34a Tappa – Cotelas – Castro Dozon – Laxe – Silleda

Km. 42 – 8 ore di cammino.
3 Pellegrini incontrati + un gruppo di 25 ragazzi.
A Santiago mancano ancora Km 40 circa.


Ancora un grazie alla famiglia Rodriguez Ana, Antonio e Aurora per la bella serata passata assieme, per l’ospitalità riservatami e per l’ottima cena e i buoni vini.

Ottima anche se breve dormita, alle 6.15 si parte. Ha piovuto bene, ora è ancora notte ma già si vedono i nuvoloni scuri, sperin ben.

Inizio per strada asfaltata in salita fino a Pinor, poi deviazione per un sentiero con erba alta più di un metro, lavanda dei piedi immediata, gli scarponi devono avere la membrana goretx contraria, anziché renderli impermabili attira l’acqua all’interno. Oggi sarà quasi impossibile asciugarli.

Per fortuna non fa freddo, i nuvoloni non promettono bene ma di tanto in tanto c’è qualche squarcio di sereno dal quale filtra un raggio di sole. Ricompare anche qualche coniglio selvatico.

Quanto rimpiango le giornate dell’andalusia e dell’estremadura con le loro albe meravigliose, ma siamo in Galizia e il sole è più raro, in compenso ci sono i boschi meravigliosi che sto attraversando dove ora compaiono i primi eucalipti.

Intanto passando più volte l’autostrada inizia la discesa verso Castro Dozon, piccolo paesino con albergue e speriamo anche un bar. Gli squarci di sereno sono solo alle mie spalle, davanti si prospetta la pioggia che puntualmente arriva, per fortuna il bar è in vista così posso fare colazione e vestirmi adeguatamente perché comincia anche a fare un po’ freddino.

La peggiore colazione del camino, ma non è sempre domenica!

Uscendo dal bar intabarrato nel mio poncho (altra porcheria) incrocio 3 Pellegrini: madre, padre e figlio che stanno partendo, li saluto e a malapena mi rispondono. Che siano taxigrini anche loro?

Riprendo a salire per la N525 fino ai 700 metri dell’Alto di Santo Domingo per poi riprendere il sentiero in mezzo ai boschi che mi porta fino a Lalin, grosso centro industriale.

Intanto smette di piovere, speriamo in modo definitivo.

Oggi la tappa è caratterizzata da forti discese contrapposte ad altrettante ripide salite che mettono a dura prova quello che rimane delle gambe e delle ginocchia, sarà così fino a Santiago.

Si passano come al solito molte borgate abitate e ben tenute, in una ho trovato, nel giardino di una bella villetta, un cruzeiro con a fianco una statua di Santiago pellegrino. Ci sono parecchie villette di ottima fattura con giardini davvero ben curati.

Di tanto in tanto osservo animali al pascolo, pecore e bovini e cavalli multicolori che se ne stanno tranquilli in mezzo al l’erba verde e fresca, mi viene in mente l’immagine di quelle povere pecore che cercavano un po’ di ombra dietro ai massi nelle terre bruciate dell’estremadura.

Tappa lunga e di tanto in tanto riprende anche a piovigginare ma sono ormai arrivato a A Laxe, ancora una decina di kilometri e per oggi è fatta.

Lasciata la statale, per boschi e borgate con poche case giungo alla bella chiesetta romanica de Santiago de Toboada, è chiusa ma mi diverto a suonare a lungo le campane.

Riprendo il sentiero per meravigliosi boschi con alberi centenari e finalmente raggiungo Silleda e il tanto pubblicizzato nuovo albergue turistico.

In realtà è un vecchio appartamento sopra al bar del medesimo proprietario, dove ci sono tre camere, un servizio, una cucina e il salotto a uso comune, avrebbe bisogno di parecchia manutenzione. Per il momento sono solo e può andare bene.

Mangio un panino dopo una tirata di 31 kilometri senza sosta con la solita Estrella, poi doccia e sonnellino.

Silleda è un grosso paese di 10.000 abitanti famoso per la fiera del bestiame e dell’agricoltura in particolare quella internazionale della Semana Verde de Galicia che ha il recinto coperto più grande d’Europa.

A livello artistico da segnalare il Monastero romanico de Carbonari e a livello naturalistico le cascate di Fervenzas do Toxa, che hanno un salto tra i più alti su Spagna

Ora scritte queste note vedrò se il bucato è asciutto e poi è ora di un aperitivo!

Ciao, ciao.

Domani a Santiago?

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