29a Tappa – Xunqueira de Ambia – Cotelas

Percorsi km 43 mâs o menos: mâs

Ho visitato la bella chiesa di Santa Maria la Real ed il chiostro annesso dove vi era una esposizione fotografica. Rientrato in chiesa è iniziata la messa alla quale ha partecipato.

Finalmente una cena seria accompagnata da una Ribeira Sacra da uve mencia e a riposare.

Stamattina partenza anticipata, oggi i km sono molti e voglio arrivare ad un ora decente. I primi 25 km, compreso l’attraversamento di Ourense che ho già ampiamente visitato l’anno passato, sono praticamente tutti su asfalto o marciapiede, passando orrende zone industriali trafficate, tutte e due le periferie tagliando per traverso la città passando il ponte romano. Il ponte dell’epoca dell’imperatore Traiano era la costruzione con la campata più ardita di tutto l’impero: 43 mt di larghezza per 39 di altezza; erano proprio in gamba questi romani!

Lasciata la periferia e la statale si affronta una salita molto dura di quasi  3 km con pendenza del 10/15%: la costiña de Canedo, la affronto tutta di un fiato certo che in cima troverò una fontana, ma sono stato molto fortunato perché ho trovato anche dei piccoli vigneti con uva matura che non ho risparmiato, un buon anticipo per colazione.

Un’oretta ancora e sono a Reguengo dove so di trovare un Rincon dei pellegrini quello della ragna e di Cesar. Mi riconosce da lontano dal colore degli occhiali e quando entro mi abbraccia. Questo per me è uno dei luoghi simboli di questo cammino, Cesar sa quando è in pensione dedica le sue giornate ai pellegrini che passano di lì offrendo il ben dio ma soprattutto la sua affabile compagnia. Mi fermo almeno una ora, mangiando e bevendo vino bianco e rosso di sua produzione e parlando di tutto dai vini alle viti, di cui mi spiega le varietà  locali, del cammino e dei pellegrini e della vita in generale, mi sarei fermato volentieri tutta la giornata, ma Santiago chiama. Ci salutiamo con un brindisi con una grappa di pere di sua produzione e con una calorosa stretta di mano. Grazie Cesar, sei un Grande!

Riprendo, un pò traballante per i primi km, in mezzo a boschi magici per strade, sentieri e qualche tratto di calzata romana, fino a raggiungere Cea, famosa per suo pane DOP.

Da lì in breve a Cotelas dove mi attende Antonio, preavvisato da Cesar, con un pranzo mostruoso, sono le tre e con fatica riesco a mangiare quasi tutto. Sistemazione in una camera li vicina, doccia, bucato e poi mi addormento con l’ipad in mano. 

Ora finite queste oggi brevi note è quasi pronta la cena, speriamo di trovare anche la fame!

A domani con una altra tappona, la meta é sempre più vicina.