21a Tappa – Ciutad Rodrigo – Aldeo del Obispo

Percorsi km 31,3 in 5 ore e 45 minuti
Dislivelli: +447 -408

Lascio presto questa mattina Ciutad Rodrigo uscendo da una delle sue porte e attraversando il ponte sul Rio Agueda, bella la vista della città, le sue mura e il castello anche se è ancora buio.Fa un po’ freddino e spira un vento da nord mo simpatico a queste ore, in breve si arriva al paesino di Conejera, gruppo di poche case con tanto di chiesa. È un susseguirsi di allevamenti con maiali liberi di pascolare, orti lavorati e prati con tanto verde.Oggi sarà tutto un susseguirsi di ampie colline e tra di esse spesso il paesaggio cambia radicalmente. Campi di grano già raccolto e tanti pascoli con molte mucche sparse inizialmente nere con vitelli bianchi, poi grigie, brune e e bianche.Pascolano tranquillamente assieme alle cicogne mentre sorge il sole che poi sparirà di nuovo per alcune ore dietro a dei nuvoloni neri.Procedo su bella strada bianca fino a giungere improvvisamente dopo aver valicato un colle al paesino di Gallegos de Argaran dove mi fermo in comune per il timbro. Il paese prende il nome dal fatto che ai tempi è stata ripopolata Galziani portati dopo la distruzione di questi paesini dovute alle millenarie guerre di confine.Cerco un bar e ne trovo almeno 4 ma tutti chiusi!Sosto nei pressi di una fonte per fare una pausa piedi e bere un po’ di acqua fresca che per oggi sarà la mia colazione.Procedo poi seguendo una stradina asfaltata fino al successivo paesino di La Alameda De Gardon, poche case nessuna anima viva in circolazione, niente bar e ufficio comunale chiuso.Si lascia il paesino e ci si addentra in un bel bosco di querce passando in mezzo ai pascoli e ad alcuni stagni popolati da belle ranocchie e molte tartarughe che fuggono in acqua al minimo rumore, con pazienza riesco comunque a fotografarle entrambe.Entro poi in un pascolo in mezzo a mucche e tori mentre sopraggiunge un contatadino con trattore e carro che mi consiglia di stare alla larga, infatti le bestie non vedono di buon occhio per cui al primo cancello esco dal pascolo ma mi ritrovo in mezzo a una serie di campi recintati con muri a secco e filo spinato. Devo fare una deviziazione perdendo così la traccia datami dalle frecce gialle fin qui precise e puntuali.
Saltando un muro, passando per altri appezzamenti raggiungo di nuovo il sentiero ma grazie all’aiuto del GPS.Sempre in mezzo ai pascoli ora anche con cavalli esco nei pressi del paesino di Castillejo de Dos Casas, effettivamente poco più di due case, trovo un vecchietto seduto su un masso e chiedo se qui c’è un bar, mi risponde che è aperto solo il sabato e la domenica.Mancano popò più di 3 km alla destinazione di oggi perciò posso resistere ancora.Arrivo finalmente a Aldea del Obispo, paesino di 200 anime compreso Dos Casas, e la Alcadesa (Sindaca) è in piazza e mi sta aspettando. Avevo infatti telefonato ieri sera per verificare se l’albergue municial era disponibile.Mi accompagna subito all’albergue, mi spiega le regole e mi consegna le chiavi. La sistemazione, per 15 euro, non è male: acqua calda, lenzuola, asciugamano, cucina, 4 docce. Per oggi può bastare!Salto al bar che qui er fortuna è aperto per un paio di birre e 2 tapas e poi a volgere le solite faccende quotidiane.Oggi è l’ultimo giorno in Spagna (per il momento) domani entro in Portogallo per cui cambierò il fuso orario e potrò dormire una ora in più.Ciao ciao.Ps. Qui non esiste connessione a internet minima per pubblicare le foto, soero di provvedere domani.