10a Tappa Casar de Cáceres – Cañaveral

Percorsi 35 km in 6 ore e 20 minuti
Dislivello positivo: 400 mt
Incontrato un pellegrino tedesco a metà strada, arriverà sfinito oltre 2 ore dopo di me.
Giornata serena, nessuna ombra, caldo bestiale già prima di mezzogiorno.

L’unico svago ieri sera è stato quello di bere un aperitivo al bar a fare quattro chiacchiere con i due spiritosi camerieri.

Cena povera: gazpacho e un quarto di pollo accompagnata da un buon bicchiere di vino rosso, per finire una coca cola con ghiaccio in attesa che il sole tramonti, alla fine me ne vado a dormire con la luna alta in cielo ed i sole ancora all’orizzonte.

Mi alzo prima del solito perchè anche oggi è possibile fare la colazione, il bar dell’ hostal apre alle 5. Colazione veloce recupero qualcosa da mangiare a metà tappa e poi via.

3 km per raggiungere il cammino per la bella pista ciclabile di recente costruzione, passando davandi ad una serie di latterie dove si producono i pluri premiati formaggi di Casar (il nome del paese parla chiaro). Passo anche davandi ad un panificio dove esce un profumo allettante di pane fresco. Stanno caricando una 10 di furgoni per le consegne penso fino a Cáceres.

Inizia poi una lunga pista sterrata che inizialmente in salita mi porta sull’altopiano. Passano alcuni furgoni che vanno verso le numerose stalle che penso producano il latte per fare il formaggio, e così di buon mattino mi fanno mangiare un sacco di polvere.

Passa davanto al famoso Chozo, costruzione di pastori a pianta rotonda, dove un cavallo sta sonnecchiando.

Procedo per un lungo tratto trovando frequenti stalle e bestiame al pascolo finchè si fa giorno ed il sole anche oggi mostra subito tutto la sua potenza di fuoco.

Ora la strada diventa più stretta ed accidentata, trovo anche un “deposito” di miliari romani abbandonati.

Il paesaggio ora è caratterizzato da enormi massi sparsi qua e là in mezzo agli arbusti, le stalle sono sempre più rade e inizio a trovare alcune pecore al pascolo.

Passo diversi cancelli delle fattorie che bisogna aprire e richiudere per non fare scappare le bestie.

In lontananza si vede già l’embalse di Alcantara, lago che regola le acque del Rio Tago, il più lungo di Spagna che sfocia a Lisbona: è enorme, a valle si trova anche la diga che non è visibile.

Si vedono anche ii lavori delle linea ferroviaria alta velocità in fase di finitura con due lunghi viadotti completati. Questi lavori hanno portato alla distruzione parziale dei sentieri per cui bisogna scendere e percorrere oltre 15 km di statale.

Scendendo trovo un pellegrino tedesco bardato con 2 zaini carichi di acqua, 2 parole e poi mi fermo subito nell’unico e primo punto di sosta con tettoia, panche e tavolo che ho trovato sul cammino. Bevo e mangio qualcosa per affrontare poi l’ultimo tratto sotto un sole che oggi scalda prima che mai. Lo ritroverò poco più avanti anche lui in sosta.

Percorso stradale lungo lago molto bello con belle viste sull’acqua, le isolette, le costruzioni sommerse e sui nuovi viadotti.

Attraversando un ponte guardo sotto ed vedo una carpa che tranquillamente sta nuotando in superficie, si fa anche fotografare.

Trovo la stazione ferroviaria della vecchia linea ancora in uso (è passato perfino un treno) e in un promontorio un circolo velico, alcune case di villeggiatura e l’abergue dei pellegrini ora chiuso oltre che un bar/circolo ippico chiuso pure lui (lo scorsa volta era appena aperto).

Ora proseguo costeggiando una lunga spiaggia, luogo balneario per le mucche che se ne stanno tranquille in siesta o a fare il bagno.

Alla fine del lago hanno ricostruito parte del ponte romano che si trovava a valle: era un ponte che univa tecnica ed estetica frutto dell’avanzata ingegneria romana.

Sotto un sole feroce più che mai percorro gli ultimi 5 km, la sete è bestiale ma sono che la birra della locanda di Pedro mi sta aspettando.

Arrivo e l’oste mi riconosce e mi offre una buona birra fresca, quattro chiacchiere e ci vediamo stasera per l’aperitivo.

Oggi sono sistemato in un albegue privato quasi nuovo, stanza con quattro letti tutta per me, bello, pulito e con aria condizionata. Non chiedo di più per 15 Euro.

Doccia, bucato, insalata e birra con rinfresco ed anche un buon riposino.

A domani: tappona dura e lunga, ma con qualche paesino.