16a Tappa – Toledo – Torrijos

Percorsi km. 36

Altro tour per Toledo, tutti i musei chiudono alle sei anche se nelle informazioni turistiche mettono le 21 come chiusura, va bene sarà per la prossima volta. Trovo aperto solo il museo degli strumenti di tortura che visito, penoso. Giro su e giù per le calli in cerca di un ristorante, scelto uno vicino all’hostal, cena e poi a nanna, domani si parte prestissimo.

Puntuale prima delle sei parto attraversando tutta la città per uscire infine dalla porta Bisagra, dove si trova la statua di Carlo V e percorrere tutta la periferia per poi prendere una strada che fincheggia il Rio Tajo e oltrepassare la autostrada.

Oltrepassato un grosso impianto di betonaggio e frantumazione inerti, con due tre ripide salire si sale in cima a un colle da dove parte la strada sterrata che si inoltra in meseta.

Sì alza finalmente il sole i mi trovo in mezzo a estensioni di mais, cereali e vigneti che dovrò attraversare fino al prossimo dosso. Intanto in lontananza si vedono le montagne che affronterò nei prossimi giorni.

Attraverso la località disabitata di Estiviel percorrendo un bel viale di ulivi fino ad arrivare al alcune fattorie ed allevamenti di cavalli che stanno tranquillamente pascolando nei recinti. Non c’è anima viva.

Poco oltre mi passano 2 pellegrini in bicicletta, sono i primi questo anno, marito e moglie  francesi, mi salutano e mi augurano buen cammino, ricambio volentieri il saluto.

Trovo un posto di descanso con panche in mezzo all’erba alta e secca, dove mi fermo per dissetantarmi e far riposare i piedi, per il primo giorno senza cerotti.

Si fiancheggia ora il Rio Guadarrama da un lato e la grande tenuta Vera Cruz dall’altro finalmente in mezzo alla vegetazione. Attraversato il rio per la prima volta con acqua e anatre proseguo fino ad  arrivare a un piccolo borgo dove c’è una chiesetta ben tenuta, una decina di case e nessuna anima viva. Si percorre ora un un lungo tratto tra terreni arati, vigneti e mais in fase di irrigazione, dove più che il mais irrigano la strada è i viandanti, ci fosse stato nei giorni passati!

Mi ripassano i francesi che avevamo sbagliato un bivio e poi per altro lungo rettilineo arrivo al paesino di Rielves, trovo un bar e bevo qualcosa mangiando 2 churros, ci volevano proprio perché lo stomaco era vuoto. Chiesetta recente in mattoni e poi uscita dalla città passando le vie Calvario e Ampollas (vesciche), che accostamenti da pellegrini.

Passata la ferrovia arrivo ad un bivio dove il cammino del levante si separa da quello del sureste dopo aver fatto un tratto insieme, ma ci reincontreremo. Prima del paesino di Barience trovo un appezzamento di pomodori lungo più di 2 km, ovviamente approfitto. A Barience la chiesa e fuori dal paese adossata ad un capannone industriale, bah!

Il paesino è fatto di villette a schiera di recente costruzione tutte eguali di cui molte disabitate, poco oltre una grande urbanizzazione con contatori di acqua e elettricità, strade, illuminazione pubblica e tanta erba, tutto abbandonato e tanti soldi buttati.

Ultimi 5 km sotto il sole che picchia forte, dalla guida doveva essere in mezzo agli alberi, me non se ne vede manco uno. Passo ancora una volta l’autostrada e mi alloggio nell’unico hotel de paese, un po’ caro ma non c’è altro.

Piú tardi farò un giro in paese e riferirò.

Mandi a tutti.