21 Tappa – Grandas de Salime – Fonsagrada

11 luglio 2021
Percorsi 26 km in 4 ore e 40 minuti
Dislivello positivo: 820 mt, negativo: 450 mt.
Nebbia al mattino poi altra splendida giornata di sole.

Dopo un breve riposino me ne vado a fare un giro per il piccolo paese di Grandas popolato in gran parte da pellegrini. Un gruppo di essi si è fermato alle 14 al Bar da alloggio e alle 19 deve ancora muoversi: alcuni si fermano ed un gruppo prosegue fino al prossimo albergue. La vedo dura muoversi dopo 5 ore di birra e vino!

Cerco un ristorante per cenare con una bella insalatona, lo trovo è solo uno in tutto il pueblo. Come al solito conviene prendere tutto il menu anziché un piatto unico conviene come prezzo e contenuto anche se nel “fin de semana” costa sempre il 30% in più. Insalata e una spigola alla piastra con una buona bottiglia di tinto Mencia della casa, fresco e buono; alla fine mi propinano anche un gelato il tutto per 14 Euro.

Tornando alla base ritrovo le dure ragazze di Porciles sedute sotto il portico della chiesa con due bicchierozzi di tinto. Ne ordino altri due (sempre per loro) e mi siedo a parlare fino a quasi mezzanotte. Sono delle giramondo: oltre ad avere girato e lavorato in Spagna hanno girato anche quasi tutta l’Italia e conoscono piatti e vini dai Paesi baschi a Napoli (ovviamente pizza). Ci salutiamo e ci diamo appuntamento per domani sera ora aperitivo. Speriamo arrivino a destinazione!

Stamattina alle 7, fresco e riposato, sono pronte a ripartire. Le tappe di questi giorni sono tutte dai 25 a 30 km, con buoni dislivelli ma su terreni facili.

Lasciata Grandas mi immergo nella nebbia che mi accompagnerà quasi fino all’ Puerto dell’’Acebo dove si entra in Galizia.

Il percorso è bello per stradine, prati e boschi. Dopo circa 3 km trovo inaspettatamente un bar- tienda aperto. Mi fermo per un caffè fatto con la moka. Qui vendono di tutto dalla frutta ai salumi in un locale di massimo 8 mq. Entrano due vecchietti per la prima grappa del giorno (ore 7.30) con i quali scambi 4 parole.

Si riparte ora in dolce salita passando una serie di paesini tutti con la propria cappella fino a giungere a Castro, dove si trova un albergue giovanile. Il paesino è famoso per la presenza di un castro fortificato risalente all’età del bronzo (IX-VII ac) che rimase abitato fino al II secolo dc., fu abbandonato a causa di un forte terremoto: Castro de Chao Samartin.

Da li per un lungo tratto nel bosco e un paio di km di strada si arriva a Penafonte: fonte e bella chiesa. Inizia ora il tratto più dura di salita all’alto del Acebo (agrifoglio), la nebbia si dirada ed escono le belle viste sulla valle e sul parco eolico che popola la cresta che segna il confine tra Asturie e Galicia. Discesa fino alla strada dove si trova un piccolo rifugio oggi eccezionalmente aperto.

Mi fermo brevemente a bere qualcosa. L’interno sembra un museo penso che il tempo si sia fermato agli anni 50, guardare le foto per credere.

Riparto quasi subito e ancora un tratto di salita in mezzo ai boschi galiziani e in mezzo ai pascoli. Qualche piccolo borgo addobbato con bei fiori una serie di saliscendi con la destinazione in bella vista già da 10 km in altro su un lungo colle.

Ovviamente non poteva mancare una dura salita finale: almeno un km e mezzo con pendenza superiore al 15%: bello sforzo!

Arrivo in paese e mi sistemo in una bellissima stanza di un albergue con tutti i confort a un prezzo modico. Doccia, lavatrice e finalmente una birra fresca e qualcosa da mettere sotto i denti.

Oggi sono perfino riuscito a fare un riposino e ora vado a fare un giretto per Fonsagrada.

Fonsagrada è un comune di poco meno 4000 abitanti, abbondanti resti preistorici, come mámoas e castros, testimoniano la presenza dell’uomo già 30.000 anni fa.

Secondo alcuni autori, la storia del comune di Fonsagrada risale a prima del IV secolo , come stazione romana sulla strada che collegava le Asturie e Lugo.

La storia del luogo ruota poi attorno al Cammino Primitivo di Santiago , dove presso la Cappella di Santa María c’era un ostello e una fonte, il cui nome ( Fontem Sagrada ) potrebbe essere l’origine del toponimo di “Fonsagrada”.