20a Tappa – Benavente – Alija del Infantado – Quintana del Marco – La Bañeza

Percorsi 43 km in 7 ore e 50 minuti
Dislivello positivo: 200 mt
Nessun pellegrino incontrato.
Giornata serena, caldo sopportabile con buona ventilazione. All’arrivo 43 gradi.

Piccolo giro per Benvente fino alla bella Plaza Mayor con l’ayuntamento e la chiesa adiacente, C’è poi il busto di Fra Toribio da Benavente, uno dei primi 12 missionari francescani a giungere in Nuova Spagna nel maggio del 1524.

Nel mentre, solo le 20 e 30, arriva Germano con un Kg di gelato in mano che divora all’istante. Ha fatto una tappa di lunghezza pari alla mia ma arriva solo ora con il suo zaino stracarico perchè ha fatto una siesta sul percorso usando l”amaca che aveva al seguito. Stasera dormirà sul prato dell’ albergue che ovviamente è chiuso.

Andiamo a farci una bella birra assieme e ci facciamo anche quattro risate prima di darci un arrivederci a domani a la Bañeza.

Cena sufficiente: sopa de pescado ustionante e una bella bistecca di prosciutto impanata, mezza bottiglia di tinto non male e a nanna.

Stamattina partenza presto alle 5 e 20, mi aspettano oltre 40 km ovvero due tappe.

Uscita abbastanza rapida da Benevente per poi prendere la statale N-VI per 5 km. Qui mi passano un gruppetto di ciclisti alcuni anche con le borse al seguito, mi augurano buen camino e spariscono nel buio.

Lasciata la statale si continua per un sentiero sconnesso in mezzo a degli arbusti dove in pratica c’è una piccola discarica di TV, frigoriferi, lavatrici un po’ di tutto. Sono veramente sozzoni!.

Passato sotto l’autovia arrivo in breve a Villabrazaro dove sosto brevemente di fronte alla chiesa. Oggi le soste che ho programmato sono molto importanti per arrivare a destinazione senza problemi nè ai piedi nè ai tendini, quindi le rispetterò.

Da lì per una strada secondaria in mezzo a prati, pascoli e allevamenti arrivo a Maire de Castroponce altro piccolo paesino con un sacco di case diroccate nonchè comincio a vedere anche una serie di cantine o grotte scavate sul fianco della collina argillosa con i loro camini. Costruzioni già viste più volte nei cammini in Spagna.

Sosta per poi procedere sulla medesima stradina fino al ponte romano sul fiume Órbigo: il Puente de la Vizana, passato il quale si procede in mezzo ai campi di mais e girasole completamente allagati dall’irrigazione, stradina compresa. Un km di manovre per non infangarsi per poi tornare nel cammino polveroso di a Alija del Infantado e il suo castello. Fino al 1960 si chiama Alija de los Melones!

Sosta e attesa dell’apertura del bar per una fugace e leggera colazione per poi ripartire percorrendo 5 km suslla statale e poi passare il fiume a immettermi su uan stradina sterrata che lo costeggia quasi fino a fine Tappa.

Il percorso è bello, ogni tanto c’è anche un po di ombra e soffia costantemente una leggera brezza fresca e quindi si procede bene.

Campi di mais, girasole, patate, peperoni, pioppeti in fase di potatura da un lato, salici e altri arbusti lato fiume.

Intanto arrivo a Quintana del Marco, dove devio fino in paese per una opportuna sosta idratante. Mi offrono perfino una bottiglia di acqua.

Il paesini è spaccato in due dal fiume, ovvero sono due paesi con 2 chiese, e deve il suo nome al Romano Marco Aurelio che la fondò, in uno dei due campanili è custodito un suo busto (purtroppo è l’atro paesino) li c’è anche la torre rimasta di castello crollato. Qui i romani avevano costruito un forte, 2 templi e le ville del generale Cayo Gerencio Marciano e del legato di Astorga Claudio Ramunio Vittoriano. Il paesino ha veramente tanta storia che non riesco a riportarvi.

Ripartenza passando davanti alla bella casa della cultura per poi tornare sul lungo fiume per altri interminabili km. A un certo punto la stradina muore e seguendo la mappa devo procedere per un paio di Km in mezzo ai pascoli e erba alta: ti pareva andasse tutto bene!

Alla fine sono sbucato in una stradina nei pressi de Santa Elena de Jamuz (Jamuz è il nome del fiume) e da li per carettera asfaltata con un bel tratto in salita sotto il sole al suo massimo fino a destinazione.
Entrando in paese mi colpisce una bella casina con un sacco di addobbi che potete vedere nelle immagini e i molti murales sulla ppareti delle casa.

Alloggio di oggi buono ma carissimo (siamo in un piccolo paese di 10000 abitanti). Idratato bene e fatta una veloce doccia altro km per lavare i vestiti e poi scrivere queste righe; niente riposino nemmeno oggi ma questa penso sarà l’ultima tappa di questa lunghezza.

Tra il patrimonio monumentale de La Bañeza spiccano le chiese di San Salvador e Santa María , e famosa perie celebrazioni che si svolgono durante tutto l’anno, tra cui un carnevale particolare, la Settimana Santa e le feste patronali di agosto, durante le quali si svolge una delle poche gare di motociclismo urbano esistenti in Spagna.

Ciao ciao, domani sarò ad Astorga.