25a Tappa – Zamora – Riego del Camino – Granja de Moruela

Km. 40 – 7,50 ore di cammino.
1 Pellegrino incontrato.
A Santiago mancano Km. 366 circa.

I gestori della pensione che mi hanno ospitato ieri sono una coppia di cubani, molto gentili mi hanno anche lavato la “ropa” gratis e fornito le credenziali di due connessioni wifi che da lì si ricevono; unico problema: fumano entrambi i sigari, immaginatevi che atmosfera si respirava.

Ampio giro per Zamora alla ricerca di un supermercato e una farmacia aperti; effettivamente dietro ogni angolo spunta una chiesa romantica, tutte molto belle e curate. La cattedrale è molto raccolta e meno possente di quelle si Salamanca o Siviglia comunque meritevole della visita. Ho visto tre celebrazioni di matrimonio nella stessa ora in tre chiese diverse.

In questi giorni a Zamora, famosa anche per le celebrazioni della settimana santa (c’è un museo dedicato), si festeggia San Pedro e nel centro storico sono ubicati diversi chioschi con tapas e raciones speciali a prezzi modici, si tengono anche concerti di musica classica e moderna, tra cui uno in Plaza Mayor.

Ho assistito anche alla processione della Virgen de La Concha o Nuestra Señora de San Antonin, patrona di Zamora. La tradizione vuole che ogni anno santo giacobeo la statua venga portata a Santiago. In processione era portata anche la statua di una santa su un drago il tutto accompagnato da banda in costume e personaggi allegorici giganti e nani al seguito.

Girovagando ho trovato una taverna sotterranea, simile alle cantine del castello di Spilimbergo, dove mi sono fatto alcune tapas e cervezas e ho completato la cena ai chioschi.

Piazza Mayor è gremita per il concerto e per la festa che continuerà poi fino all’alba, io ero talmente stanco che sono riuscito ad addormentarmi senza alcun problema al “dolce” frastuono della musica pop. Alle 5 sono stato svegliato da due ragazzi che stavamo litigando nella valle, sveglia perfetta.

Partenza dalla pensione in ritardo, piazza ancora popolata e ridotta ad una discarica, così come un pub che ho passato: ma non vanno mai a dormire sti spagnoli?

Uscita facile dalla città avendo come riferimento la cara statale N630, che per l’ultimo giorno mi farà compagnia e mi aiuterà.

Passata una lunga zona industriale, nel momento in cui sorge il sole, arrivo a un grande stagno dove le rane stanno tenendo un “concerto”, un quarto d’ora per riuscire a fare una foto, se ti muovi tacciono e spariscono immediatamente; questi animali hanno una sensibilità non solo ai rumori ma anche ai movimenti veramente straordinaria!

Arrivo a Roales del Plan dove all’ingresso del paesino un privato ha realizzato nel giardino una serie di figure in gesso a grandezza naturale: pellegrini, figure mitologiche e sacre, personaggi delle favole, veramente particolari.

Ancora per strade bianche in mezzo ai soliti campi si arriva alle prime deviazioni dovute ai lavori dell’AVE che caratterizzano la tappa di oggi, per non sbagliarmi oggi seguirò la fedele N630 (quasi sempre) che passa per i paesini di Montamarta, Fontanilla de Castro e Riego del Camino; unica variante: si costeggia l’embalse di Ricobayo, dove sullo sfondo si osservano le impressionanti rovine di Castrotarafe, imponente fortificazione-monastero del XII secolo, ora completamente in rovina.

A Riego del Camino dopo una breve sosta in un bar tipo anni ’60, gestito da due vecchietti ultraottantenni, abbandono, ahimè la statale per riprendere il sentiero, tanto è un kilometro in più e ben segnalato.

Non sarà così, i kilometri saranno ben quattro a causa di nuovo dei lavori AVE e soprattutto gli ultimi tre su stradina con fondo irregolare e sassoso che mi hanno massacrato e formato anche una nuova vescica.

Comunque la prima parte si è svolta su lunghi e bei rettilinei in mezzo ai campi di frumento dove in uno di questi ho visto un punto nero; sarà un pellegrino?
.
Ho accelerato e il punto ha preso la forma di una persona con lo zaino che procedeva lentamente, l’ho raggiunto e salutato: è un pellegrino francese un po anziano che con tappe di 20/25 kilometri va a Santiago. Bravo e coraggioso!

Arrivato a Granja di Moruela e raggiunto l’unico bar che gestisce anche l’albergue, mi registro e lo raggiungo 30 metri più avanti, è piccolo ha solo 8 posti letto, ma nuovo di stecca e pare anche pulito, può bastare (deve).

Mentre mi appresto a fare la doccia arriva il vecchietto francese visibilmente distrutto, quel pezzo di strada è veramente tremendo per tutti. In albergue siamo in tre, c’è anche uno spagnolo.

Oggi è finita la Via de la Plata che continua verso Astorga e il cammino francees, io virerò ad ovest per il camino Sanabrese verso la Galizia e Santiago.

Ciao, ciao, domani mi attende una tappa lunga per cui a letto presto.

“Alla fine ricorderemo non le parole dei nostri nemici,
ma il silenzio dei nostri amici.”
Martin Luther King

20140622-194406-71046990.jpg

20140622-194409-71049660.jpg

20140622-194415-71055221.jpg

20140622-194412-71052592.jpg

20140622-194803-71283775.jpg

20140622-194808-71288933.jpg

20140622-194806-71286315.jpg

20140622-194801-71281239.jpg

20140622-195428-71668938.jpg

20140622-195431-71671494.jpg

20140622-195426-71666374.jpg

20140622-195434-71674130.jpg

20140622-195559-71759298.jpg

20140622-195556-71756494.jpg

20140622-195553-71753844.jpg