3a Tappa – Cercedilla – Segovia

23 giugno 2021
Percorsi 29 km in 5 ore e 30 minuti
Dislivello positivo: 700 mt
Giornata fredda, 11 gradi alla partenza, 2/3 gradi al passo della Fuenfria
Nuvoloso e nebbia fino a metà discesa, poi il tempo migliora e nel pomeriggio giornata soleggiata e calda, finalmente.

Alle 5 e 45 sono in strada, non piove ma fa freddo sono circa 7/8 gradi. Tengo duro in maniche corte per la salità di certo mi scadrà.

Inizio in salita per asfalto per 3 km, al buio fiancheggio case di villeggiatura, centri giovanili (colonie) e alberghi immersi nel verdii del bosco.
Alla fine nel piazzale del centro visite del parco inizia la salita dura sulla vecchia strada romana, quel che resta, in parte distrutta da una nuova strada costruita in epoco borbonica. In effetti è, salvo alcuni tratti un ammasso di pietre che più si avanza più si riduce a sentiero invvaso da arbusti e ginestre in fiore.

I romani avevano costruito una strada che con pendenza massima del 5/8% e larghi tornanti conduceva al passo della Fuenfria, i borboni hanno pensato bene di aumentare la pendenza fino al 22%. E’ veramente dura ma accomoagnato da alcuni cervi che compaiono e scompaiono alcune volte arrivo in cima in mezzo alla nebbia.

Inizia ora la lunga discesa verso Segovia, fa un freddo boia e tira vento quindi sono costretto a vestire un leggero giubbotto ma con 2 gradi mi si ghiacciano del dita delle mani.

Trovo diverse fonti tra cui quella della regina ma oggi non ho proprio sete. A metà percorso mi fermo per una sosta piedii e per mangiare una barretta.

Uscito dal bosco in un altopiano mi sembra di essere in Austria, mucche e cavalli al pascolo, manca solo un rifugio e una buona birra.

La discesa è lunga ma piacevole tanto che con in viste le mesetas castigliane esce anche il sole: finalmente!

Entrata in Segovia ed arrivo davanti al famoso acquedotto romano. L’hostal è li vicino per cui mi avvio subito per scaricare lo zaino e con grande sorpresa trovo il mio amico German che mi aspetta.

Un caloroso abbraccio (covid o non covid), un brindisi con un birra, doccia veloce e a pranzo nel ristorante dove lui ha prenotato.
È il ristorante tipico più vecchio di Segovia dove servono il maialino di latte al forno che puntualmente mangiamo inaffiandolo con un paio di bottiglie di un buon vino rosso. E’ veramente ottimo succulento e tenerissimo!.

German deve proseguire pper Madrid dove farà alcune tappe del cammino con alcuni amici ma mi promette che ci rivedremo prima di Sahagún, lo spero proprio.

Giro per Segovia in modo particolare per ammirare l’ acquedotto, chee come dice German sembra un Colosseo srotolato, è on opera veramente notovole costruita tutta con pietre a secco ed è in piedi da 2000 anni, da solo vale una visita.
Giro il resto della Segovia vecchia: Plaza Mayor, Cattedrale, Alcazar e i vicoli della citta vecchia, tutto stupendo ma ci vogliono almeno 2 giorni per visitarla bene, forse ci tornero da turista.

Rientro in hostal per pubblicare foto e filmati. Niente cena ovviamente.

Acquedotto
Testimonianza della dominazione romana è l’imponente acquedotto, che domina con i suoi archi potenti l’ingresso alla città vecchia attraversando una depressione del terreno. È una grande opera idraulica costruita nel I secolo al tempo dell’imperatore romano di nascita spagnola Traiano per portare alla città l’acqua dalle sorgenti del Riofrio a 17 km di distanza, compiendo l’ultimo tratto di circa 730 metri su due ordini di arcate sovrapposti.
Costruito con grandi blocchi di granito perfettamente squadrati e assemblati a secco, è ben conservato e alcuni archi, distrutti dagli Arabi, furono rifatti alla fine del XV secolo.

Il castello dell’Alcazar.
All’estremità opposta della città rispetto a quella interessata dal percorso dell’acquedotto, su uno sperone roccioso con uno strapiombo di 80 metri, si alza il castello dell’Alcazar; risalente al XI secolo, fu rifatto dal 1352 al 1358 dal re Enrico II e ampliato nella prima metà del XV secolo da Giovanni II. Nel 1862 un incendio gli arrecò gravissimi danni ma fu prontamente restaurato. Si presenta con un potente mastio quadrato sulla fronte, contornato da torrette merlate e, sui fianchi con altre torri e torrette cilindriche con le coperture a cono. All’interno ci sono diverse raccolte di armi e altri oggetti di valore.

La Cattedrale di Segovia
La cattedrale di Segovia è una delle grandi cattedrali di Spagna e, per la sua eleganza, è detta la “Signora delle Cattedrali”. Fu costruita in stile tardogotico nel periodo dal 1525 al 1725 con una poderosa torre campanaria alta 110 metri.

Tipiche di Segovia sono le vecchie case con le facciate a rilievi decorate con arabeschi detti esgrafiados segovianos.