37a Tappa – Negreira – Olveiroa

Km. 34,5 – 7,30 ore di cammino.
Molti pellegrini incontrati.
A Muxia mancano 32 km circa.
A Finisterre mancano 61 km circa.

Serata di ieri passata a curare le brutte vesciche che Giulio si è procurato già dopo pochi chilometri, speriamo che la mia tecnica funzioni anche con lui, soprattutto che San Compeed faccia il solito miracolo.

Prima di cena con Guido abbiamo fatto un giro per Negreira alla ricerca di una farmacia e così ci siamo fatti anche un aperitivo.

Cena “leggera” a base di pulpo e baccalà alla galega accompagnati da una buona bottiglia di vino rosso Ribeiro veramente ottimo; per digerire una buona coppa di brandy “Gran Duca de Alba” che aiuta anche a fare una buona dormita.

Stamattina alle 6,15 tutti pronti per la colazione e poi via; fuori è ancora buio ma il cielo è nuvoloso, speriamo bene.

Giulio ha qualche problema nel camminare, le vesciche bruciano molto, per cui procediamo con calma.

Attraversata Negreira si procede salendo per sentieri e strade sterrate attraversando boschi e campi coltivati prevalentemente a mais.

Ad una fermata dell’autobus, a forma di horreo, un pellegrino sta tranquillamente dormendo avvolto nel suo sacco a pelo; con l’umidità di oggi non è il massimo.

Dopo 12 kilometri a Vilaserío ci fermiamo per una sosta e per far respirare i piedi di Giulio.

Poi di nuovo per strada e sentieri nella bellezza dei paesaggi che ci circondano e immersi nella vegetazione autoctona dove predominano ginestre, mais, pini e eucalipti, raggiungiamo Santa Marina con la sua Chiesa romantica e As Maronas, dove sostiamo per uno spuntino e per la pausa piedi.

Intanto è uscito finalmente uno splendido sole che illumina e ravviva tutta la vallata dove domina il monte Aro le cui pendici dovremo raggiungere con una dura ultima salita della giornata.

Sono luoghi di rara bellezza paesaggistica; si vede in lontananza l’embalse di Fervenza e si incontrano anche alcuni gruppi di mucche che procedono sulla strada guidate dai pastori fino a raggiungere i pascoli.

Questo territorio è conosciuto oltre che per gli allevamenti anche per l’artigianato dedicato alla fabbricazione di ceste e infine per gli originali copricapi da donna realizzati in paglia.

Alla fine di una lunga discesa attraversiamo il fiume Xallas e raggiungiamo finalmente l’albergue horreo di Olveiroa, meta di oggi.

Dopo esserci rifocillati, controllo e cura vesciche di Giulio (una è peggiorata e una è nuova) e controllo di quelle di Guido; speriamo bene per la tappa di domani.

Olveiroa è una frazione del comune di Dumbría: un nucleo di poche case con la chiesa di Santiago in disparte, due albergue per pellegrini (questa è una fermata praticamente obbligata), un hostal ristorante e una miriade di horreos in pietra veramente ben tenuti, penso questo sia il luogo del cammino in Galizia dove sono più numerosi.

Domani a Muxia, sperando nel tempo perché ora piove.

Ciao, ciao.

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