32a Tappa – Xunqueira de Ambía – Ourense

Km. 25 – 5 ore di di cammino.
Nessun Pellegrino incontrato
A Santiago mancano Km 106 (per la via più breve).

Visita alla Collegiata di Santa Maria la Real: sembra una piccola cattedrale, tre navate con rispettive absidi e organo molto particolare. Poi Santa messa di San Pedro e Paolo al temine della quale in sacrestia ho incontrato il sacerdote, molto anziano, che mi ha messo il timbro sulla credenziale. È un salesiano e conosce ancora un po’ d’italiano, è felice di vedere un pellegrino a messa, sono rari, e stringendomi calorosamente la mano mi augura buon cammino, dopo avermi fatto osservare la foto di Don Bosco.

A cena conosco Emilene, una ragazza sudafricana che, prima, era arrivata anche lei alla casa rural.

Sta facendo il camino da Siviglia per raccogliere fondi per The Ark City of Refuge una comunità di Cape Town di orfani e senza tetto. (http://walkingfortheark.blogspot.com).

Ripercorriamo, insieme alle foto, il cammino da Siviglia a qui scambiando i commenti sui luoghi attraversati e scoprendo che anche lei si è fermata in molti dei rifugi / hostal dove anch’io ho alloggiato conoscendo le stesse persone. Proprio una bella serata!

Questa mattina dormita fino alle 6.30 e partenza alle 7, la tappa è breve.

Cielo nuvoloso ma non fa freddo, il percorso di oggi si svolge principalmente sulla strada provinciale per Ourense in mezzo a boschi deviando solo per attraversare una serie di piccoli paesini/ borgate che non sto ad elencare: sono troppi.

Sembrava una tappa monotona ma via via si è vivacizzata, è bello vivere ogni giornata in modo diverso, in luoghi diversi incontrando gente diversa.

Ho trovato un bel cespuglio di lamponi e mi sono fatto subito una scorpacciata, quando hai bisogno di qualcosa il cammino te la fa sempre trovare.

Sosta per la colazione in un bar, piuttosto squallido, dove brontolando mi hanno servito un pan tostato con il caffè. Nel bar alcuni avventori stavano già a quell’ora gustandosi dei superalcolici e parlando nel dialetto gallego, piuttosto incomprensibile; è meglio riprendere a camminare.

In un giardino di una casa vedo una coppia di buoi che trainano un carretto e un cane, quale dei due sarà vero?

Camminando si osservano sempre momenti bizzarri, persone, animali strani, uccelli sui rami o sui fili, fiori di tutti i tipi, costruzioni particolari: ogni occasione è buona per una foto.

Oggi è domenica pertanto è d’uso in queste zone cucinare il pulpo a la galega. A margini delle strade e poi anche sui marciapiedi in città si possono incontrare delle cucine ambulanti con i loro pentoloni dove fanno bollire la bestia; poi i tipici taglieri in legno rotondi dove tagliano i tentacoli con le forbici e li servono ai clienti irrorandoli di olio di oliva e pimiento dulce.

Prima di arrivare a Ourense si attraversa il paesino di Seixalbo con le sue case caratteristiche in pietra molto ben conservate dove su una pergola un signore sta suonando la chitarra, saluto e mi fa le solite domande di rito: di dove sei, dove sei partito ecc. per augurmi infine buen camino.

Da osservare il cruzeiro molto particolare e ben lavorato.

L’attraversamento di Ourense è molto lungo e in salita dove per allungare la tappa sbaglio anche un bivio, ma ho occasione di passare davanti ad una chiesa dove stanno per celebrare la prima comunione e ci sono molte bambine con l’abito bianco, che ravvivano anche loro questa grigia (come cielo) giornata.

Raggiunto il centro storico trovo subito un’ottima sistemazione proprio vicino alla cattedrale, muy bien.

Alle 14 esco per un giretto e scopro che oggi è l’ultimo giorno di una festa medievale, bancarelle, bandiere, musici, giocolieri e altra gente in costume. Forni per il pane (qui è una specialità) e finalmente anche chioschi fornitissimi.

Abbuffata con conto salatissimo, qui non ci sono listini e qualsiasi piatto o bevanda seppur super giganti valgono 10 euro l’uno, non è il caso di litigare al momento di pagare il conto dopo essere stati serviti a tavola, forse bastava chiedere prima.

Ben pasciuto e un pò arrabbiato rientro in hostal per un bel riposino.

Ourense (in galiziano e ufficialmente, Orense in castigliano) è un comune spagnolo di 110.000 abitanti.

La fondazione della città si fa risalire ai Romani che la chiamarono “città dell’oro” cioè Auriense per la presenza di oro nelle sabbie e nelle acque del fiume Miňo, poi la città era particolarmente apprezzata anche per le sorgenti di acque termali la cui temperatura varia da 60° a 100.

Da vedere sicuramente il ponte romano dell’epoca di Augusto detto anche Ponte Vella (ponte vecchio), dell’epoca rimangono soltanto alcuni resti alla base dei piloni, la Cattedrale costruita nei secoli dal XII al XVI a imitazione in parte di quella di Santiago e le calli del castro antiguo.

Ora esco a fare un giretto alla larga dai chioschi.

Ciao, ciao a domani.

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