15a Tappa – Montefiascone – Viterbo – Vetralla

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Percorsi km 33 con 300 mt di dislivello positivo
6 e 15 minuti di cammino
Incontrati 4 pellegrini tutti verso Roma

Ieri doppio pranzo in buona compagnia. Mi trovo nella casa di Immacolata e Franco i quali hanno deciso di mettere a disposizione dei pellegrini che passano il piano terra dell’abitazione che è stato strutturato con cucina, salone da pranzo e dormitorio con letti a castello oltre i due bagni esterni. Mangiamo insieme pasta, preparata da Antonio l’ospitalero di turno accompagnato da un ottimo vino rosso, ci sono 3 tedeschi e una coppia di Spilamberto che avevo incontrato sotto la Rocca. Passiamo così un paio di orette a parlare e poi avanti con le facende quotidiane. I padroni di casa hanno anche 5000 metri tra orto e giardino che devono curare altrimenti stasera non si mangia.

Dalla pasta alla cena il tempo è breve e mi trovo quindi seduto un attimo dopo con gli altri sotto le stelle a gustare le pietanze preparate da Antonio: mozzarella in carrozza e tre ottimi contorni. Passiamo poi ai dolci (ottimo lo strudel della moglie di Antonio) e alle grappette, speciali gli zuccherini al rosmarino.

Ho passato una bellissima serata colloquiando con tutti e scambiandoci le esperienze di vita e dei cammini.
Tra l’altro gli alpini di Spilamberto hanno fatto un gemellaggio con quelli di Spilimbergo e penso sia ora di ricambiare.

Buona dormita (e mi sa anche russata) e siamo già pronti per la colazione è la partenza.

Saluto tutti e pellegrini e poi i soffermo con Antonio ospiltalero SUPER, da ultimo i padroni di casa che sono già nell’orto un abbraccio ed in grande grazie a due persone veramente speciali.

Partenza con un paio di km sul basolato romano e poi via per stradine in mezzo all’agro viterbese. Ad un tratto mi supera una ragazza tedesca che viaggia come un missile: non riesco minimamente a tenere il passo.

Più avanti nei pressi delle terme esce una pellegrina abbastanza anziana che comincia a chiamare la ragazza che con le cuffiette e la musica non sente. Ora capisco perché corre! Attivo Super Bepi ed in un paio di km la raggiungo e riesco così a riunire le due pellegrine che mi ringraziono. Buona azione quotidiana eseguita.

Entro così a Viterbo, brutta città trafficata dove le strisce pedonali sono solo pittura sull’asfalto, riesco comunque a raggiungere il comune e il centro storico. Vado all’ufficio turistico per timbro e ma mandano al palazzo dei papi dove tutto è chiuso. Suono alla curia vescovile e solo insistendo riesco a farmi timbrare la credenziale.

Visita alla cattedrale e poi via da questa città, avrà storia sarà Interessante ma in non ci torno più.

In uscita mi fermo per fortuna a bere qualcosa perché poi scoprirò che nei successivi 18 km sarò in mezzo al nulla senza nulla.
Inizio questo percorso, il più duro di questo cammino, senza ombra e su stradine polverose in mezzo a molti uliveti e campi incolti che porterà disidratata a Vetralla.

Arrivo in paese e cerco una sistemazione e combinazione trovo l’assistente del parroco che mi dice che hanno posto nell’oratorio. Sosta al primo bar per recuperare la parola e un po’ di spirito e poi via fino al termine del paese.

Per il momento sono solo e mi sistemo nell’unica camera, poi c’è solo un camerone. La situazione è un po’ precaria ma in un posto particolare che vi mostrerò riuscirò a sopravvivere anche oggi.

Ci sono bambini e ragazzini dappertutto che fanno un baccano tremendo ma è bello intrattenersi anche con loro.

Conosco Don Luigi il parroco del paese con il quale scambiamo due chiacchiere scoprendo anche che gestisce qui un centro direcupero e che stasera sarò a cena con loro, vino bandito.

A domani il resoconto, non è ammesso ritardo.

Curiosità di Viterbo:
La elezione papale del 1268-71, tenutasi a Viterbo dopo la morte di Clemente IV, fu la più lunga nella storia della Chiesa e si concluse con l’elezione di Tedaldo Visconti, che prese il nome di Gregorio X.

L’inusitata lunghezza di questa elezione (la Sede vacante durò complessivamente ben 1006 giorni) fu causata dalle marcate contrapposizioni tra i cardinali, che non riuscivano a trovare un accordo; ciò portò il popolo viterbese, esasperato, a segregare inizialmente i cardinali all’interno del Palazzo dei Papi (clausi cum clave), quindi a ridurre drasticamente il loro vitto, ed infine addirittura a scoperchiare il tetto dello stesso Palazzo.

Questa elezione è pertanto considerata comunemente come il Primo Conclave nella storia della Chiesa cattolica.

Detto del giorno :
TROVA TEMPO PER RIDERE, È LA MUSICA DELL’ANIMA.

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