6a Tappa – Almansa – Alpera

Km percorsi 24

Nonostante i dolori ai piedi sono uscito, ieri sera, prima di cena a fare un giro per Almansa. Dapprima in chiesa dove ho trovato il sacrestano che mi ha timbrato la credenziale, poi verso il castello ma l’orario di visita era terminato. Comunque il castello visto da vicino, è veramente imponente e ben restaurato.

Cena all’aperto, scarsa e cara, ma siamo in una grande città ed è sabato! A nanna che è meglio.

Oggi per non rischiare i piedi tappa corta da 25 km fino ad Almansa, località fuori rotta ma unica alternativa ai 40 e passa senza paesi e/o rifornimenti.

Il cielo è nuvoloso e la temperatura ideale per camminare, si parte per asfalto costeggiando l’autostrada per poi addentrarsi verso la Sierra in mezzo ad uliveti e alcune casette di campagna.

Si comincia a salire verso un monte che si scorge appena perché si trova dentro una nuvola, arrivato in cima si estende un’enorme altopiano completamente brullo e con una vegetazione composta in gran parte da rosmarino, timo, ginepro ed altre erbe aromatiche che sprigionano aromi intensi.

Cominciano di tanto in tanto a vedersi dei conigli selvatici che attraversano la strada, strada che ora è fino alla fine della tappa sarà sassosa e sconnessa, goduria per i piedi. A proposito il sinistro sta migliorando ma il destro mi fa ancora soffrire molto, soprattutto quando calpesto i sassi.

Poco più avanti incontro dei cacciatori che stanno partendo per una battuta con i cani, stasera si cena coniglio.

Oltrepassata questa zona brulla e sassosa, teatro della guerra civile spagnola, si inizia a scendere leggermente ed il paesaggio cambia: ora si vedono vigneti molto estesi e campi di grano tagliati con la vegetazione spontanea già ricresciuta.

Intorno a me si sente sparare da tutte le parti, sembra quasi di essere in guerra! Arrivo ad un vecchio villaggio di contadini abbandonato “El carrascal” dove all’esterno di una abitazione, dove è esposto un vecchio cartello ormai sbiadito con le tariffe di vendita di bibite e anguria (Non era male fosse ancora aperto). Comunque c’è una panchina dove mi siedo per curare e far respirare i poveri piedi. A proposito ho incontrato un millepiedi era giorni che camminava  e non aveva nemmeno una vescica.

Da lì riparto e in breve arrivo al bivio per Alpera dove prosegue La Via della Lana che da Almansa ha il percorso in comune con il camino del Levante.

La via de la Lana è l’antica via percorsa da commercianti, allevatori, pellegrini che da Alicante porta a Burgos, è tuttora segnalata e percorsa dai pellegrini attuali e chiamata anche Camino de la Lana, è lunga circa 480 km.

Ancora una manciata di km e sono arrivato ad Alpera dove ho prenotato all’hostal El Cazador giusto per stare nel tema di oggi.

Birra e panino e sono in camera a riposarmi dopo aver sbrigati le solite faccende.

Ora giretto per paese in attesa della cena che si spera di coniglio.

Alpera è un comune di 2.500 anime in provincia di Albacete, famosa per i ritrovamenti di inizio 1900 dei siti di pitture rupestri di Cueva del Queso e los Carasoles del Bosque I y II, di 6500 anni fa.

Da visitare la chiesa di Santa Marina del secolo XVIII di stile barocco. L’economia è prevalentemente agricola con coltivazioni di cereali, frutta e vite.