9a Tappa – Rabaçal – Coimbra

11 giugno 2018

Percorsi: 29 km in 5 ore e 15 minuti

Dislivello positivo: 450 mt

Giornata grigia con qualche sprazzo di sole, percorsi gli ultimi km con Caterina

Serata e cena divertente con i nuovi amici canadesi e americani e la vecchia compagnia italiana, israeliana e australiana.

Quattro risate con i racconti nella lingua del cammino e osservando gli avventori dell’unico bar del paesino (anche se Rabaçal é famosa per una bella villa romana del IV secolo d. C.).

Cena abbondante tutti assieme nel ristorante dell’albergue per la cifra di 7 euro!

Stamattina pronti alla solita ora, ma tutti oggi partiranno presto. Il tempo non promette bene ma almeno non piove e i primi km si viaggia davvero bene in mezzo agli ulivi e alle prime vigne consistenti.

A fonte Coberta trovo una piazzetta e azulejo dedicato a Pier Maria Baldi Pittore e architetto fiorentino fiorito nella seconda metà del sec. XVII, fu lungamente al servizio del duca Cosimo III, accompagnandolo in Spagna, in Francia e nel Portogallo (1668-1669) che in questi luoghi lasciò traccia della sua arte.

Passo poi nei pressi di Conìmbriga, sito archeologico di una ex città Romana della Lusitania, ubicato sulla antica strada militare romana che collegava Lisbona a Braga. È il sito archeologico romano meglio conservato di tutta la penisola iberica.

Molti ritengono che la Conimbriga romana derivi da un insediamento celtico, ma la cosa certa è che la città fu conquistata dai Romani, nel 139 a.C., nella campagna condotta da Decimo Giunio Bruto.

Sotto l’imperatore Cesare Augusto, (I secolo), la città ebbe un notevole sviluppo con la costruzione delle Terme e del Foro.

Alla fine del IV secolo, a seguito del declino dell’Impero Romano, attorno alla città venne costruita una cinta muraria, di oltre 1.500 metri, per sostituire o rinforzare le antiche mura del tempo di Augusto. I risultati della costruzione denotano una certa urgenza nella realizzazione dell’opera evidenziando un clima di tensione per l’imminenza di attacchi da parte di orde barbariche.

Nel 468 gli Svevi prendono d’assalto la città distruggendo parte delle mura. Da questo momento inizia il declino di Conimbriga che culminerà con il trasferimento della Diocesi a Coimbra che poteva vantare una migliore difesa e una organizzazione urbana più organica. Parte degli abitanti di Conimbriga costruirono la città di Condeixa-a-Velha più a nord.

Peccato non poterlo visitare.

Fra sole e pioggerellina, sentieri fangosi e allagati, attraversando belle valli popolate di pini e eucalipti, piccole borgate dove trovo cani feroci, arrivo a Cernache dove mi raggiunge Caterina, ci fermiamo a in due bar diversi a bere qualcosa e ci ritroveremo più avanti nei pressi della nuova università di Coimbra.

Da li andiamo a visitare il Monastero di Santa Clara che edificato per volere di Isabella di Aragona, la Regina Santa, per sostituire un piccolo convento di monache clarisse fondato nel 1286. La costruzione del tempio, la cui pianta è opera dell’architetto Domingos Domingues, che in precedenza aveva lavorato al Monastero di Alcobaça, si concluse nel 1330.

Il complesso si distingue dall’architettura per le dimensioni della chiesa e del chiostro e per la volta di pietra che copre tre navate di analoga grandezza. A causa della sua posizione sulle sponde del fiume Mondego, il monastero era frequentemente soggetto a inondazioni che obbligarono a costruire un piano superiore e ad abbandonare il pianterreno, quasi sempre allagato. Nel XVII secolo, il re D. João IV fece costruire, su un punto sopraelevato della città, un nuovo convento che prese il nome di Santa Clara-a-Nova, dove le monache si trasferirono nel 1677. Il primo monastero fu ribattezzato Santa Clara-a-Velha e rimase in stato di abbandono fino a ridursi in rovina.

Interessante monumento, come potete osservare dalle foto.

In breve si scende a Coimbra e si attraversa il fiume Mondego e si entra subito nella città vecchia dove mi trovo un alloggio un un vecchio ostello nei pressi del municipio.

Caterina raggiunta da Silvia si ferma nell’albergue presso il monastero, ci ritroveremo più tardi per la visita alla città vecchia.

Un po di notizie su Coimbra:

La città di Coimbra è famosa per la sua Università, fondata nel 1290, fra le prime in Europa. Ad oggi è il maggior centro universitario del paese ed ospita, oltre agli studenti del luogo, circa 20.000 studenti provenienti dalle altre città del Portogallo. L’Università fu in realtà fondata a Lisbona e trasferita a Coimbra nel 1537. Da allora ha avuto fra i docenti i maggiori intellettuali ed artisti europei e questo le ha dato fama facendola assurgere a centro universitario di eccellenza.

Città dalle strade strette e ripide, pavimentate con ciottoli, di patio, scalinate ed archi medioevali, ha dato i natali a sei Re del Portogallo ed alla prima dinastia portoghese. I Romani che fondarono Coimbra dettero il nome di Aeminium. Con il passare del tempo e aumentando di importanza divenne Diocesi e superò l’antica colonia romana cambiando il nome in Coimbra. Nel 711 i mori invasero la penisola iberica e Coimbra venne occupata rimanendo sotto l’influenza araba fino al 1064 quando fu definitivamente riconquistata dai cristiani. La sua posizione strategica con la città di Lisbona distante 200 chilometri a sud e la città di Porto a circa 100 chilometri a nord, fece di Coimbra una città mercantile che prosperò commerciando con il sud arabo e il nord cristiano. Tornata sotto l’influenza cristiana, la città rinacque e divenne la più importante dopo la città di Porto. A seguito dell’importanza a cui era assurta la città il conte Enrico e la regina Teresa trasferirono qui la capitale del contado dalla precedente sede di Guimarães. Qui nacque nel 1109 Alfonso I del Portogallo primo sovrano portoghese. Il trasferimento della capitale a Coimbra risulta determinante nel far nascere un nuovo spirito nazionale e conseguentemente lo sviluppo sociale, politico ed economico del nuovo Portogallo. Coimbra rimarrà capitale del paese fino al 1255 quando questa sarà trasferita a Lisbona. Nel XII secolo Coimbra presentava già una struttura urbana divisa fra città alta nella quale vivevano i nobili, il clero e, più tardi, anche gli studenti e città bassa dove si svolgeva il commercio, l’artigianato ed erano ubicati i quartieri rivieraschi lungo le sponde del fiume Mondego. Dalla metà del XVI secolo la storia della città cambierà radicalmente per il trasferimento dell’Università da Lisbona a Coimbra. La presenza degli studenti e degli insegnanti, spesso stranieri, creerà un grosso sviluppo della città facendo fiorire commerci ed attività collegate. Solo nel XIX secolo si avrà una espansione della città al di fuori delle mura che cominceranno a sparire a causa della riforma del Marchese di Pombal. Nella prima metà del secolo XIX Coimbra attraversa dei momenti difficili a seguito dell’occupazione da parte delle truppe francesi e poi per la soppressione degli ordini religiosi. Nella seconda metà del 1800 la città riesce a recuperare l’antico splendore: nel 1856 viene realizzato il primo telegrafo elettrico e l’illuminazione a gas, nel 1864 la prima ferrovia e nel 1875 viene inaugurato il ponte in ferro sul fiume Mondego.