20 Tappa – Berducedo – Grandas de Salime

10 luglio 2021
Percorsi 20 km in 5 ore e 20 minuti
Dislivello positivo: 700 mt, negativo: 990 mt.
Splendida giornat di sole.

Cena buona e abbondante accompagnata dal vino tinto della casa, buono.

Mentre sto contemplando il tramonto, seduto all’esterno del bar, arrivano gli ultimi pellegrini del giorno, tra i quali la ragazza tedesca conosciuta ieri, sono esausti ma non capisco perché abbiano impiegato tutta la giornata per arrivare sin qui. Certo è che affrontare una tappa di “alta montagna” come questa con le scarpe da ginnastica è un suicidio.

Bella e lunga dormita finalmente! Faccio colazione e prima poco prima delle 8 sono in cammino, la tappa di oggi è breve anche se un poco impegnativa,

La giornata è stupenda e dopo aver Attraversato il piccolo paesino si inizia a salire per sentiero all’interno del bosco per poi prendere la strada asfaltata che con una lunga discesa al paesino di A Mesa, quattro case un nuovo albergue e una bellissima chiesetta.

Bellissime le viste sulla valle e sui pascoli frequentatissimi da mucche, vitelli e tori in villeggiatura.

Dal paesino si sale ripidamente (15%) fino a scollinare di nuovo a oltre 1000 mt di altitudine. Da qui si apre la valle del rio navia e dell’embalse di Salime. Di nuovo mi trovo sopra una densa nebbia che copre tutta la valle sottostante. Sosta presso la bella cappella del Santa Marina de Buspol dove si riesce vedere all’interno le state lignee di Santa Marina, Santa Maria Maddalena e Sant Antonio.

Da qui inizia una brusca discesa su pietraia per poi proseguire su ampia strada forestale ma in forte pendenza. Dai 1000 metri si scende fino ai 200 della diga di Salime.

Scendendo si entra per pochi minuti nella nebbia con sensazioni e contrasti suggestivi. Il sole in pochi minuti dirada tutta la nebbia regalando delle belle viste su tutto il lungo lago e la valle.

Raggiunta e attraversata la diga dopo un km c’è un bar dove tutti sostano. Dal patio belvedere si gode una bellissima sul lago, sembra quasi di essere a Redona. Birra ghiacciatissima e panino in campagnia di quasi tutti i pellegrini di questa tappa.

Il bacino idrico di Salime è situato sul fiume  fiume Navia . È stato inaugurato nel 1955 e ha una capacità di 265,60 hm³.

La sua diga è del tipo a gravità ed è alta 128 metri. La strada AS-14 corre sopra la diga.

La superficie occupata dalle acque è di 685 ha, il suo utilizzo è prevalentemente idroelettrico.

Il grosso dell’opera, la diga e la centrale , furono realizzati tra il 1948 e il 1953. [ 4 ] Fu necessario utilizzare 630.000 m³ di calcestruzzo . Fu realizzata una diga a gravità con pendenze del 5% a monte e del 72% a valle, con un raggio di 400 metri alla sommità e con un’altezza sopra le fondamenta di 132 metri; che ai suoi tempi la collocava come la più grande diga in Spagna e la seconda in Europa.

Nel 1946 iniziarono i lavori preliminari. Per asciugare l’alveo èstata  realizzata la diga , è stato necessario deviare il corso del fiume Navia  scavando un tunnel di 30 725 m³ e rivestito con 11 789 m³ di calcestruzzo . [ 3 ]

Inoltre è stato prodotto in loco il cemento per la fabbricazione del calcestruzzo, per il quale è stato necessario costruire diversi silos e tramogge , ancora visibili sulla montagna.

La fornitura di clinker , gesso e altri materiali che arrivavano via mare avveniva tramite una funivia lunga 36 km che raggiungeva il porto di Navia . All’epoca era la più grande delle funivie costruite in Spagna, con otto stazioni intermedie

Furono anche costruite case, magazzini, strade, ecc. per accogliere gli oltre 3.500 lavoratori provenienti da altre regioni della Spagna.

Si riprende il cammino tutto in salita sulla strada che sale dalla diga per 3 km con viste su tutto il lago per poi prendere un bel sentiero in mezzo ai pini che in breve porta alla meta di oggi. Salendo in paese passo dal museo etnografico che poi visiterò.

Grandas de Salime è un paesino di circa 1000 abitanti, economia prevalentamente agricola con allevamento di bestiame, piantagioni di frutta e la coltivazione dei mirtilli, raggiungendo una superficie di circa 10 ettari di questa coltura (spero di trovarli).

Bella la chiesa parrocchiale di San Salvador de Grandas che conserva ancora la sua facciata romanica , sebbene sia incassata in un muro, è circondata da un portico su archi a tutto sesto. La mia sistemazione di oggi si trova proprio in fronte alla chiesa, suppur modesta è un’ottima scelta anche per oggi. Al bar che ha anche una cucina stanno preparando il pulpo, dopo la doccia mi mangio mezza porzione (?) con un buon vino bianco della casa per poi andare a visitare il museo.

Il Museo Etnografico di Grandas de Salime , creato nel 1986, riunisce un gran numero di oggetti tradizionali, che ammontano a più di 11000 pezzi. Questo museo era la vecchia canonica che è stata restaurata secondo il suo stile originale. In esso possiamo vedere le diverse dipendenze della tipica casa rurale: la cucina, il magazzino degli attrezzi, la distilleria, la camera da letto, le stalle e i suoi edifici ausiliari come il granaio trazionale, il mulino, la scuola, il bar ecc. . Ha anche un’importante collezione di madreñas gli zoccoli asturiano con tre tacchi. . È uprototipon  del museo vivente, poiché in esso è possibile vedere dal vivo il lavoro di tutti gli artigiani come:  fabbri, falegnami, filatori ecc., la distillazione delle vinacce, la produzione del vino e la fabbrica della gassosa. E’ forse il museo etnografico più emozionante e completo che abbia mai visistato.

Vedete le foto più sotto.

Buona serata, a domani si va in Galizia.