27a Tappa – Amarante – Guimarães

Percorsi km 40,5 in 7 ore e 15 minuti
Dislivelli: +895 -770

Stamattina partenza presto con la nebbia che mi accompagnerà per le prime tre ore di cammino,La tappa inizia subito dura con 450 mt di dislivello da farsi in 5 km, su asfalto e popi su sentiero molto rovinato dalle piogge.Cammino dentro le nuvole, umidità 100% e con salita si suda da matti nonostante faccia freddino, circa 10 gradi.A Lixa mi fermo al primo bar per fare un po’ di colazione e far respirare i piedi che ogni giorno che passa e ogni tappa lunga che faccio cominciano a soffrire.Poi la tappa di oggi è senza storia, è un susseguirsi di piccoli paesini con i soliti saliscendi un po’ su asfalto e un po’ su cubetti di porfido che tanto bene vogliono ai piedi.Sulle strade i portoghesi corrono come pazzi e se ne fregano di qualsiasi limite, bisogna stare sempre molto vigili e attenti.Oggi si vedono di nuovo molti vigneti rampicanti fino a 5 metri e pergole, piantagioni di kiwi, patate e mais. Questa è la zona del vino verde bianco e rosso, ovvero di vino giovane da bersi entro l’anno.Arrivo al monastero di Santa Maria de Pombeiro di costruzione romanica dell’anno 1000 circa (portale e rosone) e ristrutturazione barocca. Nei pressi resti di un acquedotto romano e pezzi di strada dell’epoca nonchè un ponte. Sti romani sono passati dappertutto!Con alcuni saliscendi imbocco infine la ciclovia di Guimaraes, fatta sul percorso di una vecchi ferrovia, che in 8 km passando boschi, dirupi, rocce e altro mi porta nella galleria che sbocca nei pressi di Guimaraes.Discesa in città con sosta in una “trattoria” tipica per un panino ma che mi ispira molto per la cena di stasera, per poi raggiunge l’ostello dove ho prenotato e sbrigare le solite faccende di fine tappa. C’è tutto quello che serve.Tutto di corsa per fare un giro in questa grande città patrimonio UNESCO e Lugo di nascita della nazione portoghese ma al solito alle 18.00 chiude tutto. Riesco comunque a visitare la cattedrale, il castello e il palazzo ducale almeno all’esterno nochè le belle piazze del centro storico medioevale.Ottima cena con il primo bacalao e lezione sul vigno verde e i modi di berlo nell’osteria di cui ho detto prima che è anche sede delle tifoseria della squadra di calcio locale, Vitória Sport Clube (conosciuto principalmente come Vitória Guimarães) arrivato quinto quest’anno nella serie A portoghese.Guimarães è un comune di 160.000 abitanti situato nel distretto di Braga. Centro di industrie tessili, di commerci e di artigianato soprattutto di coltelleria e oreficeria, è situata nel verde paesaggio montano del Minho, regione storica del Portogallo.È di origine celtica e fu chiamata Wimara. Nel X secolo il re Ramiro II del Leon diede un convento alla contessa Mumadona Dias attorno al quale si consolidò l’insediamento, pertanto la contessa è considerata la fondatrice della città che divenne la capitale della contea di Portucale data nel 1095 da Alfonso VI re di Castiglia e León al genero Enrico di Borgogna che fissò vi la sua residenza. Alla sua morte il figlio Alfonso Henriques si ribellò alla reggenza della madre appoggiata dai sovrani del Leon e si mise a capo di cavalieri che combatterono gli spagnoli del regno per l’indipendenza, che ottenne nel 1128 con la vittoria nella battaglia di São Mamede a pochi chilometri dal castello di Guimarães. Alfonso Henriques si diede allora a combattere gli Arabi che ancora occupavano il sud e li vinse definitivamente nel 1139 nella battaglia di Orique. Si fece proclamare re e da lui si fa iniziare il Regno del Portogallo. La prima capitale ufficiale sarà Coimbra e nonostante la conquista di Lisbona nel 1147, quest’ultima divenne capitale solo con il re Alfonso IIIº nel 1255. Grazie all’intraprendenza dei suoi borghesi si sviluppò nel XVI secolo come polo manufatturiero portoghese e tale è tuttora.