8a Tappa – Chinchilla – Albacete – El Trigal

Percorsi km. 30

Ieri, prima di cena, giro in paese per acquistare i cerotti. Il paese è tutto arroccato sul monte Aragon e sembra quasi uno dei nostri paesi medievali tutte stradine ripide, manna per i piedi. Entro nella piazza principale da una porta della cinta muraria in mezzo ai preparativi per la settimana di festa in onore della Virgin das las Nieves e di San Domenico; questa sera serata di musica ed elezione della Miss 2015.

In piazza incontro la coppia dei giovani pellegrini spagnoli che “ho soccorso” prima di Almansa, domani fanno l’ultima tappa di quest’anno fino ad Albacete; ci salutiamo con un abbraccio e un buen camino della vida.

Entro in chiesa ed in sacrestia trovo il parroco che mi timbra la credenziale e poi di corsa va a dire messa; mi fermo un pò di tempo a seguirla e poi esco per un aperitivo nella piazza già gremita di gente.

Scendo verso l’hostal e trovo la banda del paese che sta provando gli strumenti prima della processione che vorrei vedere ma sono quasi le 21.00, e per me è tardi.

Cena da dimenticare così come l’hostal sotto tutti i punti di vista, per fortuna il prezzo è onesto.

Stamani, alle sei il bar è aperto così faccio una veloce colazione e poi via.

Risalendo di nuovo il paese incontro parecchi giovani che stanno rientrando dalla festa, è quasi giorno. Poco più avanti sento suonare ed in cima alla salita vedo di nuovo una piccola banda di suonatori che accompagna un coro e la statua di San Domenico sulla portantina pronta per la partenza in processione: a ste ore??

Faccio tutto il giro del paese fino al cimitero dove mi addentro per strada sterrata in mezzo ai campi da un lato e a una discarica di inerti dall’altro accompagnato da conejcos mattinieri che corrono da un lato all’altro della stradina.

Esco poi in una zona industriale semi nuova con almeno 200 capannoni di varie misure ed in parte vandalizzati, di attività funzionanti ne ho contate solo due!

Di nuovo in mezzo ai campi verso Albacete, capoluogo di provincia che raggiungo in breve dopo avere fatto una sosta per un controllo ai pneumatici ed ai piedi.

In ingresso ad Albacete, città di 220.000 abitanti, trovo le solite discariche di materiali edili ed altre schifezze comuni a tutte le grandi città spagnole nonchè passa in un quartiere da palazzi sventrati e incendiati abitati pensa da senza tetto e/o disperati, ci sono delle facce da far paura, accelero il passo non si sa mai.

Di lì a poco sono in centro e mi fermo in un bel giardino di fronte al tribunale dove faccio una sosta e rinfresco i piedi. Con le soste oggi sta andando veramente bene, ho ripreso anche la mia solita velocitá di crociera.

Riparto e faccio una visita alla cattedrale dove mi faccio sellare la credenziale. Bella chiesa tutta splendidamente affrescata.

Curiosità: Albacete ha una galleria copiata da quella Vittorio Emanuele di Milano

Via per gli ultimi 12/3 km e prima di uscire dalla città sosta ad un bar per una coca cola ed una chiacchierata con alcuni vecchietti seduti ai tavolini che mi hanno interrogato sul cammino.

Uscita dalla città costeggiando una zona industriale dove ai lati della strada sterrata che percorro c’è la solita discarica, ma stavolta ci sono anche cataste di eternit e abbondano i cessi.

Torno di nuovo, per fortuna, in mezzo ai campi anche se il sole adesso batte forte, e passato un piccolo villaggio agricolo disabitato vedo in lontananza l’autostrada e l’area di servizio dove si trova l’hostal.

Raggiunta l’autovia è attraversata per il ponte arrivo dinnanzi al primo mulino a vento della serie a venire (sarà dei tempi dimDon Quijcote?) foto di rito qui pubblicarla.

Oggi ottima sistemazione sia per la camera che per il locale, speriamo si ceni bene.

Da qui non mi muovo e mi dedicherò ad un meritato (spero) riposo dopo aver scritto quanto appresso.

Ciao ciao.