30a Tappa – Ponte de Lima – Valença do Minho – Tui

Percorsi km 38,5 in 7 ore e 10 minuti
Dislivelli: +750 -685

Partenza prima dell’alba per ammirare il ponte romano con le arcate illuminate. E’ una spettacolo unico!

Passato il ponte e l’albergue dei pellegrini, si entra subuto in una serie di boschi, subito trovo la prima pellegrina di questo viaggio che faticosamente sta cominciando la tappa.

Dicono che questa è la tappa più dura di tutto il camino portoghese.

Uscito dai boschi si comincia a salire passando tutta una serie di borgate prima del sorgere del sole. Dopo un paio di salite impegnative arrivo alla fonte “da las Tres bichas”, dove esce acqua freschissima da da un a pietra con tre intagli. Qui sosto prima di affrontare il pezzo più duro.

Si inizia a salire dapprima per strada sterrata e poi per sentiero verticale e sassoso fina a una croce dove si dice che ai tempi gli abitanti del luogo hanno ucciso la retroguardia delle truppe francesi di Napoleone in una imboscata.

Si sale ancora verticalmente fino in cima dove raggiungo i cliclisto che mi avevano passato sull’asfalto quando ero in sosta.

Saluto il gruppo e cominciò la discesa, anch’essa sconnessa, i ciclisti passano veloci, non li riprenderò più.

In prossimità di una altra croce trovo una pellegrina inglese anziana che se ne sta andando a Porto dopo avere fatto il cammino francese, quattro chiacchiere e ci raggiunge un pellegrino spagnolo di Barcellona con il quale scendere per alcuni km fino a un bar improvvisato dove sostiamo per bere qualcosa.

Lui riparte prima ed io scendo con calma. Nella valle risuona musica dalla campane altoparlante per la festa di San Pedro, sembra di essere in Austria!

Passando sempre piccoli borghi si arriva a Ruibias, luogo di fine tappa per i pellegrino normali.

Ora su asfalto si sale di nuovo fino a un altro borgo per ridiscendere dapprima su sentiero e poi tutto asfalto fino a Valenza do Migno.

Non mi fermo e vado verso il confine con la Spagna che si incontro nel mezzo del ponte interazionale di ferro di 499 metri dove transitano macchine, pedoni e sopra il treno.

A metà ponte diventò una ora più vecchio, torniamo al fuso orario italiano e nel metro pochi metri avanti a me si fracella una audi 4 nuova andando contro le travi di ferro del ponte. Auto distrutta, addirittura perso le ruote anteriori, non capisco come abbia fatto perchè il ponte è diritto. Comunque il conducente sta bene, il ponte è bloccata e un ciclista si preoccupa di avvisare la polizia che si trova giusto alla fine del ponte.

Arrivitì in spagna, a Tui, lungo giro per le vie non trafficate e poi ultima salita, e ti parave, fino alla cattedrale.

Per fortuna la mia sistemazione è a 50 metri!

Visita alla Cattedrale e aperitivo con lo spagnolo che ho conusciuto stamattina.

A domani.

Tui è un comune spagnolo di 16.042 abitanti. Sorge sulla riva destra del fiume Miño, proprio sul confine con il Portogallo di fronte alla città portoghese di Valença do Minho. Con Vigo è sede vescovile.

In Galizia è accertata la presenza umana da 3000 anni prima di Cristo, gli insediamenti umani stabili furono quelli degli Iberi e l’attuale Tui è appunto di origine iberica. I Romani occuparono la Galizia nel I secolo d.C. e Diocleziano nel III secolo la fece provincia romana col nome di Gallaecia. Con le invasioni barbariche diversi furono i popoli germanici che attraversarono la Galizia, gli unici a fermarvisi furono i Suebi che fondarono un Regno Svevo. Nei secoli Xl e XII l’urbanesimo si accrebbe, nacquero i latifondi e le autorità religiose acquistarono maggiore potere. Si fece forte la rivalità fra i regni di Castiglia e gli altri regni per la supremazia sulla Galizia e il Portogallo, Tui per la sua posizione strategica fu spesso coinvolta mentre il regno della Galizia subì la supremazia prima dell’Asturia e del Leon e poi della Castiglia che s’installò definitivamente in Galizia.

Nel XIV secolo scoppiò la rivalità fra il re di Castiglia Alfonso VII e il cugino don Alfonso Henriques che, approfittando di un momento di difficoltà di Alfonso VII, entrò in Galizia col suo esercito e occupò Tui. La pace fra Alonso VII e Alfonso Henriques fu fissata col Trattato di Tui del 1137 col quale Tui tornò alla Castiglia. Successivamente Alfonso Henriques, vinti gli Almoravidi a Ourique nel 1139, si consolidò in Portogallo e, con il trattato di Zamora del 1143, che sostituì quello di Tui, divenne il primo re del Portogallo della dinastia dei Borgogna, che regnerà fino al 1580. Nel secolo XIII nacquero nella Penisola Iberica i primi monasteri e Tui fu la prima città galiziana ad avere un convento di “Mendicanti Domenicani”. Alla fine del XV secolo Tui e tutta la Galizia, già incorporata nella Castiglia, entrarono definitivamente nello stato assolutista dei re spagnoli e Tui ne seguì le vicende.

La città, dichiarata d’interesse storico e artistico, è dotata di notevoli monumenti medioevali, prima fra tutti è la imponente Cattedrale di Santa Maria fondata nel 1120 e poi modificata e ampliata fino al 1225. Sorge su un colle da cui si domina la città e il fiume ed è un edificio con l’aspetto di fortezza merlata di stile romanico-gotico.