10 giugno 2018
Percorsi: 32 km in 5 ore e 40 minuti
Dislivello positivo: 600 mt
Giornata di pioggia dall’inizio alla fine, Incontrati pellegrini ad Alvorge
Ottima cena: sopa classica, due orate arrosto con patate lesse e insalata, per finire fragole annegate nel porto, è stato duro scrivere poi le note della giornata di ieri.
Il meteo prevedeva poca pioggia per oggi ma è dalle 4 che sento piovere a dirotto. Alle 6.15 pronto ed attrezzato sono in strada e via.
Uscita per asfalto in salita per alcuni km per poi entrare e uscire dai boschi per strade sterrate e sentieri, la pioggia non mi fa un baffo e procedo spedito fino ad Ansjao, bella cittadina, sosta per una veloce colazione in una panetteria / pasticceria.
Con qualcosa nello stomaco si procede meglio.
Con continui saliscendi si attraversano parecchi boschi di pino silvestre e di eucalipto e anche diverse ventas (piccole borgate) in gran parte disabitate ma con molte case ben conservate e con i soliti giardini in fioritura.
Non mancano ciliegi, aranci e limoni e ovviamente quando posso approfitto.
Alle 11 sono ad Alvorge, altro paesotto dove sotgo il diluvio si tiene il mercato settimanale, sosta al bar per panino con Imperial e telefonata ai compagni di merenda della domenica che non mancano mai un appuntamento al tradizionale ritrovo a casa di mia mamma.
Rifocillato ulteriormente, riparto e vedo alcuni pellegrini che scendono dalla macchina della polizia e vanno alla ricerca dell’albergue, bah!
Ultimi 9 km tutti di un fiato, oggi le gambe vanno alle grande, e passando sotto un mulino a vento perfettamente conservato, arrivo a destinazione ben lavato.
Nell’albergue c’è anche la piscina ma oggi non serve perché il bagno è già fatto, mi sistemo bene in camerata, doccia, lavaggio e asciugatura vestiario (in automatico) e birra con Caterina che è già arrivata (viaggia come un missile) e sta nella pousada di fronte all’albergue, bar, negozio, ristorante O Bonito dove alloggio.
Tento di fare un riposino ma alla Spicciolata arrivano tutti i pellegrini che ho trovato all’ostello di Tomar compresi Silvia, Kate e Aviv ovviamente sono tutti stralavati (alle 17 ancora piove).
Oggi sono riuscito a scrivere queste note prima di cena, finalmente!
P. s. In paesino fuori dal mondo arriva la connessione in fibra 30+30 nemmeno a Lisbona c’era questa velocità.
Adesso vi lascio e vado a fare quattro chiacchiere.
A domani, si va a Coimbra.