5a Tappa – Guadix – Purullena – Marchal – Cortes Y Graena – La Peza

Percorsi Km 22, 5 in 3 e 56 minuti
Dislivelli: +510 -450

Ieri mi sono scordato di raccontare che nel paese di Alquife è ancora attivo un centro minerario per l’estrazione del ferro.
È un deposito di ferro a cielo aperto considerato il più grande d’Europa nel suo genere; la sua storia è stata legata all’estrazione di minerali nei suoi dintorni fin dai tempi dell’Impero Romano. Nelle miniere c’è un lago interno formato dal flusso di acque sotterranee , che è attualmente un serbatoio con una profondità di circa centotrenta metri d’acqua. L’enorme cratere e le discariche della miniera sono una parte naturale del paesaggio.Ieri ho conosciuto il proprietario della queva dove alloggiavo, è un artista, pittore, scultore e ceramista, ho avuto modo di visitare il suo laboratorio dove troneggiano le foto di quando è stato ricevuto dal re di Spagna e dal Papa , un personaggio.Mi ha indicato un suo amico, zapatero (calzolaio) dove mi sono sfatto sistemare gli scarponi che si stavano scollando, per un pellegrino la riparazione è immediata! Speriamo tengano fino alla fine.Mentre aspettavo ho visitato la torre campanaria della cattedrale, immediatamente sotto il piano delle campane viveva fino al secolo scorso il “campanario” con la sua famiglia, ora l’ “appartamento” di oltre 100 mq. Con cucina, soggiorno, camere ecc. è un museo le suppellettili originali dell’epoca.Visita alla cattedrale, prezioso gioiello costruito tra i secoli XVI e XVIII nel quale si fondono gli stili rinascimentale e barocco. Venne costruita da Diego de Siloé, Gaspar Cayón e Vicente Acero sulla moschea almohade e sull’antica cattedrale gotica. Possiede uno spettacolare coro barocco intagliato da Ruiz del Peral e maestose colonne corinzie e ioniche.
Al suo interno inoltre vi è una copia fedele della Pietà di Michelangelo.Recuperati gli scarponi, cena veloce e poi a nanna.Oggi la tappa è corta ma impegnativa, parto comunque con calma alla 6.30, 100 metri e sosta obbligata alla Churreria già aperta dove mi gusto 2 churros appena cotti è un buon caffè e poi si parte sul serio.Si esce velocemente da Guadix, in salita, passando per il soliti cortijos pieni di cani che abbaiano, fino ad uscire in mezzo a campi incolti in prossimità dei calanchi argillosi che delimitano il terittorio scavati e usati per depositi agricoli.
Passado in mezzo a canyon e gole (luoghi di discarica di materiali edili!) si scende a Purullena. Anche questo paese ho molte case-grotte. Sosta in comune (alle 8 è già aperto) per il timbro.I paesaggio cambia, tutto è più verde perchè c’è la presenza di acqua che scende dalla Sierra Nevada, in mezzo ad ulivi e le prime vigne si arriva a Marchal, paesino molto bello addossato ai calanchi con le solite case-Cuevas, particolare il Palazzo de Los Galiardo detto anche Casa Rosa nonchè la vista sulla valle circostante e una incompiuta area di sosta per i pellegrini.Con i soliti saliscendi si arriva a Bagnos di Graena, località termale con hotel 4 stelle e poi a Cortes Y Graena sede municipale dove sosto per il timbro e la seconda parte della colazione.Si riparte di nuovo in salita per asfalto e poi su una pista sul letto di un torrente in secca, in mezzo ai solito ulivi e ancora vigneti in mezzo ad una valle spettacolare con colori rosso, ocra, tutte le tonalità di marrone, grigi verde dei pioppi, giallo delle ginestre e un sacco di fiori, in particolare enormi cespugli di rosa canina in piena fioritura e con le api al lavoro .Dalla sommità di un colle si scende e si risale una valle ora per asfalto fino ad arrivare su un colle che domina La Peza metà di oggi. Lasciato l’asfalto, in mezzo a cespugli di cappero in fiore, si scende per ripido sentiero al paese.E’ giorno di mercato e c’è molta gente che lo frequenta, io vado subito in direzione dell’albergue visto che ho già il codice per entrare.L’albergue è parte di un centro sociale, costruito circa 15 anni fa, ha 6 camerette e una camerata da 8 e tutti i servizi. Mi sistemo tutto sommato bene.La Peza è piuttosto antico come luogo abitato trovandosi sulla via che portava da Granada ad Almeria, ci sono reperti di epoca romana e araba, più tardi la visiterò.A domani