18a Tappa – Redondela – Caldas de Reis

20 giugno 2018

Percorsi: 41 km in 7 ore e 20 minuti

Dislivello positivo: 500 mt

Anche oggi bella giornata di sole con temperature alte.

Sempre più pellegrini sul cammino, ma non al mattino presto

Giro serale per Redondela, c’è poco da vedere, la caratteristica del paese sono i due viadotti della ferrovia che lo sovrastano.

I viadotti ferroviari che attraversano il cielo di Redondela sono, da oltre un secolo, due icone inseparabili da questa città, al punto che viene spesso chiamata Villa de los Viaductos. Potremmo anche chiamarla Villa del Choco, per la sua squadra di calcio e, soprattutto, per la venerazione di questi cefalopodi che fuori dalla Galizia sono chiamati seppie e che qui sono conosciuti come chocos. Due sono le storie sono raccontate intorno ai viadotti: la prima è l’influenza o la paternità di Eiffel in alcune di esse. Il secondo, la figura di un supposto ingegnere italiano di nome Pedro Floriani che aveva qualcosa a che fare con la costruzione del più vecchio e che è stato tirato in ballo perché non è stato pagato per il suo lavoro.
Il primo mito, Eiffel, é falso, l’altro mito che è stato raccontato a Redondela per più di mezzo secolo è quello dell’ingegnere italiano Floriani che non lo pagavano per il lavoro, dicendogli che il viadotto non avrebbe mai funzionato. Egli si gettò da esso in un tentativo di suicidio ma sopravvisse alla caduta anche se rimase paralizzato, ma visse abbastanza a lungo da vedere passare la prima locomotiva attraverso il viadotto.

Cena normale con delle buone birre e poi a nanna, domani è lunga.

Nottata da incubi in un forno crematorio, alle 5.30 sono in strada.

Uscita dal paese per la prima volta al buio, per una serie di vicoli in salita arrivo al termine primo tratto duro e inizio la discesa verso la ria di Vigo che splende sotto di me alle prime luci dell’alba. Incontro due belle volpi e per un po’ stiamo a guardarci, peccato non poterle fotografare, poco luce e al minimo movimento scappano nella vetetazione.

Arrivo a Puentecesures, nucleo abitato che si sviluppa dopo la costruzione di un ponte romano per il passaggio del fiume, situato sulla riva sinistra del fiume Ulla , navigabile fino a qui.

In passato, il suo porto è stato di grande importanza, essendo al sito dell’attuale porto o bacino di caricamento, il Portus romana, che hanno trovato i pontoni sepolti, rovere e pizzo a coda di rondine, più un sacco di ceramiche e monete romane da Tiberio a Costantino III.

Passato il ponte via in salita tra le calli fino a riprendere la strada romana.

Poi giù in discesa fino a Pontevedra.

Visita al simbolo per eccellenza della città poiché è l’unica chiesa circolare con una pianta a forma di conchiglia esistente in Spagna . Si trova nel centro della città, all’estremità di una vivace piazza pedonale che porta il suo nome. Dona a Pontevedra la capitale della via portoghese di pellegrinaggio a Santiago , poiché è il punto di sosta obbligatorio per tutti i pellegrini che fanno la strada verso la quale la Madonna Pellegrina, la Vergine dei pellegrini, offre la sua protezione.

Colazione e via per la seconda tappa di oggi che mi porta a Caldas de Reis.

Ora sono stanco e completeròa narrazione domani.

Buona notte. Giro serale per Redondela, c’è poco da vedere, la caratteristica del paese sono i due viadotti della ferrovia che lo sovrastano.

I viadotti ferroviari che attraversano il cielo di Redondela sono, da oltre un secolo, due icone inseparabili da questa città, al punto che viene spesso chiamata Villa de los Viaductos. Potremmo anche chiamarla Villa del Choco, per la sua squadra di calcio e, soprattutto, per la venerazione di questi cefalopodi che fuori dalla Galizia sono chiamati seppie e che qui sono conosciuti come chocos. Due sono le storie sono raccontate intorno ai viadotti: la prima è l’influenza o la paternità di Eiffel in alcune di esse. Il secondo, la figura di un supposto ingegnere italiano di nome Pedro Floriani che aveva qualcosa a che fare con la costruzione del più vecchio e che è stato tirato in ballo perché non è stato pagato per il suo lavoro.
Il primo mito, Eiffel, é falso, l’altro mito che è stato raccontato a Redondela per più di mezzo secolo è quello dell’ingegnere italiano Floriani che non lo pagavano per il lavoro, dicendogli che il viadotto non avrebbe mai funzionato. Egli si gettò da esso in un tentativo di suicidio ma sopravvisse alla caduta anche se rimase paralizzato, ma visse abbastanza a lungo da vedere passare la prima locomotiva attraverso il viadotto.

Cena normale con delle buone birre e poi a nanna, domani è lunga.

Nottata da incubi in un forno crematorio, alle 5.30 sono in strada.

Uscita dal paese per la prima volta al buio, per una serie di vicoli in salita arrivo al termine primo tratto duro e inizio la discesa verso la ria di Vigo che splende sotto di me alle prime luci dell’alba. Incontro due belle volpi e per un po’ stiamo a guardarci, peccato non poterle fotografare, poco luce e al minimo movimento scappano nella vetetazione.

Arrivo a Puentecesures, nucleo abitato che si sviluppa dopo la costruzione di un ponte romano per il passaggio del fiume, situato sulla riva sinistra del fiume Ulla , navigabile fino a qui.

In passato, il suo porto è stato di grande importanza, essendo al sito dell’attuale porto o bacino di caricamento, il Portus romana, che hanno trovato i pontoni sepolti, rovere e pizzo a coda di rondine, più un sacco di ceramiche e monete romane da Tiberio a Costantino III.

Passato il ponte via in salita tra le calli fino a riprendere la strada romana.

Poi giù in discesa fino a Pontevedra.

Visita al simbolo per eccellenza della città poiché è l’unica chiesa circolare con una pianta a forma di conchiglia esistente in Spagna . Si trova nel centro della città, all’estremità di una vivace piazza pedonale che porta il suo nome. Dona a Pontevedra la capitale della via portoghese di pellegrinaggio a Santiago , poiché è il punto di sosta obbligatorio per tutti i pellegrini che fanno la strada verso la quale la Madonna Pellegrina, la Vergine dei pellegrini, offre la sua protezione.

Colazione e via per la seconda tappa di oggi che mi porta a Caldas de Reis.

Ora sono stanco e completerò la narrazione domani.

Buona notte.