18a Tappa – Almorox – San Martin de Val de Iglesias – Cebreros

Percorsi km 40.

Visita alla polizia locale per il timbro della credenziale, passo la piazza tutta imbandierata per le feste del fine settimana, ci sono anche le corrida anche qui come un tutti i paesi che ho passato, dove non manca mai la Plaza de Toros. Attraverso tutto il paesino fino all’ermita dove si sta tenendo un  rosario, da qui torno alla posada per la cena, ottima, mi hanno cucinato la “Pluma” o secreto iberico alla piastra; trattasi di un taglio del maiale iberico vicino al collo: tenerissimo.

Oggi si parte di buon ora per la prima di due tappe lunghe e dure. C’è un forte vento freddo da nord che mi verrà contro per tutta giornata. Si lascia subito il paese per inoltrarsi nei boschi per stradine sterrate, con la pila frontale faccio luce perché per una buona ora sarà buio pesto, ad un tratto vedo una luce che si avvicina, è un vecchietto che sta salendo in paese di buon ora.

Attraverso con saliscendi anche notevoli dei boschi di pino dal caratteristico profumo di resina, il cielo è  pieno di stelle ed ogni tanto ne cade qualcuna. Arriva l’alba e sono ancora in mezzo al bosco e trovo di tanto in tanto dei casolari abitati.

Sì entra e si esce da un paio di fincas passando i soliti cancelli da richiudere ma non trovo nessuna bestia al pascolo. Attraversata la statale si sale di nuovo con pendenza marcata fino alla cima di un cerro per poi ridiscendere a una stradina. Poco più avanti il sentiero sparisce, oggi non ci sono segnalazioni per cui seguo fedele il GPS che mi manda in discesa in un opera di sbancamento del bosco larga almeno 20 metri, cosa servirà? Seguo questa forse futura strada per un paio di km e con molta difficoltà per le pendenze in entrambi in sensi, é interrotta parecchie volte da massi molto grandi e da altri ostacoli naturali.

Finalmente si riprende una bella via pecuaria che in discesa mi porta ad una piccola spianata con dei casolari e dei vigneti. Da lì scende al paese di San Martin de Val de Iglesias ed ho così lasciato la regione di Castilla la Mancha per entrare in quella di Madrid.

Salita ripida al paese e sosta dopo oltre 20 km per la colazione.

Riprendo il cammino attraversando tutto il paese per prendere una carrareccia che mi porterà fino alla statale che ho dovuto seguire per alcuni km fino al lasciare la regione di Madrid per entrare stavolta in Castilla y Leon, l’attraversamento della regione di Madrid è stato di circa una decina di km.

Da qui in avanti frecce gialle in quantità industriale, da far invidia al camino frances, ora si può procedere ad occhi chiusi, siamo in provincia di Àvila.

Poco più avanti si trova il sito de “Los Toros de Guisando” visita a pagamento. Entro per vedere le quattro sculture raffiguranti dei tori scolpite sul granito oltre 2 secoli avanti Cristo, da Vetoni una popolazione che occupava queste terre prima della venuta dei romani, sito veramente ben tenuto e pulito, sculture veramente suggestive.

Questo sito è  famoso anche perché nel 1400 e prima esisteva una Venta o luogo di fermata lungo i cammini dove i viandanti e cavalieri potevano fermarsi, sfamarsi  e riposarsi. Qui nel 1468 fu firmato il patto tra il re Enrico IV sua sorella Isabella dove il re nominò la sorella ereditiera al trono di Castiglia. Isabella diventerà poi la famosa regina Isabella di Castiglia e sposerà Ferdinando di Aragona, i famosi Reys Cattolici nominati dal Papa Alessandro VI nonché finanziatori di Cristoforo Colombo. In pratica in questo luogo è stata posta la prima pietra del futuro regno di Spagna.

Riprendo il sentiero che ora corre in una dehesa come quelle Estremegne tutta sassi enormi e sterpaglie dove si passa a fatica con lo zaino. Alla fine, attraversata una strada secondaria si apre la valle e si intravede a mezza montagna Cebreros, la meta di oggi.

Ovviamente le difficoltà non sono finite: bisogna discendere fino al Rio Alberche, che si passa con l’ausilio di due ponti di sicura origine romana, per poi risalire per altri 3/4 km su strada di cemento fino al paese. Sul percorso trovo molte more di rovo mature al punto giusto e un pò di uva bianca molto buona. Dopo aver passato l’Ermita dela Virgen de Valsordo  affronto l’Ultimo duro km su un tratto in forte salita pavimentato con dei sassi che hanno messo a dura prova i piedi alla fine di questa lunga tratta.

Comunque sono arrivato e ottimamente sistemato anche oggi.

Ora mi riposo un pò e poi andrò a vedere la corrida dalla Plaza e Toros.

Ciao.