21a Tappa – Vilalba – Baamonde – Miraz

Percorsi 33 km con 500 mt di dislivello positivi
6 ore di cammino
Nessun pellegrino incontrato fino in ostello

 

Contrariamente alle previsioni esce il sole così sono costretto a farmi un giro per la città. Di cose interessanti da vedere, oltre alla chiesa di Santa Maria dove è in corso un rosario per una persona morta, c’è la torre del homenaje dell’antica castello de los Andrade, di pianta ottagonale, unica in queste zone, ora trasformata in Parador de Turismo. Da nome del paese mi aspettavo di più.

Cena appena sufficiente, tanto domani la tappa è più corta.

Alle 5 inizia a piovere a dirotto, aia la giornata inizia male, speriamo abbiano sbagliato le previsioni meteo.

Mi preparo con calma, alle 6 ho anche la colazione è poi via per i primi 20 km di oggi, tutti di un fiato.

Esco e non piove più anzi si vedono le stelle, ma fa freddo in maniche corte. Oggi la tappa dovrebbe essere quasi piana finalmente è infatti si parte in discesa.

Il percorso di oggi è molto bello e articolato, sentieri in mezzo ai boschi, stradine tra il migliaio di case sparse (aldee), forse la tappa più bella!

Debbo dire anche che la segnaletica, in gran parte pilastri i km, è impeccabile ed i sentieri puliti da erbacce, ma si sa siamo in Galizia e sanno sfruttare i contributi europei.

Però il tempo ci mette la sua, infatti spira a tratti un forte e gelido vento (oltre 50 km ora), poi smette ed esce il sole, di nuovo dal sole si passa alla pioggia dapprima leggera e poi anche forte.
Di nuovo sole e pioggia e vento mi accompagnano fino a Baamonde dove, unico posto di ristoro secondo le guide (non sarà così) mi fermo per la sosta panino e coca (non in polvere).

Dai pilastrini siamo 100 km da Santiago, infatti questo è l’ultimo luogo di partenza per chi vuole conseguire la Compostela.

Riparto, la pioggia ha smesso ma il vento ha aumentato, sono quasi congelato e devo percorrere 3 km sulla nazionale contro vento, è dura scaldarsi.

Lasciata la nazionale inizia un bel percorso quasi tutto in mezzo al bosco, fantastico! Continuando alternati il sole, la pioggia, il vento o entrambi, continue manovre vestiti / svesti ma è bello e divertente così, ho visto anche una cicogna chissà cosa ci fa qui da sola.

Così andando arrivo a Seixón dove in un cortile musica cubana a tutto volume, mi fermo e vedo che c’è un muro pieno di bassorilievi sulle pietre, entro e trovo uno sculture che vive solo in quel borgo, che sta lavorando sotto una tettoia piena di arnesi, pietre lavorate e quant’altro.

Mi fermo a parlare con questo personaggio, secondo me un po’ “loco” ma che ha fatto dei lavori interessanti anche statue. Mi mette un timbro sulla credenziale fatto con la ceralacca, cannello a gas per sciogliere la cera e punzone in ferro per il rilievo.

Tappe le opere notevole la riproduzione del disco solare degli atzechi in dimensione originale su una pietra che pesa oltre 600 kg.

Saluto e in mezz’ora sono all’albergue O Abrigo nella sperduta borgata di Miraz. Bella struttura nuova con due dormitori e servizi decenti con bar ristorante annesso, non chiedo di più per oggi.

All’albergue trovo molti pellegrini provenienti anche da un altro ostello inglese, c’è per la prima volta un italiano così posso scambiare 4 chiacchiere in compagnia anche i tedeschi e francesi.

Nel dormitorio trovo una signora con delle vesciche non curate (o meglio curate con i compeed) proviamo a fare qualcosa ma secondo me c’è una infezione in corso é meglio andare da un medico, speriamo ben è così vicina alla meta.

Anche oggi non riesco a riposare anche perché caricare le foto è una avventura oggi, la connessione è misera e il 4g un sogno.

Ciao a tutti, domani mi attendono le ultime salite, spero!