggi, come sempre è stupenda. Passeggiano tra ulivi incontro diverse fattorie ed in una di queste anche qualche animale che mi diverto a fotografare.Sosta a metà strada per raffreddare i piedi e poi passando per una grande laguna oggi completamente a secco inizio la discesa verso Baena.Baena è un comune spagnolo di 19.155 abitanti situato nella comunità autonoma dell’Andalusia nella fertile Campiña. Il nucleo urbano è attraversato dal fiume Marbella, affluente del Guadajoz, che attraversa il territorio comunale. La parte alta del capoluogo detta l’Almedina conserva quasi intatta la cinta muraria medioevale e la struttura urbanistica araba. Accanto alla città antica, nella pianura si trova la città moderna dotata di ampie vie e di aspetto cosmopolita. La sua economia si basa sull’agricoltura dedicata principalmente all’olivo, alla vite e in parte al grano. L’olio di oliva vergine prodotto localmente gode del marchio di origine controllata e così pure il vino della qualità Montilla-Moriles che si produce in parte anche qui oltre che a Montilla e Moriles. È presente anche un’attività commerciale, industriale e artigiana nel campo del tessile, delle confezioni, delle ceramiche e delle produzioni alimentari. Il suo nome è derivato dal toponimo Bayyana datole dagli Arabi.Ovviamente l’ayuntamento si trova nella parte alta del paese per cui salita per le ripidi calli, timbro e discesa fino ad un bar per rifocillarmi per gli ultimo 20 km.Oggi il paesaggio è ancora praticamente solo uliveti con qualche vigneto, melograni e grano. Oggi i colori dei fiori sono poco presenti, tutto è secco e bruciato anche se in qualche valle poi scorrono dei torrenti utilizzati per irrigare i campi.Si inizia su sterrato su e giù per i colli, qui incontro una pellegrina, anziana, inglese partita da Malaga, scambieremo alcune chiacchiere nell’unico punto di sosta (senza rifornimento) all’ombra di alcuni pioppi.Poi sarà solo asfalto fino all’arrivo sotto il sole Caliente del primo pomeriggio.Arrivo a Castro del Rio e al primo bar mi bevo un litro e mezzo di acqua, ero quasi disadratato.Trovo la pensione dove avevo prenotato, la Signora Antonia arriva subito e mi da un’ottima stanza con tutto bagno, aria condizionata e tutti i servizi. Grazie.Sotto c’è un bar per cui volano subito alcune birre per recuperare e poi posso sbrigare le solite faccende, oggi il riposino è escluso se voglio fare un giretto in paese.Ciao ciao.